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Politica | Parlamento

Sventola il tricolore

Iniziato alla Camera il dibattito sul doppio passaporto

L'onorevole Roberto Novelli di Forza Italia che estrae dal cassetto e sventola in aula la bandiera tricolore, subito redarguito, dai banchi della presidenza della Camera dalla pentastellata  Maria Edera Spadoni. L'appassionato appello dell'onorevole Augusta Montaruli di Fratelli d'Italia, secondo la quale occorrerebbe togliere d'imperio la cittadinanza italiana a tutti i sudtirolesi che, in un prossimo futuro, facessero domanda per ottenere il passaporto austriaco. Sono forse questi i momenti più "forti" del dibattito sul tema del doppio passaporto iniziato nel primo pomeriggio a Montecitorio ed interrotto dopo la discussione generale in vista della ripresa e della conclusione fissata per giovedì prossimo.

Ad originare la discussione i tre documenti presentati degli ultimi giorni, dopo il ritorno di fiamma sul tema della doppia cittadinanza i sudtirolesi, provocato, come si ricorderà, dalle indiscrezioni della stampa tirolese sui progressi che starebbe facendo, nell'apposita commissione di Vienna, la discussione sul progetto previsto nell'accordo di governo tra FPŎ e ŎVP.

A presentare le mozioni i tre partiti di opposizione, Forza Italia, Fratelli d'Italia e PD, mentre sull'argomento, anche in aula, si è registrato il totale silenzio dei due partiti di governo.

In un'aula semideserta non sono mancati gli accenti fortemente critici verso il progetto della doppia cittadinanza. "Stiamo parlando del nulla-  ha detto Novelli (FI) - perché ancora, in perfetto stile populista, siamo a livello della parola e degli annunci; e, quando sapremo i dettagli, controbatteremo con ancora più forza e convinzione, auspicando che il Governo intero faccia sua la nostra linea e quella del Ministro Moavero Milanesi, tenendo ferma la barra contro le provocazioni di un Paese che, peraltro, sulla gestione dei migranti ha tenuto una posizione niente affatto collaborativa con l'Italia, da un lato chiudendo i confini, dall'altro aprendo i consolati all'estero agli altoatesini: inaccettabile naturalmente la prima, e se possibile ancora più inaccettabile la seconda".

Ancora più severo, se possibile, il giudizio del deputato bellunese di Fratelli d'Italia Luca De Carlo, che ha esordito citando le vittime dell'attentato terroristico di Cima Vallona del 1967 ed ha proseguito con un'aspra critica dell'atteggiamento austriaco. " Se l'Austria- ha concluso -  continuerà sulla strada dell'offesa, allora noi vi ricorderemo che 100 anni fa noi ci siamo liberati dall'oppressore e che cento anni dopo difenderemo, ad ogni costo, il sacrificio dei nostri padri, l'indivisibilità della nostra patria e, soprattutto, la libertà dell'Alto Adige di essere quello che è: italiano".

Toni diversi quelli usati per presentare la terza mozione per l'esponente del PD Stefano Ceccanti, che parlava avendo accanto l'onorevole Maria Elena Boschi. La mozione del suo partito, ivi affermato, non cerca di scavare ulteriori divisioni ma di riaffermare il principio del dialogo e dell'intesa che è stato alla base di tutti i progressi compiuti, nel corso dei decenni, tra i rapporti Italo austriaci sull'Alto Adige. "L'errore di fondo dell'iniziativa del Governo austriaco - ha affermato -  è che è un'iniziativa unilaterale. L'unilateralità porta ad ampliare i conflitti, la logica pattizia di dialogo porta a relativizzare le frontiere, a relativizzare i confini ed è l'unico che sia di futuro".

Il resto del dibattito vissuto soprattutto sugli interventi di altri esponenti di Fratelli d'Italia, tra cui, come già detto, particolarmente duro quello dell'onorevole Montaruli. Uniche eccezioni l'intervento della deputata SVP Renate Gebhard, e dell'onorevole Emanuela Rossini del PATT. Gebhard, che, come gli altri intervenuti, aveva solo un minuto di tempo a sua disposizione, ha lamentato la totale mancanza di comprensione per i sentimenti dei sudtirolesi. Un progetto, quello della doppia cittadinanza, ha tenuto a precisare, che non è ancora ufficiale e che, come è stato ribadito più volte, non verrà portato avanti se non d'intesa con l'Italia.

