Ambiente | Trasporto pubblico

Trento, presentati i nuovi bus a metano

A Trento arrivati i nuovi autobus a metano, a Bolzano arriveranno (forse...) solo autobus a gasolio. Due modi diametralmente opposti di pensare il trasporto pubblico.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
trentino_trasporti_nuovo_bus_metano_man.jpg
Foto: www.ufficiostampa.provincia.tn.it

Presentati ufficialmente in piazza Dante i nuovi bus di Trentino Trasporti. Quelli extraurbani sono a gasolio e forse si poteva pensare a qualcosa di diverso, visto che il mercato oggi alternative le propone. Ma la notizia sono i 14 nuovi bus, di cui me ne ero già occupato a gennaio, per il servizio urbano di Trento. Notizia che dovrebbe far pensare i decisori e chi il tpl lo gestisce a Bolzano, forse magari far arrossire qualcuno che tace del miserevole stato della flotta dei bus di Sasa e chi imperterrito ritiene di dover scegliere sempre e solo bus diesel. Che si possa fare diversamente, lo dico da almeno un lustro ma lo si fa concretamente nel vicino Trentino.

Dal comunicato stampa della PAT:

Gli autobus urbani MAN a metano compresso (CNG) sono stati attentamente valutati in base al piano di esercizio delle linee urbane, ove andranno a sostituire altrettanti autobus a gasolio, per ottenere la massima resa economica e benefici per i cittadini grazie alle minori emissioni inquinanti. Sono stati aggiudicati alla Man Truck & Bus Italia S.p.A. per Euro 239.000 l’uno e sono dotati dei più moderni sistemi di sicurezza; dall’ESP, al sistema antincendio ed alle telecamere di sicurezza.

Sostituendo altrettanti autobus a gasolio, miglioreranno anche la percentuale di veicoli a metano, raggiungendo la copertura del 50% per la città di Trento. Dei circa 5,7 milioni di km effettuati complessivamente nel 2016 dagli autobus urbani, il 40% è stato eseguito con autobus a metano, producendo un risparmio, calcolato sul differenziale di prezzo medio tra gasolio e metano, di circa 300.000 Euro. Incrementando la flotta urbana sono previsti ulteriori benefici per circa 150.000 Euro.

In poche parole viene riportato quanto io sto dicendo e scrivendo da anni.

Si parla poi di ulteriori investimenti nel rinnovo della flotta. A Trento la circostanza che i bus a metano siano meno inquinanti di quelli a gasolio la prendono sul serio. A Bolzano no e sembra invece che siamo indietro qualche “anno luce” rispetto a Trento visto che si accampano da sempre scuse incredibili per difendere scelte indifendibili.

Qui da noi ci si perde dietro alle sperimentazioni a idrogeno e elettriche facendo nel contempo girare semi-catorci con vent’anni e rotti sulle spalle. Lo scrivevo in tempi non sospetti (ad esempio il 28 febbraio 2013) che i 9 milioni di Euro destinati dalla Provincia per i 5 bus a idrogeno si sarebbero potuti utilizzare per acquistare una trentina di bus a metano. Ora arriviamo ai bus elettrici, prima con la discutibile prova dell’e-bussetto elettrico, poi l’acquisto dei quattro bus per 3,1 milioni di Euro per la linea "sponsorizzata". Prendiamo quello che sono costati i nuovi bus trentini a metano e per quella cifra se ne potevano acquistare circa 13 di bus a metano per la flotta bolzanina così bisognosa di rinnovo. Sono fatti e non opinioni.

A riprova che a Bolzano si “sperimenta” allegramente, ci si definisce “green region” con qualche bus a trazione alternativa a fare da “foglia di fico”, ma la vera facciata è... nero diesel. In poche parole, una patacca. E la società in-house non risolve di certo il problema del rinnovo della flotta, di cui non si sa un bel nulla e di cui ho scritto già un anno fa.

Ovviamente e come al solito, immagino il solito muro di gomma di rigoroso silenzio da parte dei diretti interessati. E dei media, naturalmente.

Bild
Profile picture for user Michele De Luca
Michele De Luca Lun, 12/04/2017 - 13:19

In risposta a di Andreas Berger

Das Thema ist nicht die aktuelle (überalterte) Erdgasbusflotte der Sasa, aber die Programme des Ankaufs von neuen Bussen seitens der Sasa (und des Landes). Ich habe bereits mehrmals auf diesen Widerspruch in den letzten Monaten und Jahren hingewiesen. Der im November 2016 vom Land beschlossenen Ankauf von 38 Busse für Sasa sieht NUR Dieselbusse vor, womit auch alte Erdgasbusse ersetzt werden sollen. In Trient werden hingegen alte Dieselbusse mit neuen Erdgasbussen ersetzt und somit ist heute die Hälfte der Stadtbusse in Trient mit Erdgasantrieb ausgestattet. Das ist der Punkt aber darüber - wie ich mehrmals darauf hingewiesen habe - interessiert das überhaupt niemandem, Politik und Medien inklusive. Man hatte bereits 2012/13 den strategischen Fehler gemacht alte Dieselbusse (42!) wieder mit Dieselbussen zu ersetzen. Hatte bereits damals dies hervorgehoben, aber wurde fast belächelt. Also, jene Busse sind jetzt 4 Jahre im Einsatz gewesen. Hätte man diese mit Erdgasantrieb gekauft, so hätte man 1,8 Millionen Euro an Treibstoffkosten gespart... und jetzt hat weder Sasa (noch das Land) die Gelder um neue Busse zu kaufen. Ganz abgesehen von der Minderung der Emissionen, wie die französische CATP-Studie bewiesen hat. Wenn man die Qualitätskriterien des Landes anwenden würde (Busse sollten max. 12 Jahre betrieben werden), so müsste Sasa HEUTE 70 Busse ersetzten! Aber das alles habe ich bereits in meinen Berichten hier auf salto.bz geschrieben.

Lun, 12/04/2017 - 13:19 Collegamento permanente