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Come sta andando con il Corona pass

Attivate 80 stazioni test in 69 comuni. La Cisl: “Garantire il servizio alla mensa ai lavoratori”. Senza il pass in bar e ristoranti c’è la multa da 400 euro.
Bozen Phase 2
Foto: Othmar Seehauser

File in piazza Magnago per testarsi, ma il Corona pass deve ancora “ingranare”. Questo in estrema sintesi il bilancio di ieri, 26 aprile, per Bolzano, nel primo giorno di riaperture anche in Alto Adige. Dalla Provincia comunicano che da ieri sono state attivate 80 stazioni in 69 Comuni (mentre già si erano accese le polemiche), e che con l’introduzione del pass - sulla cui relativa ordinanza pende, ricordiamo, l’ipotesi impugnazione da parte del governo centrale - si è registrato sul territorio un maggiore afflusso di cittadini alle stazioni di test rispetto alla scorsa settimana.

 

Il nodo dei test

 

In alcuni comuni le strutture per i test nasali antigenici gratuiti sono arrivate quasi all’overbooking anche per i prossimi giorni, ma nella maggior parte dei comuni c’è ancora spazio per potersi testare, fanno sapere dalla Provincia. “In generale, i comuni sono ben organizzati e molto flessibili nell’adattare gli orari di apertura, se l’afflusso aumenta” assicura il presidente del Consorzio dei comuni Andreas Schatzer. Le persone dovrebbero essere testate nel Comune in cui vivono o lavorano, ma se necessario, è anche possibile eseguire il test in un altro comune (per la stazione di test di piazza Magnago a Bolzano è necessario prenotarsi). Non è però tutto così semplice, puntualizzano i segretari generali della Cisl altoatesina, Michele Buonerba e Dieter Mayr.
“In diversi comuni - affermano - il servizio sarà offerto solo a partire dai prossimi giorni e questo ritardo ha causato dei disagi soprattutto a quei lavoratori e a quelle lavoratrici che non hanno potuto usufruire della mensa perché sprovvisti del necessario certificato di negatività”.

La Cisl non ha sottoscritto il manifesto d’intenti che, “in tutta fretta, la giunta provinciale aveva chiesto alle parti sociali di condividere. Dopo giorni di intense trattative non era stata data garanzia rispetto alla tutela relativa alla copertura salariale e previdenziale dei lavoratori che fossero risultati positivi e per tale ragione posti in ‘isolamento preventivo’ - spiegano i sindacalisti -. Come noto il test nasale non è riconosciuto dall’Istituto Superiore di sanità e per tale ragione l’emissione del certificato è a discrezione del medico di base. Chi si dovesse trovare in questa condizione rischia di attendere anche 5 giorni l’esito del test PCR e solo allora essere certo di essere positivo o negativo. Ora si aggiunge questo ulteriore problema che riteniamo debba essere risolto rapidamente dall’autorità pubblica”.

I sindacalisti chiedono quindi di garantire almeno il servizio mensa anche a coloro che, per ragioni oggettive, non potranno presentare agli esercenti la certificazione prevista dall’ultima ordinanza del presidente Arno Kompatscher.


Le multe

 

Attualmente tutti gli attestati di vaccinazione, tampone negativo e guarigione ufficialmente riconosciuti dalle autorità sanitarie di altre province, Regioni e Paesi esteri sono accettate per il Corona pass Alto Adige. Inoltre, i cosiddetti test anticorpali non sono validi per il Corona pass, anche se sono stati fatti in Provincia di Bolzano. Sono queste alcune delle informazioni fornite ai cittadini dall’Agenzia per la Protezione Civile tramite il numero verde dedicato.
Delle domande rivolte all’Agenzia (672 in totale) molte hanno riguardato i controlli di bar e ristoranti e le sanzioni previste per le violazioni delle regole. Si ribadisce che nei bar e nei ristoranti i clienti devono avere sempre con sé il Corona pass quando si trovano all’interno di ambienti chiusi. Un codice QR è stampato sul risultato del test, e può essere scansionato per verificarne la validità, via smartphone tramite lettore di codice QR o in forma cartacea. Le persone senza un pass valido devono essere invitate a lasciare l’area interna del locale e dovranno pagare una sanzione amministrativa di 400 euro o 280 euro in caso di pagamento immediato. I gestori del locale non rischiano una sanzione pecuniaria ma in caso di inadempienza grave o ripetuta è prevista la chiusura del locale per 10 giorni.

 

8mila richieste

 

Da venerdì a mezzogiorno all’Azienda Sanitaria sono arrivate circa 5.000 richieste di attestato di guarigione che, ricorda la stessa Asl, devono sempre essere accompagnate da una copia di un documento d’identità valido. A causa del gran numero di richieste, è possibile che la risposta non venga inviata il giorno stesso, ma entro qualche giorno. 3.000 i cittadini che hanno contattato i servizi per ottenere l’attestazione dell’avvenuta vaccinazione, che di norma viene comunque inviata a tutti coloro che si sono sottoposti all'immunizzazione e che è valida per il Corona pass solo se è stato completato il ciclo di immunizzazione con 2 dosi e devono essere passati 14 giorni. Solo per gli individui che hanno avuto il Covid-19 negli ultimi sei mesi, una dose di vaccino è sufficiente.
Infine, a causa delle numerose richieste, l’Asl consiglia di utilizzare l’offerta del test gratuiti soprattutto nel periodo transitorio fino al 5 maggio. A partire da quella data sia la conferma della vaccinazione che quella della guarigione saranno disponibili in forma digitale e automatizzata, senza tempi di attesa.

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Klemens Riegler Mer, 04/28/2021 - 21:15

"Le persone senza un pass valido devono essere invitate a lasciare l’area interna del locale" ... das kontrolliert kein Lokal! Also bisher hat mich noch niemand nach einem QR-Code oder PDF gefragt. Auf meine Nachfrage hin hieß es sogar " "das machen wir schlicht nicht und QR-Code-App auf dem Handy haben wir auch keine ... interessiert uns nicht: Eigenverantwortung"
... Gesellschaftliche-Verantwortung sieht freilich anders aus!

Mer, 04/28/2021 - 21:15 Collegamento permanente