Ambiente | Mobilità alternativa

Delusione “Klimamobility Congress” 2018

Edizione dimessa, nessuna novità, rare informazioni utili. Un’occasione persa per fare il punto sulla mobilità elettrica e alternativa.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: Michele De Luca

Già il programma dell’edizione 2018 non faceva presagire grandi novità nonostante il mondo della mobilità stia, almeno sembrerebbe, vivendo una trasformazione in termini di concetti e modalità di trasporto e gestione dello stesso. Di tutto questo, beh, s’è sentito davvero gran poco. Eppure fra mobilità privata e pubblica i temi non sarebbero certo mancati. Mobilità elettrica e alternativa privata e pubblica avrebbero potuto e dovuto portare ad una miriade di interventi e dati. Nulla di tutto questo a confronto con l’edizione 2017.

In realtà, a parte il consueto ritardo nell’inizio, spesso fastidiosa nota di questo tipo di manifestazioni, ci sono stati i saluti dell’ex ambasciatore tedesco e ora membro del CdA della Fiera e quello di un attuale politico con il passato da ex assessore alla mobilità, che si è reso protagonista d’una relazione piuttosto baldanzosa, giusto per rimarcare il messaggio che “siamo i più bravi”. Ex assessore, che pur avrà meriti in tema di mobilità, ma che, è bene rammentare, fu uno dei propugnatori del progetto idrogeno, di cui, stranamente, nulla si è detto in tale occasione nonostante i prossimi, assai costosi, acquisti di 10 bus a idrogeno (ho notato che in prima fila c’era presente qualcuno del progetto H2), e che nello stesso tempo scelse bus rigorosamente a gasolio per il trasporto urbano ed interurbano locale (ad es. per il cosiddetto “Metrobus”) in barba al piano Clima 2050 approvato dalla Giunta Provinciale in cui sedeva e che non poche responsabilità ha circa l’attuale catastrofico stato della flotta della Sasa.

Per il resto, una lunghissima presentazione del progetto della eco-città di Maidar per apprendere al termine che il tutto… va ancora finanziato. Poi il consueto ottimismo farcito di numeri, forse fin troppi, del presidente di Cives (interessante, ma nota da tempo, la circostanza che il metano ma soprattutto il biometano, sono l’unica alternativa per i motori tradizionali rispetto all’elettrico, e la cosa avrà dato fastidio a diversi “esperti” nostrani), solo che le auto elettriche non le compra ancora in concreto quasi nessuno e i dati delle immatricolazioni del 2017 sono impietosi (1.945 auto, pari allo 0,1% del mercato italiano). Una discussione sarebbe stata assai interessante su cosa offre e offrirà il mercato, del perché l’elettrico non decolla, e via discorrendo. Invece nulla.

Poi tre relazioni di cui non ho compreso sinceramente lo scopo. Quella dell’a.d. di Leitner con una carrellata fotografica delle opere realizzate nei cinque continenti ma null’altro, quella del presidente dell’industria automotive in provincia di Bolzano (sarebbe stato interessante sapere cosa viene concretamente fatto per la mobilità alternativa invece… a parte l’affermazione che le auto convenzionali avranno ancora una forte presenza per gli anni a venire, che avrà fatto venire il mal di pancia a non pochi presenti) e una presentazione commerciale dell’a.d. di Alperia Smart Region che avrebbe potuto soffermarsi ben di più sui piani concreti per la mobilità elettrica in Alto Adige.

A concludere tutto una “tavola rotonda”, invece di una discussione con domande dal pubblico, dove si è parlato anche del progetto Green Mobility di STA, ma davvero nulla di nuovo.

Spazio per le domande? Non previsto, anche se… cosa mai si sarebbe dovuto chiedere senza alcun stimolo dalle relazioni?

Fra l’altro davanti al NOI faceva bella mostra di sé la Tesla S che ha vinto il “FIA Electric and New Energy Championship – E-Rally”. Sarebbe stato interessante sentire dalla viva voce dei protagonisti come è stata questa avventura “all-electric”.

Il “networking apertivo” finale forse è stata la parte… più riuscita. Personalmente, però, quanto sentito mi aveva fatto passare appetito e sete a differenza degli altri astanti.

Se mi posso permettere un consiglio, si cominci a parlare in modo approfondito di mobilità alternativa, su temi concreti e su quanto si sta facendo e si vuole fare nella nostra provincia, regione e nell'Euregio. Il Klimamobility Congress di quest’anno è stata, in poche parole e purtroppo, un’occasione persa. Quanto sentito all’Euregio Tourist Summit in occasione della Fiera Hotel 2017, ad esempio, è stato ben più ricco d’informazioni e di stimoli. Ovviamente rimarrà solo un auspicio un incontro/meeting/seminario/convegno che sia veramente aperto alle voci un po’ più critiche in materia ma si sa che poi ci sarebbe poco spazio per le auto-celebrazioni.

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Gerhard Kapeller Sab, 01/27/2018 - 16:18

Ich muss der Einschätzung leider zustimmen. Es war, bis auf einige Kontakte nach den Präsentationen, verlorene Zeit!! Vor allem die Präsentationen von Leitner, Automotive Excellence Südtirol sowie Alperia waren enttäuschend.

Sab, 01/27/2018 - 16:18 Collegamento permanente