Società | 25 aprile

Der Staatsfeiertag

In provincia di Bolzano, anche il 25 Aprile è speciale.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: Amt für Audiovisuelle Medien
E' ancora difficile nel 2020 dire "Festa della Liberazione" in Alto Adige: sul mio calendario bilingue, il 25 Aprile è "Staatsfeiertag" (Festa dello Stato) nella parte tedesca e "Festa della Liberazione" su quella italiana.
I motivi, come sempre, affondano nella storia e nella identità travagliata della nostra provincia. Non che la sua popolazione non abbia espresso una forte opposizione ai regimi Fascista e Nazista, anzi! Nel periodo dal 1922, presa del potere da parte di Mussolini, fino al 1943 ci fu una diffusa resistenza al nuovo regime con centinaia di condanne al confino, al licenziamento di quasi tutti gli insegnanti, i giudici ed i funzionari pubblici. Una resistenza "tedesca", senza una corrispondente resistenza "italiana".
Con l'8 settembre del 1943, le parti si rovesciarono e l'ingresso delle truppe della Wehrmacht in Alto Adige fu salutato come una liberazione dalla maggioranza sudtirolese, l'Alto Adige divenne di fatto una provincia del Reich, ma fu nel contempo l'inizio di un incubo per gli abitanti di lingua italiana e per i soldati italiani, aggravato ancora di più dalle crudeli azioni della SOD, polizia locale sudtirolese.
Dal 1943 al 1945 si sviluppò un movimento di restenza, ma diviso su base etnica: il Cln con a capo Manlio Longon e l'Andreas Hofer Bund con a capo Erich Amonn. I due si incontrarono per tentare di coordinare le finalità dei loro movimenti, ma si trovarono divisi sullo sbocco finale della loro azione: quale destino assegnare alla provincia dopo la sconfitta del nazifascismo. Erich Amonn riteneva che essa dovesse tornare ad essere parte dell'Austria, come prima del 1918, Manlio Longon si riconosceva invece nel confine del Brennero.
Erich Amonn riteneva che essa dovesse tornare ad essere parte dell'Austria, come prima del 1918, Manlio Longon si riconosceva invece nel confine del Brennero.
Una loro idea l'avevano però anche gli Americani che liberarono la provincia dopo il 25 aprile del 1945 e la occuparono per tre mesi. Parlavano di "little Austria" . Essi decisero di affidare alle successive trattative di pace (Parigi 1946) la definizione dello status dell'Alto Adige. Essi tolsero il tricolore dal confine del Brennero e agli altoatesini fu negata la partecipazione al Referendum Monarchia/Repubblica del giugno 1946. Il Sudtirolo non era ancora considerato "italiano".
Fu poi l'accordo Degasperi-Gruber del 5 settembre del 1946 a sancire le basi del nuovo status giuridico dell'Alto Adige e cioè di provincia a Statuto Speciale della Repubblica Italiana.
Un compromesso che sollevò forti proteste da parte delle forze nazionalistiche italiane, ma anche e soprattutto da una grande componente sudtirolese che aspirava alla riunificazione della provincia all'Austria.
Tutto ciò premesso e scusandomi per il disturbo:
VIVA IL 25 APRILE, FESTA DELLA LIBERAZIONE DAL NAZISMO E DAL FASCISMO!
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