Società | 75 anni da Auschwitz

La Comunità Ebraica altoatesina

Insieme ai nostri concittadini ebrei, è scomparso anche il Sudtirolo europeo.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
Judenstern
Foto: Pixabay

Pionieri nel campo della medicina, della finanza, del commercio internazionale, delle comunicazioni, delle arti, della emancipazione femminile: queste solo alcune delle straordinarie doti presenti nella comunità ebraica altoatesina prima del 1938, anno di applicazione delle leggi razziali italiane. Non più di mille persone tra Merano e Bolzano, con intensi rapporti con la Mitteleuropa ed il resto del mondo e con una mentalità aperta, cosmopolita e liberale, merce rara nella società sudtirolese. Una comunità che dava al nostro territorio proprio quello di cui esso mancava, costretto com’era (e com’è parzialmente anche oggi) nel confronto/conflitto sul confine etnico tra mondo italiano e quello tedesco. La comunità ebraica consentiva anche a tutti gli altoatesini e sudtirolesi di confrontarsi con una diversa e pacifica fede religiosa, diversa da quella cattolica maggioritaria, se non esclusiva. Prima con la politica fascista italiana, poi con l’occupazione delle truppe tedesche e dalle persecuzioni naziste, questa comunità è stata barbaramente cancellata. Solo poche decine di ebrei sono sopravvissuti, azzerate le loro imprese, le loro eccellenze professionali, il loro sorprendente poliglottismo, i loro “salotti” che ospitavano il meglio della cultura europea. Abbiamo cancellato una comunità. “Abbiamo”, perchè la pulizia etnica degli ebrei altoatesini ha avuto tante corresponsabilità all’interno della comunità locale e non solo tra i dittatotori di Roma e di Berlino. La fine, spesso atroce, di questi nostri concittadini è un incommensurabile lutto umano. Ma rappresenta anche la perdita di una straordinaria componente della nostra società. Con loro, con i nostri concittadini ebrei, saremmo oggi un po’ diversi. Migliori. (www.albertostenico.it)

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Klaus Vontavon Mar, 01/28/2020 - 17:39

Caro Alberto, wie recht du hast. Das was unsere Vorfahren ihren jüdischen Mitbürgern angetan haben, wird vielleicht erst jetzt aufgearbeitet. Zu sehr haben wir uns in der Vergangenheit als Opfer stilisiert.
Es wäre zu hoffen, dass wir im Umgang mit unseren neuen Mitbürgern mehr Offenheit und Weitsicht, aber auch Friedfertigkeit zeigen.

Mar, 01/28/2020 - 17:39 Collegamento permanente