Politica | Neonazismo

Scarsissima memoria

In Austria montano le polemiche per i brani antisemiti della “Burschenschaft” di Udo Landbauer (FPÖ). Appello dei docenti universitari, firmano Pallaver e Töchterle.
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Foto: web

Un'inchiesta del settimanale viennese “Falter” ha rivelato che una raccolta di canzoni della Burschenschaft “Germania”, confraternita studentesca di estrema destra a Vienna Neustadt, contiene un'incredibile serie di brani di stampo nazista, antisemita e xenofobo. A pagina 182 una delle più esplicite: «Tra loro arrivò l'ebreo Ben Gurion: “Date gas, voi vecchi germani, che raggiungiamo i sette milioni”». Vicepresidente dell'associazione era, sino all'uscita dell'articolo, il capolista della FPÖ alle elezioni regionali di domani nel Land Niederösterreich (Bassa Austria) Udo Landbauer, che si è prontamente dimesso dal ruolo nella confraternita. Il ministro degli interni austriaco Herbert Kickl – collega di partito nella formazione di destra al governo con i popolari – ha condannato i brani ma escluso un'inchiesta contro Landbauer: “Il libro risale a quando aveva 11 anni, lui è entrato molto dopo nell'associazione. La sua reazione è stata chiara e inequivocabile”. Ha chiesto un'inchiesta, invece, il Presidente della Repubblica Alexander Van der Bellen, che ha espresso il proprio sgomento con parole di dura condanna. Dal canto suo, il cancelliere Sebastian Kurz ha corretto il tiro di Kickl, annunciando che i pubblici ministeri stanno aprendo un'indagine: “Tolleranza zero per antisemitismo, razzismo o elogi alla tirannia nazista”.

Nel frattempo, si muove anche il mondo universitario. 160 tra rettori, docenti e ricercatori hanno sottoscritto un appello rivolto a Sebastian Kurz e al ministro all'istruzione Heinz Faßmann in cui li invitano a muoversi contro un'organizzazione non solo razzista e antisemita, ma che “incita allo sterminio di massa”. I sottoscrittori chiedono perciò al governo di “assumersi le proprie responsabilità” e interrompere ogni forma di collaborazione con esponenti vicini ai gruppi di estrema destra, per rendere credibili le prese di distanza. Tra i firmatari, anche due sudtirolesi dell'Università di Innsbruck: il politologo Günther Pallaver e l'archeologa Ulrike Töchterle.