Società | salute mentale

Il grido di aiuto degli under 35

È boom di richieste per il “Bonus psicologo”, ma l’assenza di fondi coprirà solo una domanda su dieci. Il grande squilibrio tra Trento e Bolzano.
Depressione
Foto: Unsplash

Si è conclusa ieri, 24 ottobre, la procedura per richiedere il “Contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia”, meglio conosciuto come “Bonus psicologo”. La misura è stata introdotta dai decreti Covid del governo Draghi con lo scopo di accompagnare cittadine e cittadini all’inizio di un percorso di supporto psicologico. Una necessità che si è fatta ancora più sentire dopo l’emergenza pandemica e la conseguente crisi economica, condizioni che hanno contribuito a creare ed acuire situazioni di fragilità e malessere psichico.

Il bonus sarà erogato una sola volta sulla base di alcuni parametri Isee e potrà essere usato come voucher per scontare fino a un massimo di 50 euro per seduta, per un totale di 600 euro, a seconda del reddito.

A livello nazionale le richieste hanno superato le aspettative

“Il bonus psicologo è un’opportunità importante e gli scorsi mesi abbiamo invitato i colleghi ad aderire all’iniziativa. Tuttavia, a livello nazionale le richieste hanno superato le aspettative, non ci si aspettava un’adesione così importante”, spiega Sabine Cagol, presidente dell’Ordine degli Psicologi di Bolzano.

Secondo i dati forniti a salto.bz dall’INPS, le domande a livello nazionale aggiornate al 10 ottobre ammontano a 336.441, la maggior parte presentate da donne. Ma il vero grido di aiuto è quello che proviene dai più giovani: oltre il 60% delle richieste totali proviene da soggetti under 35.
 

 

Nella Provincia autonoma di Bolzano l’interesse per il contributo è stato piuttosto scarso, specie se comparato alla vicina Trento: solamente 773 domande, contro le 2.355 già espletate dai vicini.

Da oggi l’INPS comincerà a stilare le graduatorie su base regionale e “accoglierà le domande fino a concorrenza delle risorse disponibili nel territorio di riferimento”. A parità di Isee sarà considerato l'ordine di presentazione delle domande. Dal momento che la procedura si è conclusa durante la mezzanotte, il numero totale di domande è ancora in fase di calcolo. 

Tuttavia, quello che è certo, è che i 25 milioni di euro stanziati dal governo sono del tutto insufficienti per far fronte alle richieste, capaci di rispondere a una platea stimata di appena 41 mila persone.