Toponomastica
Salto.bz
Advertisement
Advertisement
L'evento

Tolomei è dentro di noi

La magmatica situazione della toponomastica in Alto Adige, la minaccia del nazionalismo e le occasioni perdute. Zeller, Ferrandi e Margheri a confronto all'Ost West Club.
Di
Ritratto di Sarah Franzosini
Sarah Franzosini24.03.2017
Advertisement

Support Salto!

Ogni abbonamento è un sostegno a un giornalismo indipendente e critico e un aiuto per garantire lunga vita a salto.bz.

Salto Plus

Liebe/r Leser/in,

dieser Artikel befindet sich im salto.archiv!

Abonniere salto.bz und erhalte den vollen Zugang auf etablierten kritischen Journalismus.

Wir arbeiten hart für eine informierte Gesellschaft und müssen diese Leistung finanziell stemmen. Unsere redaktionellen Inhalte wollen wir noch mehr wertschätzen und führen einen neuen Salto-Standard ein.

Redaktionelle Artikel wandern einen Monat nach Veröffentlichung ins salto.archiv. Seit 1.1.2019 ist das Archiv nur mehr unseren Abonnenten zugänglich.

Wir hoffen auf dein Verständnis
Salto.bz

Abo holen

Bereits abonniert? Einfach einloggen!

Advertisement
Advertisement
Ritratto di Harald Knoflach
Harald Knoflach 24 Marzo, 2017 - 19:00

Herrlich dieses Kabarett der "Experten".
Offensichtlich ist den Herren Zeller, Margheri (immerhin Gemeinderat in Bozen) und di Luca - wie auch der Journalistin Franzosini - nicht einmal aufgefallen, dass die ehemalige via Vintola schon seit Jahren offiziell via Vintler heißt. So unzumutbar kann sie also nicht gewesen sein, die Umbenennung.

offizielle Seite der Gemeinde Bozen: https://www.comune.bolzano.it/servizi_context02.jsp?ID_LINK=4752&area=51

"ufficio elettorale" in der "via Vintler"

Ritratto di Albert Hofer
Albert Hofer 24 Marzo, 2017 - 19:42

Ohne bei der Debatte dabeigewesen zu sein: Es steht zu vermuten, dass alle drei am Podium sehr genau den Fall Vintler/Vintola kennen. Ich lese das so heraus, dass offenbar genau an dieser Geschichte diskutiert wurde, dass unter Umständen Gebräuchlichkeit als Maßstab nicht der Weisheit letzter Schluss sein muss (was im Bericht nicht so klar herauskommt, das sei zugestanden). Die Umbenennung war damals tatsächlich etwas kontrovers, weil hier zwei Prinzipien aufeinandergeprallt sind. Einerseits ist die italienische Variante "Vintola" dumpfbackige Italianisierung der dümmsten Sorte. Benannt ist die Straße nach dem Adelsgeschlecht der Vintler, also nach einem Familiennamen, und die Italianisierung von Familiennamen in Südtirol wurde bereits in den Nachkriegsjahren wieder rückgängig gemacht. Andererseits wurde geltend gemacht, dass Vintola sich ohne Zweifel bei der lokalen italienischen Bevölkerung tatsächlich eingebürgert hat, also prinzipiell - allein nach diesem Maßstab bemessen - erhalten werden sollte. Der Alto Adige befleißigt sich übrigens auch heute noch, die Vintlerstraße auf Italienisch beharrlich "via Vintola" zu nennen, obwohl sie seit nun doch einigen Jahrzehnten nicht mehr so heißt...

Ritratto di Harald Knoflach
Harald Knoflach 24 Marzo, 2017 - 19:51

"jahrzehnten" ist nicht ganz richtig, oder? die umbenennung war doch unter spagnolli.

Ritratto di Gabriele Di Luca
Gabriele Di Luca 24 Marzo, 2017 - 22:41

E' stato Margheri a tirar fuori l'esempio di via Vintola. Secondo Margheri il nome della via è un esempio di italianizzazione estrema, visto che il nome è quello di una famiglia e non di un luogo, quindi lui - per dimostrare di essere tutto fuorché un talibano tolomeiano - si è dichiarato a favore del ripristino dell'unico nome tedesco. A questo punto è stato Zeller a ribattere che, ormai entrato nell'uso, non era certo il caso di ritoccare un nome accettato da tutti anche se espressione di una italianizzazione. Non so se chi era sul podio fosse a conoscenza di questa importantissima storia del nome della via bolzanina. Io la ignoravo totalmente. Vorrei però rincuorare Knoflach: di via Vintola/Vintler si è parlato per cinque secondi su due ore. Ripeto: cinque secondi su due ore. Knoflach ha insomma preso spunto da una goccia per mettere in dubbio la vastità del mare. Capita, a chi è mosso quasi esclusivamente da pregiudizi ideologici ed è solito giudicare manifestazioni alle quali non partecipa neppure. Comunque lo ringrazio per non aver messo in calce al suo commento qualche inutile link del suo blog preferito.

