Politica | L'intervista

“Mi ricandido ma serve formula nuova”

Paul Köllensperger correrà alle provinciali con il Movimento 5 stelle. Previsto un incontro con Di Maio per ragionare su un modello “su misura” per l’Alto Adige.
Paul Köllensperger
Foto: M5S Südtirol

salto.bz : Paul Köllensperger, questo accordo raggiunto con il centrodestra per l’elezione dei presidenti di Camera e Senato non è piaciuto agli attivisti 5 stelle e ai meet up, soprattutto del Sud, che hanno mandato fiumi di mail ai parlamentari grillini per scongiurare questa intesa. Anche lei si è arrabbiato?

Paul Köllensperger: Era corretto che le presidenze delle camere andassero una al centrodestra e l’altra al Movimento 5 Stelle. Poi certo se il centrodestra non trova un nome migliore di Maria Elisabetta Alberti Casellati da proporre non è un problema nostro.

Casellati però rappresenta l’espressione massima del berlusconismo, delle leggi ad personam, di quella casta che il Movimento 5 Stelle ha sempre detto di voler combattere.

Personalmente la Casellati non mi piace per niente, sono contento che la presidenza del Senato sia andata a una donna ma avrei sicuramente preferito qualcuno dal curriculum meno sfacciatamente berlusconiano. Salvini ha deciso di lasciare il posto a Forza Italia e il problema è che di meglio in quel partito non si trova. Cosa avremmo dovuto fare? E poi sentire il Pd parlare di inciucio mi fa veramente sorridere. Si sono già dimenticati del Patto del Nazareno? Da quello che mi risulta peraltro nel 2014 il Partito democratico ha votato Casellati membro laico del Consiglio superiore della Magistratura, evidentemente quindi non dispiaceva neanche a loro. Con Berlusconi non abbiamo accettato di incontrarci e questa penso sia una risposta molto chiara da parte nostra, non dialoghiamo con chi ha perso e non facciamo inciuci, non ci sarà mai, con i 5 stelle, un’altra versione del Patto del Nazareno. 

Ritengo che la Svp non abbia interesse a seguire il Pd all’opposizione qualora questo scegliesse di restare sull’Aventino. La Svp cercherà ben presto un contatto con chi governerà, cosa che avrà delle ripercussioni sulle scelte che verranno fatte in vista delle provinciali di ottobre. 

“Mai con la Lega” disse qualche mese fa Roberto Fico, neopresidente della Camera, ma un accordo con la Lega per il governo è ancora un’ipotesi plausibile sebbene il Movimento, in questo caso, possa perdere verosimilmente voti?

Bisogna cercare di dare un governo al Paese, non è solo una richiesta dei cittadini ma una necessità per l’Italia. Il M5s è un movimento non ideologico per cui può parlare con tutti, ma ci si confronta sui contenuti non sulle poltrone. E parlando di contenuti una delle prime iniziative che i 5 stelle vogliono fare è abolire i vitalizi dei parlamentari, poi c’è il reddito di cittadinanza, una feroce legge anti-corruzione, ecco, vediamo chi ci sta su questi temi anche per un governo di scopo. Un’intesa su un programma ridotto, poche cose ma necessarie, più una nuova legge elettorale, potrebbe essere una soluzione. 

Questo significa che è possibile anche un’intesa con il Pd? Lasciare ai dem il monopolio dell’opposizione non è rischioso?

Vediamo intanto a chi darà l’incarico Mattarella. Se toccasse a Luigi Di Maio lui parlerà con tutti, Pd compreso. A quel punto starà al Pd guardare dalla nostra parte e non fare l’offeso. Se i dem sono disposti a parlare di contenuti io credo che uno spiraglio ci sia. 

Fraccaro è sembrato per un breve momento il favorito per la presidenza della Camera, vi siete sentiti?

Sì, gli ho detto che lo preferirei Ministro agli Affari regionali piuttosto che presidente della Camera. È chiaro che nel gioco delle trattative, dopo aver detto no a Romani, non avrebbero approvato il primo nome proposto dal M5s, non è stata una grande sorpresa. Ha fatto bene Fraccaro a dire di essere pronto da subito a fare un passo indietro e questo dimostra anche di che pasta è fatto il Movimento.