Sugli stessi temi anche l'intervento di Emanuela Rossini che si è richiamata più volte allo spirito dell'accordo

Degasperi Gruber firmato, ha detto facendo forse un po' di confusione, nel 1946 davanti all'Onu.

Il dibattito è durato in tutto una quarantina di minuti. Al termine la presidenza, preso atto che il rappresentante del Governo presente in aula rinunciava ad intervenire ha rinviato tutto ai prossimi giorni per le conclusioni e la votazione delle mozioni.

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Manfred Klotz Mer, 09/26/2018 - 08:31

In risposta a di Hartmuth Staffler

Da haben Sie recht, daher ist der italienische Aufschrei genau so idiotisch, wie die einseitige Ankündigungspolitik der österreichischen Regierung.
Man muss aber der Wahrheit halber auch anfügen, dass Slowenien und Kroatien ebenso reagiert haben wie es Italien tut und dass die Kriterien für die Erlangung der italienischen Staatsbürgerschaft schon sehr restriktiv sind, viel restriktiver, als sich das Österreich (sofern die bisher durchgesickerten Kriterien stimmen) vorstellt.So muss beispielsweise schon die zweite Generation der Slowenen und Kroaten italienischer Abstammung seit wenigstens drei Jahren in Italien ansässig sein, um den Antrag stellen zu können. Das wäre schon ein gewaltiger Unterschied.

Mer, 09/26/2018 - 08:31 Collegamento permanente
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Massimo Mollica Mer, 09/26/2018 - 08:36

A questo bell' articolo mi viene da fare alcune considerazioni:
1) a chi si è battuto contro il referendum costituzionale vorrei far presente che di fatto ad oggi il parlamento è stato spogliato delle sue funzioni basilari, non si discute più! E per questo loro silenzio vorrei complimentarmi con loro!
2) che tristezza immensa vivere legati al passato! Stiamo vivendo la rivouzione internet e siamo alla viglia dell'epoca legata all'intelligneza artificiale e alle auto elettriche. E noi perdiamo tempo sui passaporti!
3) mi dispiacerebbe se la questione passaporto austriaco generasse una ferita all'interno degli amici di lingua tedesca sulla falsariga della storica e tragica contrapposizione tra chi rimase e chi se ne andò!

Mer, 09/26/2018 - 08:36 Collegamento permanente
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Mensch Ärgerdi… Mer, 09/26/2018 - 09:23

In risposta a di Massimo Mollica

1) Perché se fosse passato quel obbrobrio di riforma costituzionale oggi il parlamento avrebbe più poteri? Quali? Dove? Come?
2) Zukunft hat Herkunft
3) Non credo che il doppio passaporto genererebbe ferite nel gruppo linguistico tedesco, sembra invece generare paura di non si capisce bene cosa all'interno di certi politici di quello italiano. La posizione di Vittorio Feltri (linkata sotto ad un articolo collegato al tema) a riguardo sarebbe la risposta migliore.

Mer, 09/26/2018 - 09:23 Collegamento permanente
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△rtim post Sab, 09/29/2018 - 10:10

Anscheinend liegen wir immer noch wie vor 100 Jahren am Piave und am Ortler... wenn man die Rhetorik italienischer Politiker-innen und Medien verfolgt. Traurig eigentlich, wenn den Ausgleich und die Versöhnung zwischen den anderen Staaten in Europa betrachtet.

Sab, 09/29/2018 - 10:10 Collegamento permanente
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Ludwig Thoma Dom, 09/30/2018 - 10:28

Jenseits des Brenners kündigt man irgendwas an, legt aber konkret nichts vor, worüber man im leeren italienischen Parlament diskutiert und sich ebend dank dieser nicht vorhandenen Vorlage plötzlich Onorevoli zu Wort melden dürfen deren Existenz man bisher ignoriert hat. The show must go on.

Dom, 09/30/2018 - 10:28 Collegamento permanente