Società | Videosorveglianza

Non solo daspo

A Bolzano 79 nuove telecamere, entro il 2020 saranno in tutto 250. Monitoraggio di ciclabili, sottopassi e parchi. Il sindaco Caramaschi: “Più sicurezza per la città”.
Telecamere
Foto: Pixabay

La lenzuolata securitaria del sindaco Renzo Caramaschi non comprende solo il tanto discusso daspo urbano - che arriverà in aula giovedì prossimo - ma anche il potenziamento degli impianti di videosorveglianza. La giunta comunale ha deciso, dopo il benestare della questura, che a Bolzano verranno installate nei prossimi mesi 79 nuove telecamere, al costo di 400mila euro. In tutto i dispositivi elettronici saranno 150 entro il 2019 - comprese le 9 telecamere in alcuni istituti scolastici cittadini e per le quali il ministero degli Interni ha garantito un contributo a copertura di circa il 50% dei costi - e 250 il prossimo anno. Poi basta, assicura il sindaco. 

Il Comune, sulla base dei rilevamenti delle forze dell’ordine, degli interventi effettuati, delle denunce registrate e delle indicazioni pervenute all'amministrazione comunale da parte della cittadinanza in relazione alle aree in cui viene percepita maggiore insicurezza, ha individuato delle cosiddette aree di criticità dove spunteranno le nuove telecamere per monitorare in particolare alcune piazze, ponti, sottopassi, parchi e ciclabili sull’intero territorio cittadino. 

 

 

“Il documento di liceità che abbiamo approvato serve a garantire la privacy dei cittadini - spiega Caramaschi -, le telecamere consentono un monitoraggio costante delle aree videosorvegliate, in modo tale che la polizia municipale e le altre forze dell’ordine possano individuare con massima tempestività le situazioni critiche e ottimizzare gli interventi. A posteriori la videosorveglianza è di supporto alle attività di indagine degli organi di polizia giudiziaria”. Per il primo cittadino inoltre la dotazione di un tale sistema funge anche da deterrente al verificarsi di fatti delittuosi e nei confronti di comportamenti illeciti, dal momento che garantisce un presidio costante. Caramaschi porta l’esempio di sabato scorso alla rotonda di piazza Gries: una famiglia stava attraversando la strada sulle strisce pedonali quando un’auto ha urtato una carrozzina rovesciandola e poi non si è fermata. “In due giorni siamo risaliti al colpevole”, riferisce il sindaco che infine riassume: “La videosorveglianza è un ulteriore passo verso una maggiore sicurezza per la città”.