Società | L'iniziativa

Un “gancio” per i giovani

La giunta provinciale dice sì alla creazione di una struttura per utenti con problemi sociali. Sorgerà vicino alla stazione di Bolzano. Costi previsti: 400mila € l'anno.
Giovane
Foto: upi

Un punto di primo contatto che serva da sostegno a giovani e giovani adulti con problematiche sociali. Questa la proposta avanzata dal gruppo di lavoro “Aumento del consumo di droghe – situazione attuale e misure da adottare” che oggi (25 settembre) ha incassato il via libera della giunta provinciale. La struttura, per 200 potenziali utenti a Bolzano secondo le stime, sorgerà nei pressi della stazione ferroviaria, tenendo conto di un buon coordinamento con i servizi esistenti sul posto, come “Binario 7” e la mensa della Clab/Caritas. 

 

Cosa offre la struttura

 

È previsto un servizio a bassa soglia dotato di 15 posti con la possibilità di raggiungere quotidianamente sino a 50 utenti, con un’offerta di attività occupazionali di tipo creativo e integrativo, il supporto psicologico ed educativo e la possibilità per gli utenti di consumare in loco i pasti e utilizzare i servizi per l’igiene personale. Lo scopo è arrivare alla stabilizzazione sociale degli utenti, alla loro integrazione o reintegrazione professionale e scolastica, al rafforzamento e allo sviluppo delle loro capacità.

 

A chi si rivolge

 

La fascia d’età a cui è destinato il servizio è quella compresa tra i 14 e i 25 anni con varie problematiche che spaziano da difficili situazioni famigliari all’abbandono scolastico, dal consumo di sostanze a problemi con la giustizia e non hanno un contatto stabile con il sistema di sostegno sociale. Il costo complessivo della nuova struttura è stimato intorno ai 400 mila euro all’anno per il personale specializzato, l’affitto e i costi fissi di gestione. La giunta prevede che il finanziamento possa avvenire in parte o completamente da parte del Fondo Sociale Europeo o con altri strumenti dell’Unione Europea con i quali sarà possibile coprire almeno i primi anni di attività.

Implementare questo tipo di servizio significa, secondo i piani, diminuire i ricoveri al di fuori del territorio provinciale, attivare un contatto anticipato degli utenti con il sistema di assistenza, prevenire un ulteriore sviluppo della criminalità, ridurre la pressione sui quartieri, alleggerire il peso che attualmente grava sulle famiglie, offrire maggiore raggiungibilità dei servizi ad alta soglia da parte degli utenti, incentivare l’integrazione sociale.

La creazione di una rete di cooperazione tra i servizi sociali, i servizi per le tossicodipendenze, la psichiatria pediatrica e dell’età evolutiva, il tribunale dei minori, le strutture formative e altre strutture pubbliche e private attive in questo settore, saranno tutti elementi fondamentali per raggiungere gli obiettivi che si prefigge l’iniziativa.

 
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Massimo Mollica Mar, 09/25/2018 - 15:37

Ero intenzionato (e in parte lo sono ancora) a scrivere un articolo sulla droga che circola a Bolzano. A scrivere di un aspetto della città di cui nessuno ne parla perché nessuno vede e comunque ai politici navigati non interessa. Il punto è che ben venga questa realtà anche se non è chiaro cosa si farà all'atto pratico in questa struttura. Una sorta di mensa? Ci saranno persone preparate? Si formerà personale? Sarà richiesta una registrazione? E aspetto meno importante, dove esattamente vicino alla stazione?

Mar, 09/25/2018 - 15:37 Collegamento permanente