Cultura | Salto Weekend

Neverland e Neverlab

Gli autoritratti fotografici dei  giovani partecipanti al workshop Neverlab sono esposti nel foyer del teatro mentre l'opera Peter Pan The dark side va in scena a Bolzano
Collage gaia Neverlab
Foto: Workshop Neverlab
Neverland, l’avventurosa e inquietante terra di Peter Pan e dei Bambini sperduti, si trasforma in un fondale chiaro e uniforme che illumina di magia gli autoritratti realizzati dai ragazzi e ragazze durante il workshop Neverlab, tenuto nei mesi scorsi presso il centro di cultura giovanile Vintola 18 e affidato alla fotografa Claudia Corrent.
 
 
Il workshop, organizzato dalla Fondazione Haydn di Trento e Bolzano insieme a Vintola 18, ha permesso a dieci adolescenti tra i dodici e i vent’anni, di confrontarsi con la macchina fotografica e le tecniche dell’autoritratto, da non confondere con i selfie che dilagano sui social, in una sala di posa rudimentale allestita nel centro giovanile di via Vintola e di scattare le foto ora esposte nel foyer del Teatro comunale di Bolzano, dove in questo weekend, oggi alle 20 e domani alle 17, va in scena l’opera Peter Pan The Dark Side.
In una prima parte del workshop le ragazze e ragazzi si erano dapprima interrogati sulla propria identità, sull’alterità e sulle proprie aspettative, sull’adolescenza che stanno vivendo, confrontandosi con la figura di Peter Pan, relegato in un’eterna fanciullezza, e gli altri personaggi del racconto letterario intramontabile, scritto da James M. Barrie agli inizi del Novecento.
 
 
L’opera contemporanea in scena sul palco accentua i lati oscuri della fiaba e lo smarrimento giovanile che nei giorni nostri avviene nel nuovo ‘Neverland digitale, come lo chiama la regista Daisy Evans.
Ma come annota uno dei ragazzi partecipando al workshop fotografico: “Neverland is wild and free….Don’t forget that Neverland is just your head” (Neverland è libero e selvaggio….Non dimenticare che Neverland è solo nella tua testa)
Se il teatro può esorcizzare, tematizzandolo, ‘Neverland’, l’inquietante Isola che non c’è che inghiotte i ragazzini, nella vita fuori dal teatro agli adolescenti basta dare in mano gli strumenti adatti e trasmettere le competenze necessarie, per vederli esprimere attivamente e con un sacco di energia la loro creatività, come dimostra questo workshop. “I giovani che incontro nel mio lavoro e nei tanti workshop - racconta la fotografa Claudia Corrent - hanno tantissima voglia di esprimersi, mostrano spesso una grande sensibilità e la macchina fotografica è un mezzo che trovano congeniale”.
 
 
Completano il progetto Neverlab una serie di dati, accessibili al link https://www.haydn.it/blog/la-realta-di-vita-dei-giovani, risultati da una ricerca condotta su un campione di ragazze e ragazzi dell’euroregione Tirolo-Alto Adige-Trentino, che offrono un quadro dettagliato della loro vita, toccandone vari aspetti, dalle abitudini quotidiane, alla paura e le speranze.