Cultura | montagna ed arte

...Arte Sella

All’interno di un bosco quasi fiabesco, arte e natura si fondono e si confondono, dialogano e
si confrontano, sono e divengono seguendo il tempo e le stagioni.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale del partner e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: Walter Donegà

Testo: Arch. Alessandra Fella

In Zusammenarbeit mit der Architekturstiftung Südtirol / in collaborazione con la Fondazione Architettura Alto Adige.

 

 

Arte Sella, in Trentino è, come cita il sito ad esso dedicato, “un luogo dove la montagna incontra l’arte contemporanea” (cit. www.artesella.it).

All’interno di un bosco quasi fiabesco, arte e natura si fondono e si confondono, dialogano e si confrontano, sono e divengono seguendo il tempo e le stagioni.

Esistono alcuni principi cardine che sottendono l’intero progetto e che costituiscono la base del lavoro di tutti gli artisti e gli architetti chiamati a confrontarsi con esso: costoro sono infatti ideatori e artefici, ma è la Natura a completare ciò che loro hanno iniziato; già all’atto della creazione dell’opera, inoltre, la natura deve essere considerata protagonista indiscussa, quindi elemento da usare, proteggere ed interpretare nella sua essenza.

Il percorso, pur senza soluzioni di continuità, si suddivide idealmente in tre aree ben definite: il giardino di Villa Strobele, il percorso ArteNatura e l’area di Malga Costa.

 

GIARDINO DI VILLA STROBELE

 

Villa Strobele è il luogo in cui, nel 1986, è nata Arte Sella. Lo storico edificio, risalente alla seconda metà dell’’800, è caratterizzato da un’architettura semplice ed essenziale, tale da non distrarre lo spettatore dalle opere esposte nel parco circostante.

Il prato è infatti punteggiato da alcune delle realizzazioni più recenti e forse meno “invasive” sia per l’ambiente che per lo sguardo. Si intuisce già, però, ciò che si troverà durante quello che è a tutti gli effetti un viaggio in un’arte che usa la natura in modo che la natura stessa si trasformi in arte. Sassi, legno, foglie, grovigli di rami e intrichi di tronchi si fanno manufatti da guardare e accarezzare per percepirne al tatto la consistenza, oggetti astratti nel concetto ma concreti nell’essenza, strutture da esplorare e scoprire per coglierne la spazialità.

L’opera Eco di Will Beckers segna il cambiamento di percorso: un ordinato vortice di sterpi sembra voler catturare il visitatore per condurlo in una realtà quasi onirica fatta di strane figure che sorgono come piante da una terra che è al contempo musa e piedistallo.

 

 

 

 

 

PERCORSO ARTENATURA

 

Il Percorso ArteNatura è un sentiero forestale che si snoda per circa tre chilometri nel bosco che copre il versante meridionale del Monte Armentera.

Qui le opere sono talmente integrate tra alberi, cespugli e macchie verdeggianti che si fa quasi fatica, a volte, a vederle e a rendersi conto che si tratta di atti antropici e non di giochi della natura.

Ci si muove tra foreste artificiali dai fusti intagliati, boccioli lignei dall’aspetto alieno, alte colonne fatte di tralci intrecciati di barocca memoria, esplosioni di metallo rugginoso che sembrano germinare dalla pietra, impercorribili passerelle di arbusti che serpeggiano tra alberi e massi quasi seguissero invisibili flussi di vento. E ancora: ipnotiche spirali di legni nelle quali perdersi, fiori e collane di pietra, animali fantastici magistralmente mimetizzati, strutture grandiose che, pur nella loro imponenza, sembrano volersi confondere con ciò che le circonda, case e rifugi, tane ed alveari che, contraddicendo la propria stessa natura, risultano intricati e inaccessibili.

Una stretta via in terra battuta conduce poi al biotopo, nel quale da uno stagno alpestre sorgono strane figure celate tra piante acquatiche e canneti.

 

 

AREA DI MALGA COSTA

 

L'Area di Malga Costa è il termine del percorso espositivo: un grande parco costellato di opere maestose, talvolta concepite e realizzate in modo da essere vere e proprie architetture.

Nuovi gorghi elicoidali di tronchi e fuscelli si aprono verso l’esterno invitando il visitatore a entrare ed esplorare, archi lignei si espandono verso l’alto allungando i propri raggi solidi verso il cielo, superbe cattedrali arboree attendono che il tempo completi le loro aeree nervature. E poi ci sono ponti di legno e pietra che si snodano tra gli alberi trasformandosi in viali, boschi astratti che riportano al cubismo, nidi litici e bozzoli lignei che occhieggiano tra le radure appoggiati nell’erba, solidi dolmen tagliati a creare cannocchiali verso il paesaggio, navi che galleggiano sospese tra le foglie. Ci sono anche piccoli edifici costruiti con materiali naturali o apparentemente di risulta, strutture metalliche che disegnano spazi più concettuali che fisici, dipinti  creati con corde e fronde su tele d’aria.

Il percorso si conclude col Terzo Paradiso - La Trincea della Pace, di Michelangelo Pistoletto.

Un puro segno sul terreno.

Un Eden sulla Terra.

Che, in quanto Paradiso, può essere guardato solo dal cielo.