Economia | Web Design

Dal web design alla realtà virtuale

La realtà virtuale e aumentata stanno già cambiando il nostro modo di vivere la rete. Come navigheremo nel prossimo futuro? Ce lo siamo fatti raccontare da Robert Leiter.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale del partner e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: http://www.contentplant.com

di Flavio Pintarelli

Realtà virtuale, realtà aumentata, controllo e ricerca vocali sono parole di cui si sente parlare sempre più spesso. Non serve essere esperti del settore per accorgersi che queste tecnologie non sono solo anticipazioni per il futuro a venire ma tendenze estremamente concrete, pronte a ridisegnare gli scenari a cui siamo abituati. Di questi temi, oltretutto, ci siamo già occupati in passato, scoprendo che anche in Alto Adige ci sono aziende all’avanguardia che lavorano proprio su queste tendenze.

Le stesse che sono state al centro dell’intervento tenuto da Robert Leiter all’ultimo BarCamp Südtirol (organizzato dall'azienda di soggiorno di Merano, HGV e IDM) e dedicato ai cambiamenti che la disciplina del webdesign sta attraversando, man mano che s’incontra con queste nuove tecnologie come, appunto, la ricerca vocale, la realtà virtuale e aumentata e l’uso di video e panorami a 360° in movimento.

Trentasei anni, più di quindici di esperienza in ambito web, Roberto è un webdesigner di formazione che oggi lavora come account e project manager per l’agenzia pubblicitaria altoatesina Hell Company.

Per Robert “il controllo e la ricerca vocali saranno uno dei temi più importanti dei prossimi anni. Non è un caso che gli assistenti vocali come Siri, Alexa o Cortana godano di una popolarità sempre crescente. Perciò sarà necessario adattarsi. Un sito web, oggi, deve essere progettato e realizzato in modo da ottenere ottimi risultati su Google e sui motori di ricerca, senza per questo tralasciare l’utente. Gli assistenti vocali, tuttavia, stanno cambiando il modo in cui le persone cercano il web e siccome un sito deve fornire le risposte giuste alle loro domande è evidente che il modo in cui costruiamo i siti web dovrà adattarsi a questo nuovo scenario”.

Tutto senza dimenticare tecnologie come i video a 360° o la realtà virtuale implementata in ambienti social come, per esempio, i Facebook Spaces. “Tecnologie che avranno senza dubbio un impatto sullo sviluppo dei siti web” continua Robert “perché i grandi colossi del digitale - da Google a Facebook, passando per Samsung - credono negli sviluppi di queste tecnologie e investono pesantemente in questi settori. L’unico punto interrogativo che resta oggi da chiarire è legato a quale di questi mezzi sarà capace di raggiungere una massa critica di utenti e, quindi, di impostare un nuovo standard. Chissà, magari tra pochi anni abiteremo tutti luoghi virtuali come i Facebook Spaces e non possiamo essere sicuri che in futuro ci saranno ancora i siti internet come oggi li conosciamo”.

Adattarsi a questi cambiamenti non significa soltanto essere capaci di recepirne e padroneggiarne le specifiche tecniche, ma anche porsi una serie di domande di carattere più generale: “quale sarà il ruolo del contenuto in questi nuovi media? Ci sarà ancora bisogno del sito internet nella forma in cui lo conosciamo oggi? Quesiti di questo genere” spiega ancora Robert “non riguardano soltanto gli aspetti tecnici di queste nuove tecnologie, ma sono domande che devono porsi soprattutto i responsabili e i consulenti di marketing. Perché sarà essenziale essere capaci di integrare in tempo queste opportunità nella comunicazione di clienti e partner e, soprattutto, sarà fondamentale farlo con un deciso orientamento agli aspetti strategici di queste innovazioni. Nell’azienda in cui lavoro, ad esempio, abbiamo già predisposto una rete di specialisti che ha fatto di questi ambiti uno degli aspetti principali della propria professione. E in futuro queste tecnologie sono destinate ad avere un peso sempre maggiore, creando nuove, interessanti possibilità”.