Politica | Misure

“A22, situazione insostenibile”

Mobilità: vertice dell’Euregio a Castel Presule. I tre presidenti insistono su tetto per i tir e spostamento del traffico su rotaia. “Non possiamo più perdere tempo”.
A22
Foto: Transitforum

L’A22 torna sul tavolo dell’Euregio e i tre presidenti di Alto Adige, Trento e Tirolo Arno Kompatscher, Ugo Rossi e Günther Platter alzano la voce. “La situazione è insostenibile siamo arrivati a circa 2,5 milioni di Tir all’anno in transito lungo l’asse del Brennero. Non possiamo più perdere tempo, l’autostrada del Brennero troppo spesso si presenta come il parcheggio di mezzi pesanti più lungo d'Europa, bisogna intervenire al più presto con misure tecniche per ridurre soprattutto il traffico deviato e promuovere quello su rotaia”, afferma Kompatscher unendosi ai suoi omologhi nel ribadire la necessità di una strategia comune. Durante la seduta di ieri (23 maggio) a Castel Presule si è ricordato l’appuntamento del 12 giugno, giorno in cui si riunirà a Bolzano un vertice con i ministri di Italia, Austria e Germania per discutere le misure elaborate dai quattro differenti gruppi di lavoro transfrontalieri che riguardano soluzioni possibili per la gestione del traffico, il suo monitoraggio, la politica dei pedaggi e l’autostrada viaggiante. 

 

Missione intervento

 

Le cose da fare sono chiare: rendere il traffico sicuro e scorrevole, e migliorare tutta la gestione dei momenti di sovraffollamento della tratta autostradale, in maniera particolare in occasione dei periodi di ferie nelle diverse province, dell’attuazione di posti di controllo per i tir o dei blocchi al traffico pesante. “Il tema del traffico è un tema decisivo  - sottolinea Rossi - e per questo siamo impegnati, con gradualità, per cercare di mettere in campo tutte le misure possibili per incentivare il trasferimento dalla gomma alla rotaia e potenziare l'Interporto di Trento. Certamente il valico del Brennero è più conveniente rispetto agli altri valichi alpini. Dobbiamo quindi riequilibrare le differenze, premiando inoltre coloro che inquinano meno”. Il traffico di merci su gomma ha avuto lo scorso anno un ulteriore incremento del 14 per cento. Per Platter occorre porre un tetto ai transiti, “e per farlo occorre agire uniti”. 

 

 

Al cuore del problema

 

Attualmente si sta lavorando soprattutto per migliorare la comunicazione verso l’esterno, in maniera particolare sul web, delle varie misure possibili per la riduzione dei transiti. Le misure concrete da elaborare? Un sistema di controllo unitario transfrontaliero; un tetto per i transiti dei mezzi pesanti; incentivare il trasferimento del traffico da gomma a rotaia, non solo tramite la cosiddetta RoLa e il trasporto combinato, ma anche tramite la creazione di un sistema unico e armonizzato per i diversi territori, in maniera particolare per quanto riguarda il traffico ferroviario transfrontaliero; il pedaggio di corridoio ovvero promuovere l’armonizzazione delle tariffe applicate negli altri valichi di confine alpini, nel quadro dell’ordinamento dell’Unione europea e della disciplina statale, anche con riferimento alla procedura di affidamento della concessione dell’A22.