Negli ultimi giorni viene molto esaltato, specie dal sindaco Christian Bianchi, il modello Laives con giunta formata da centrodestra, M5s e Svp al governo cittadino, un esperimento che potrebbe funzionare anche in ottica elezioni provinciali?

Il sistema funziona bene a Laives a livello di amministrazione cittadina, con il lavoro corale su 14 punti programmatici, ma è un modello non replicabile a livello nazionale né provinciale. I giochi in Provincia si faranno dopo quello che si scioglierà il rebus politico a livello nazionale. La Svp guarderà attentamente cosa succederà a Roma, chi andrà al governo. Ad oggi fare speculazioni lascia il tempo che trova. La Volkspartei, nel suo stile, per portarsi a casa i risultati a Roma, ha sempre avuto bisogno di essere nella situazione in cui i suoi pochi voti devono contare e poi di avere un filo diretto con chi sta al governo. Stiamo a vedere se queste due condizioni si verificano. Ritengo che la Svp non abbia interesse a seguire il Pd all’opposizione qualora questo scegliesse di restare sull’Aventino. La Svp cercherà ben presto un contatto con chi governerà, cosa che avrà delle ripercussioni sulle scelte che verranno fatte in vista delle provinciali di ottobre. 

L’ipotesi della lista civica era solo una voce. Ci ho pensato tanto ma ho deciso di candidarmi con il Movimento 5 Stelle per questa seconda e ultima volta. Bisogna studiare tuttavia un modello per creare una realtà più su misura per l’Alto Adige, dove un conto è l’elettorato italiano cittadino l’altro quello tedesco e valligiano.

E di questo corteggiamento da parte della destra sudtirolese nei confronti della Lega cosa ne pensa?

I Freiheitlichen hanno fatto un autogol non candidandosi alle politiche e poi invitando a invalidare la scheda, il più furbo è stato Pöder che ha dato indicazione di voto per la Lega, partito con cui un’interlocuzione, io credo, potrebbe esserci, sui temi, del resto, non li vedo tanto distanti. Se ciò però possa determinare un’alleanza elettorale mi pare inverosimile, anche perché la legge provinciale le alleanze nemmeno le prevede. Credo che la Lega piuttosto si presenterà da sola. 

Lei si candiderà alle provinciali con i 5 stelle o si presenterà con una sua lista civica?

L’ipotesi della lista civica era solo una voce. Ci ho pensato tanto ma ho deciso di candidarmi con il Movimento 5 Stelle per questa seconda e ultima volta. Bisogna studiare tuttavia un modello per creare una realtà più su misura per l’Alto Adige, dove un conto è l’elettorato italiano cittadino l’altro quello tedesco e valligiano. Una formula più autonoma, insomma, e prossimamente mi incontrerò con Luigi Di Maio per parlare di questo. Per trovare una proposta appetibile sia a livello di programmi che di candidature.

 
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susi kosta Lun, 03/26/2018 - 17:46

sehr geehrter herr hartmuth staffler. wie kommen sie auf die idee, dass herr kòllensperger einen passenden mussolinispruch finden kònnte? ist ihnen bekannt, dass herr kòllensperge einer faschistischen partei angehòrt? wie kònnen sie behaupten, dass er ideologisch extrem flexibel ist? haben sie mit ihm darùber ausernandergesetzt? ist ihnen bekannt, dass herr kòllensperger eine eigene firma, die wegen seines einsatzes fùr die bùrger vll auch darunter gelitten hat, besitzt u ist ihnen bewusst, dass her kòllensperger als einziger abgeordneter viel geld zurùckgegeben hat? wenn sie das alles wissen, frage ich mich,wie sie eine solche aussage machen kònnen.

Lun, 03/26/2018 - 17:46 Collegamento permanente
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Hartmuth Staffler Lun, 03/26/2018 - 21:26

In risposta a di susi kosta

Da sich Mitglieder von Köllenspergers fünfgesternter Bewegung in Meran für einen Mussolini-Spruch einsetzen, ohne dass er daran etwas auszusetzen hat, liegt es wohl auch auf der Hand, dass er sich selbst auch einen passenden Spruch des Diktators für seinen Wahlkampf aussuchen könnte. Im übrigen würde es mich wirklich interessieren, wem dieser Herr Köllensperger angeblich "viel Geld" zurückgegeben hat.

Lun, 03/26/2018 - 21:26 Collegamento permanente