Politica | Sasa, conta ancora qualcosa il CdA della municipalizzata di Bolzano, Merano e Laives?

Trasporto pubblico locale e la scelta pro gasolio: è ora di fare chiarezza, basta silenzio!

Nel 2011/12 Sasa acquistò 42 bus a gasolio dichiarando pomposamente che inquinassero meno del metano. Una bufala che si sta riproponendo tale e quale di nuovo?
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

Piccola premessa: cercherò di non essere lungo...

In un articolo di un giornale locale del 16 febbraio 2012 l’allora e attuale presidente della Sasa, Stefano Pagani, affermò

«… E poi arriveranno 30 nuovi bus».  Ecologici? «Diesel ultima generazione, che sono meno inquinanti del metano».

Ebbene, lo chiedo oggi e nuovamente al presidente Stefano Pagani: sono parole Sue oppure glieLe ha riferite qualcun altro e si è limitato a ripeterle? In quest’ultimo caso, chi glieLe ha riferite? Giusto per far chiarezza in modo definitivo.

Già allora c’erano tanto di grafici (si vedano qui in questa mia approfondita analisi dell’8.4.2014) che documentavano che gli allora bus EEV a metano avevano emissioni così basse da poter già soddisfare le norme Euro VI che sarebbero entrate in vigore il 31 dicembre 2012, giusto dieci mesi dopo le affermazioni di Pagani.

Già allora mi chiesi come mai fu fatta la corsa per l’acquisto dei nuovi bus. Forse anche per evitare di prendere mezzi Euro VI più costosi visto che tale norma ha provocato un aumento dei costi dei bus a gasolio e perché bisognava acquistare il maggior numero di bus possibili visti i catorci con cui girava Sasa?

2012 e 2016: siamo alle solite per giustificare, con dati molto dubbiosi, la scelta pro gasolio?

La domanda non è peregrina. Oggi siamo allo stesso punto. Solo attraverso una ormai più volte citata risposta a un’interrogazione in Consiglio Provinciale (davvero strano che Sasa continui a tenere la bocca cucita…) si è appreso che saranno acquistati nuovi bus di Sasa a gasolio (anche a rimpiazzare vecchi bus a metano) invece di fare una scelta pro metano (nell’ottica futura di utilizzo del biometano) come stanno facendo molti sempre più in Italia e all’estero.

L’affermazione dell’assessore provinciale Florian Mussner (tramite il direttore di ripartizione reggente della mobilità, Günther Burger) è che

“... assumendo la norma Euro VI di autobus diesel e a gas metano, i valori di emissione a confronto non dimostrano alcuna differenza apprezzabile per quanto riguarda NOx e CO2”.

Beninteso senza alcuna citazione di fonte, analisi o quant’altro. I dati trovati però dicono tutt'altro. La cosa fa venire seri dubbi sulla stessa buona fede di chi quelle cose le ha scritte, tacendo sulla circostanza (scritta nero su bianco!!) che col metano siamo dipendenti da paesi esteri e con il gasolio… no. Sembra uno scherzo ma è l’incredibile senso della risposta ufficiale data dalla Provincia, forse in nome di un’autarchia energetica assai strabica. Cose da mettersi le mani nei capelli.

Infatti, ho già dimostrato che le affermazioni dei costruttori sono giusto un po’, ma tanto, diverse rispetto a quanto ha scritto la Provincia. In poche parole:

  • o qualcuno mette in giro informazioni destituite di ogni fondamento
  • oppure i costruttori hanno fornito informazioni sballate (la vedo un po’ difficile visto che si tratta di valori riscontrati su strada con metodologia PEMS).

In ogni caso ci sono due informazioni diametralmente opposte. Quale quella farlocca?

Chiedo nuovamente: a Sasa sono state date informazioni sbagliate? Ma poi, chi effettivamente decide queste cose? La Giunta Provinciale con gli Assessori ai Trasporti e all’Ambiente oppure qualche dirigente provinciale, forse su indicazione di qualche… assessore ombra? Una mia personale idea me la sono fatta, anche alla luce del recente scandalo sui bus ibridi a gasolio, oggetto della recente sentenza della Corte dei Conti di qualche giorno fa.

Non mi voglio, però, esprimere fino a che qualcuno, finalmente, non mi risponderà pubblicamente, non fosse altro che per una legittima questione di trasparenza e chiarezza su quali mezzi saranno investiti (tanti) soldi pubblici (parliamo di oltre 10 milioni di Euro) per bus che circoleranno sulle strade della città capoluogo per oltre dieci anni. Se sarannno, come pare sarà - purtroppo - a gasolio, ciò sarebbe in pieno contrasto con il Piano Clima 2050 per il tpl approvato nel 2011 da una Giunta Provinciale che ora nel 2016 pare però smentire sé stessa, come avvenuto nel 2011/12. Ulteriore domanda nella domanda, tanto per gradire.