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I bugiardi di Twitter

In tema di Covid-19 e vaccini sono i politici ad avere condiviso più bufale attraverso i social: falsità e fantasie di complotto riguardano quasi la metà dei contenuti.
I bugiardi di Twitter
Foto: Sheldon.studio

Negli ultimi mesi, a partire dal 27 dicembre 2020 - giorno che ha dato il via alla campagna vaccinale - la società Iconsulting ha sviluppato un algoritmo che è servito ad analizzare i contenuti di ben 25.691 tweet e 194.652 retweet a tema Covid-19 e vaccini, riuscendo a individuare quali sono quelle categorie di utenti che condividono più notizie attendibili e chi invece è più propenso a diffondere fake news, tra bufale, speculazioni e fantasie di complotto.

I più affidabili sul tema sono i profili governativi con una percentuale bassa (0,59%) di notizie reputate false dai sistemi di fact checking, i quali nel corso dei mesi hanno condiviso notizie ancora più attendibili di quelle riferibili al mondo della sanità, che riceve la sua medaglia d'argento grazie al sui 91% di credibilità. Al terzo posto troviamo i media, che sono stati in grado, almeno in nove casi su dieci, a riportare notizie corrette. Ben più bassa è però l’attendibilità dei profili dei singoli giornalisti, che si ferma al 75%.
Aumentano e di molto le notizie false circolanti in rete: secondo la Relazione annuale sulla politica dell’informazione per la sicurezza, in un solo anno le fake news hanno subito un’impennata del 436% rispetto a quello precedente.
I “Pinocchi” indiscussi sono senza dubbio i profili degli esponenti e dei partiti politici, attendibili solamente al 56%, che significa che quasi un tweet su due a proposito di virus e vaccini risulta falso, spesso legato a fantasie di complotto e comunque tarati sulla base di dati non attendibili o completamente inventati. Segue la categoria degli attivisti, che aggrega in un unico insieme - indipendentemente dalle istanze proposte e dalla modalità - tutte “quelle persone impegnate in campo politico e/o ambientale”. A sorpresa, anche il mondo dell’istruzione rientra tra i peggiori, con una percentuale di tweet dal naso lungo pari al 40,13%.
Degno di nota è il dato relativo al mondo della satira che presenta un tasso di attendibilità pari all’80% e quindi nettamente più alto di quello dei Politici stessi che, pur essendo la categoria meno affidabile, è al contempo quella più retweettata.