Ritratto di Harald Knoflach
Harald Knoflach 24 Marzo, 2017 - 23:30

stimmt. ich war nicht dabei und hab einfach nur einen aspekt des artikels herausgezogen, denn ich recht amüsant finde. im erbsenklauben bist du doch auch spitze. müsste dir also gefallen, mein einwurf.

Ritratto di Waltraud Astner
Waltraud Astner 24 Marzo, 2017 - 23:30

Da sitzen sie wieder einmal beisammen und debattieren auf ein Neues über dieselbe causa. Ja habt ihr noch immer nicht verstanden, dass das Zerreden und Kompromisse suchen bei diesem Thema zu nichts führt? Es braucht sachliche, von Emotionen befreite Lösungsansätze auf wissenschaftlicher Basis. Wie wäre es einmal ein Modell ausarbeiten zu lassen evtl. auf Basis der von der UNO publizierte Richtlinien, die wohl auch Südtirol als Grundlage dienen könnten ohne selbst dilettantisch am Thema herumzumurksen.

https://unstats.un.org/unsd/publication/seriesm/seriesm_88e.pdf

Und Herr di Luca, man braucht gar "bevorzugte blogs" zu verlinken, auch auf "Salto" gibt es Interessantes zu lesen.

https://www.salto.bz/de/article/18032017/brutta-figura-wie-wahr

Ritratto di tagliaferro fulvio
tagliaferro fulvio 25 Marzo, 2017 - 17:02

Il patriottismo è da sempre una potente arma di distrazione di massa, con conseguenze difficilmente prevedibili. Le manifestazioni per l'intervento nella I guerra mondiale hanno posto le basi della marcia su Roma (stessa gente a favore, stessa gente contro, stessa violenza). Lo scontro sul confine orientale (Fiume in primis) è stato quasi una prova generale. La stagione delle bombe a Bolzano è stata notoriamente sfruttata da chi desiderava derogare alle leggi democratiche a favore di uno stato di polizia. Ora la storia delle tabelle parte per regolamenti di conti nel PD, ma è sfruttata in Senato persino da incendiari di quel partito, che mette in dubbio l'esistenza stessa di una nazione italiana. In questa situazione, sembra che la SVP (che non a caso mobilita un esercito di Pompieri volontari) sia il più serio partito....italiano!

Ritratto di luigi spagnolli
luigi spagnolli 27 Marzo, 2017 - 14:58

Le considerazioni sul patriottismo sono ineccepibili, ma come spesso accade in Italia chi ha informazioni parziali sbraca affermando corbellerie. Tra gli ambiti facili alla corbellerie ci sono la politica e le questioni etniche. Ricondurre la toponomastica, la cui definizione "storia delle tabelle" è piuttosto riduttiva, a dei "regolamenti di conti nel PD" è oltre ogni perversa visione della realtà, a parte il fatto che sottintende che quelli del PD sono degli autolesionisti matricolati, visto che penserebbero di regolare i loro conti con materia (politicamente) incendiaria - da cui si desume che il sig. Tagliaferro non tifa per il PD -; ma soprattutto, al di lá del geniale nesso incendio - pompieri, dire che "la SVP mobilita un esercito di Pompieri volontari" è una supercorbelleria massima, perché i Pompieri volontari sono un'associazione privata con funzioni di protezione civile fissate per legge, istituita dall'Ente Provincia (che non coincide con l'SVP, anche se a qualcuno piace pensarlo), i cui associati votano chi vogliono e ormai in parte non irrilevante non appartengono al gruppo tedesco. Certo è che sui luoghi comuni non si costruisce nulla di solido: magari evitiamoli, allora, e studiamo meglio la lingua e la storia, nostre e dell'altro!

Ritratto di tagliaferro fulvio
tagliaferro fulvio 27 Marzo, 2017 - 16:08

Io vivo in una città ove la sovrapposizione di lingue è storia antica e lo scontro etnico, legato anche a fatti esterni alla nostra sensibilità, è stato tragico. Vi posso dire una cosa banale: i nomi servono a capire dove ci si trova, non a fare liti infinite dalla conclusione oscura.
I nomi vengono dalla storia, dalle sciocchezze umane, dagli errori di trascrizione e di traduzione. Il famoso Monte Nero non è mai stato Nero: i geografi italiani hanno confuso Krn con Crn, ma tutti gli italiani lo chiamano Nero e quindi per gli italiani (ora è in Slovenia) è e rimane Nero.
Non c'è nulla di scientifico nei nomi (salvo le eventuali ricerche archeologiche basate sulla loro ricostruzione), chiamate i monti come vi pare, tanto loro non se ne accorgono, ma non costruiteci una questione nazionale. Se volessi vivere in un paese come la Siria ci andrei.

Ritratto di Thomas Kobler
Thomas Kobler 28 Marzo, 2017 - 15:08

Grazie per l'articolo. Sotto questo link trovate anche qualche immagine della serata: http://ostwest.it/ueber-schleichende-krankheiten-das-zusammenleben-der-s...

Toponomastica
Salto.bz
Advertisement
Advertisement
Advertisement