Società | La città che cambia

Usciamo ed andiamo in centro. Al Twenty

La nostra società cambia rapidamente e trasforma anche le nostre città.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: twentybz.it

La nuova Bolzano ha un nuovo centro città: il Twenty. Me ne sono convinto frequentandolo occasionalmente in questo ultimo periodo ed osservando il numeroso pubblico che lo affolla. E’ presente una quantità di giovani e di bambini che nelle piazze e nelle strade di Bolzano normalmente non si vede più, gli stranieri sono numerosi sia tra i clienti, che tra il personale, ci sono tanti cittadini dei quartieri limitrofi alla (ex)zona industriale, non ci sono turisti. Sento però parlare molte lingue, è un ambiente cosmopolita. Pare di essere in una nuova piazza bolzanina con caratteristiche diverse dal solito sia per composizione sociale, sia per modalità di incontro. La piazza di una nuova Bolzano. Osservo peraltro che molte persone arrivano anche a piedi o in bicicletta e che molti pare siano “di casa” qui. Certamente non tutti comperano – qui si può entrare anche senza comperare e senza che un commesso ti chieda “desidera ?”- ciò questo facilita la presenza anche di chi non ha soldi in tasca.
Ho l’impressione che per molte persone, questa sia una vera piazza della città, un centro di vita urbana.
Un fatto significativo questo, che dovrebbe trovare spazio nel dibattito sull’urbanistica bolzanina. La città cresce e si trasforma in continuazione.
Questa nuova piazza è anche al riparo dalle insidie della (doppia) denominazione ufficiale tipica dei “tormentoni” della nostra città: la Vittoria o la Pace, il Casanova o il Kaiserau, il Mignone o il Rosenbach, ecc. ecc.
Il privato costruttore ha scelto pragmaticamente il nome Twenty, ottimo per la nuova Bolzano.

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Massimo Mollica Mar, 12/28/2021 - 18:40

Una bella chiave di lettura. Anche se onestamente non ci trovo poi molta differenza (turisti a parte) dal centro storico, ove io vivo, e che di fatto è un centro commerciale a tutti gli effetti. Per non parlare degli airbnb e booking che di fatto lo rendono anche un mega hotel. E non ci trovo nulla di scaldalistico. E' la società ai tempi d'oggi. (magari c'è la solita annosa questione dei prezzi degli immobili). Poi certo, d'estate, quando non fa freddo, ci si sposta tutti nelle passeggiate. E mi auguro che si possa realizzare il centro della cultura con la nuova biblioteca. Perché l'importante da tutto questo è che vi siano più centri, più possibilità di scegliere. Più opportunità.

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