Economia | Mobilità

The SADdest day

La giunta dichiara non ammissibile il project financing presentato da SAD-LiBUS per la futura gestione dei servizi di trasporto pubblico in Alto Adige. E ora?
Bus
Foto: michele.bolzano.wordpress.com

Niente da fare. La giunta provinciale ha detto “no” al project financing avanzato da SAD spa e consorzio LiBUS - guidate rispettivamente da Ingemar Gatterer e Markus Silbernagl -, dichiarandolo non ammissibile. Si tratta della quarta proposta (la prima, sottoscritta dalla SAD, arrivò nel febbraio 2016) riguardante l’affidamento in concessione - il cui rinnovo è programmato per il 18 novembre 2018 - in via esclusiva del servizio di trasporto con autobus e su sede fissa (tram e funivia) per il bacino extraurbano provinciale. L’Autorità nazionale anticorruzione ANAC, ricorda l’assessore alla mobilità Florian Mussner nella consueta conferenza stampa post-giunta, si era pronunciata nell’ambito di in caso del Comune di Velletri in provincia di Roma, sostenendo l’inapplicabilità del Ppp (partenariato pubblico-privato) per il trasporto pubblico locale. Un pronunciamento che in effetti non prometteva bene per la SAD. La questione è quindi passata nelle mani della Ripartizione provinciale mobilità e in quelle dell’Avvocatura della Provincia per stabilire se la sentenza dell’ANAC potesse o meno avere conseguenze anche in Alto Adige, dal momento che non c’era una legislazione apposita in materia. Oggi, dopo ponderata riflessione, è arrivato lo stop della giunta.

Va ricordato che un passaggio chiave del piano della mobilità, piano definito da Mussner “una pietra miliare per il futuro della provincia altoatesina”, era quello della suddivisione del territorio per bacini (cinque in tutto: quello urbano relativo ai due centri principali di Bolzano e Merano, dove è prevista l'assegnazione diretta alla società inhouse SASA, e poi Val Pusteria, Val d'Isarco, Val Venosta e Val Sarentino-Bassa Atesina-Oltradige), definiti in base a criteri socio-economici, alla domanda di mobilità e alla capacità di interconnessione con le principali direttrici di collegamento. Per ognuno di questi bacini è prevista una gara per l’assegnazione delle concessioni. Entro il 15 settembre, inoltre, i Comuni potevano avanzare le proprie proposte che ora saranno prese in considerazione prima di arrivare all’approvazione del piano prevista per la metà di novembre di quest’anno. Nel frattempo si valuta l’ipotesi di un’assegnazione a lotti territoriali, con la partecipazione limitata dei vari concorrenti, cosa che impedirebbe di fatto il “monopolio” della SAD - che per inciso deve vedersela anche con il sindacato ASGB il quale sta valutando la possibilità di agire per vie legali tacciando l’azienda di condotta anti-sindacale -. L’Autorità di regolazione dei trasporti ha precisato che i cosiddetti maxilotti ostano al principio della concorrenzialità. 

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Faber Simplicius Mer, 10/25/2017 - 16:58

mi chiedo perché si vogliono fare gare su tutti i lotti tranne uno per riservarlo alla SASA dopo aver trafficato per farci entrare la provincia così da giustificare (forse) l'affidamento diretto alla stessa.
il mercato va bene ma come sempre alcuni sono più uguali di altri.

Mer, 10/25/2017 - 16:58 Collegamento permanente