Politica | Legge elettorale

Il Rosatellum bis è legge

Via libera definitivo di Palazzo Madama con 214 sì. Decisivo il sostegno dei verdiniani. Il senatore Svp Zeller: “La legge è un buon compromesso”.
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Foto: piueconomia.com

Il “colpo” è riuscito. Il Rosatellum bis diventa legge grazie all’asse Pd, Forza Italia, Ap e Lega con il contributo decisivo dei verdiniani. Al Senato sono stati 214 i voti a favore, 61 i contrari e 2 gli astenuti. La legge, fatta in 35 giorni passando per 8 voti di fiducia (3 a Montecitorio e 5 a Palazzo Madama), introduce un sistema elettorale misto, maggioritario e proporzionale, che consente la formazione di coalizioni tra partiti diversi.

Oggi (26 ottobre) il leader di Ala Denis Verdini, durante le dichiarazioni di voto, ha spiegato il motivo del sostegno del suo partito alla maggioranza nel corso della legislatura: “Qualcuno parla di una nuova maggioranza. Non è vero. Noi c'eravamo, ci siamo e ci resteremo sino alla fine. Comprendo l'amarezza dei bersaniani ma va rivolta solo verso loro stessi, perché non hanno mai capito i tempi. Noi abbiamo tutelato la stabilità, consentendo al Paese di fare uno scatto in avanti sul terreno dei diritti, votando le unioni civili. Avremmo votato anche la stepchild, come voteremo il testamento biologico e abbiamo contribuito con orgoglio anche al mantenimento dei conti pubblici. Siamo stati leali con Letta, con Renzi e anche con Gentiloni. Rivendico con orgoglio tutto quello che abbiamo fatto, il ruolo di supplenza che abbiamo svolto ignorando gli stupidi strali che ci arrivavano quotidianamente”.

E alla domanda se ci sarà una nuova maggioranza con Ala per la prossima legislatura il segretario del Pd Matteo Renzi risponde: “Assolutamente no. Quando Verdini è stato decisivo nel voto sulle unioni civili non siete stati così scandalizzati. Vi stupite che sulla legge elettorale ci sia un accordo con Forza Italia e Lega Nord ma la legge elettorale si vota con chi ci sta, anche con le opposizioni, ci abbiamo provato anche sulle riforme costituzionali, prima che Berlusconi cambiasse idea”.

Durante l’intervento di Verdini, il M5s - contrario alla legge insieme a Fratelli d’Italia e ai gruppi di sinistra -, esce dall’aula: “È uno spettacolo indecente - dice il senatore 5 stelle Vito Crimi - vedere l’Aula del Senato che ascolta l'intervento di Denis Verdini, venuto oggi a raccogliere gli applausi per il suo capolavoro politico che consegna il Paese alla coppia Renzi-Berlusconi”.

"Io sono stato eletto dopo aver vinto le primarie e non sono stato messo in lista con un centinaio di clic davanti a un computer" (Karl Zeller)

Soddisfatto invece il senatore Svp Karl Zeller: “La nuova legge elettorale appena approvata non è la migliore in assoluto e alcune critiche sono certamente giustificate. Ma questo provvedimento è senza dubbio preferibile rispetto a quello attualmente in vigore, il cosiddetto Consultellum, ed è un buon compromesso anche per l'Alto Adige. Una forte rappresentanza della minoranza a Roma è garantita per il futuro”. Il presidente del gruppo per le Autonomie è tornato a prendersela con i pentastellati nel suo discorso in aula: “Io sono stato eletto dopo aver vinto le primarie e non sono stato messo in lista con un centinaio di clic davanti a un computer, poi ho preso oltre 40 mila nel seggio uninominale. Non sono stato eletto con il Porcellum, ma con il Mattarellum”. E ancora: “Avete letto il testo della legge? Pare di no. La volontà popolare va rispettata anche in provincia di Bolzano. L'uguaglianza di voto vale anche per noi, non solo per voi”.