Politica | PRU via Alto Adige

Obiezioni pretestuose?

Stando ai documenti ufficiali la ‘frenata’ del Comune di Bolzano sul bando Benko annunciata dal vicesindaco Baur appare ingiustificata.

Terza puntata della telenovela legata alla pubblicazione o meno del bando di gara per il PRU di via Alto Adige a Bolzano.
Dopo aver segnalato la presenza del bando fantasma’, cioè pubblicato ma ‘non funzionante’ ed aver intervistato il vicesindaco (nonché assessore alla Pianificazione e Sviluppo del Territorio ed alle Attività economiche e Concessioni) Christoph Baur dando voce alle sue perplessità sulle acquisizioni dei terreni, oggi salto.bz fa parlare i documenti. Che paiono contraddire in pieno le perplessità del vicesindaco

La prima questione sollevata dal vicesindaco riguarda l’effettiva acquisizione del terreno delle ferrovie per la realizzazione della stazione delle autocorriere in via Renon. Ebbene: salto.bz è in grado di offrire ai suoi lettori la lettera originale con la quale l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana Maurizio Gentile procede alla “Consegna anticipata p.ed. 512 C.C. Dodiciville in comune di Bolzano per costruzione stazione autobus”.
Nella lettera in cui si “conferma la disponibilità alla consegna anticipata dell’area e del edifici esistenti da R.F.I. Spa alla Provincia Autonoma di Bolzano”, si afferma anche (a titolo di garanzia) che “laddove entro 3 anni dalla consegna dell’area non si concretizzasse l’avvio dei lavori del Progetto Areale di Bolzano a cura dello Sviluppatore dell’iniziativa, codesta Provincia acquisirà a valore di mercato gli immobili di RFI richiesti dalla Provincia”. 
In definitiva: manca la ‘proposta contrattuale’ con al quale saranno “regolate le condizioni economiche e patrimoniali che regoleranno la consegna”, ma appare assolutamente appurato il passaggio di proprietà

La seconda ‘condizione vincolante per rendere possibile la pubblicazione del bando sarebbe, secondo Baur, la disponibilità (questa volta con firma da parte del Comune di Bolzano) di una “seconda area più piccola in piazza Verdi sempre di proprietà di RFI”. Un’area che - secondo Baur - dovrebbe essere “messa a disposizione di chi poi sarà l’aggiudicatario del bando”. 
Ebbene: di questa area nell’accordo di programma firmato il 12 aprile da sindaco di Bolzano e presidente della giunta provinciale il 12 aprile e ratificato dalla giunta provinciale il 26 aprile non vi è traccia
Nell’accordo si parla testualmente di impegno da parte del comune di Bolzano di pubblicare il bando non oltre quattro mesi dall’ultima ratifica, “purché entro tale data sia stata acquisita la disponibilità dell’area destinata alla nuova stazione temporanea delle autocorriere da parte della Provincia di Bolzano”. Com'è evidente la famosa seconda area non viene nemmeno nominata. 

Per questo motivo, forse, l’ex assessora all’urbanistica del Comune di Bolzano Chiara Pasquali ha commentato le dichiarazioni rilasciate da Baur in intervista, paventando il pericolo di “decadenza del bando e ricorsi”. E dicendosi preoccupata dell’eventualità che “alla fine il Comune non rischi di pagare richieste danni milionarie”. Visto che - sempre parole di Pasquali - trattasi di Benko e "non di un ingenuo cittadino”. 

Insomma: restiamo in attesa della prossima puntata della telenovela che vede da qualche giorno protagonista il Comune di Bolzano, che potrebbe essere intitolata - parodiando una celebre canzone - ’Bando sì, bando no, bando forse…’.

 

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Rudi Rieder Sab, 10/01/2016 - 10:56

Il Comune di Bolzano era stato diffidato da me in veste di Consigliere Comunale e separatamente anche da ambiente&salute (stessa cosa nel caso dell'ASPIAG) a proseguire l'iter amministrativo, in mancanza della Valutazione di Impatto Ambientale del progetto. Ricordo, che le Direttive Europee in merito, prevedono la VIA, senza limitazioni di superfice, a differenza della Legge Urbanistica Provinciale. Visto il primato del Diritto Europeo, al quale anche noi, piccola Regione Alpina, dobbiamo attenerci, il Regolamento Europeo in materia va applicato senza eccezioni. Sarei curioso, cosa succederebbe, se il Comune vendesse un terreno pubblico, come quello della Stazione degli Autobus, e successivamente a Benko venisse bocciata la VIA. Situazione surreale, e credo che in Comune questo fatto sia ben chiaro. I responsabili di questo dilemma sono da cercarsi nella passata amministrazione. Credo che Spagnolli, Ladinser, Pasquali & Co., ma anche chi ha imposto la famigerata legge 55 quinquies a livello Provinciale, un giorno dovranno assumersi le loro responsabilità, spero davanti ad un tribunale. Ricordo che a Benko già a Lienz (A), in un caso analogo, il tribunale ha retrottivamente annullato un progetto già autorizzato dall'amministrazione locale e stessa cosa in Veneto. E credo anche che i tecnici Provinciali avrebbero grossi problemi a stabilire che lo spostamento della Stazione degli Autobus in una zona non idonea, come quella di via Renon, con l'attraversamento di oltre 4000 autobus/giorno di piazza Stazione, non avrebbe grosse ripercussioni ambientali sulla città, come anche la creazione di 1000 ulteriori posti macchina, che col sistema rotatorio di un Centro Commerciale, significherebbero ca. 5000 macchine/giorno. Dove i cittadini si oppongono, questi progetti sono destinati a fallire e gli amministratori sbugiardati, spero sia il caso anche di Bolzano, alla faccia dell'ennesima broschure disinformativa arrivata nelle case dei bolzanini. Come ultimo vi chiedo di fare caso proprio nella broschure citata, a che striciolina di verde andrebbe a ridursi il Parco della Stazione, e questo considerando che recentemente l'Organizzazione Mondiale della Sanitá ha lanciato l'allarme, che l'82% della popolazione mondiale vive oggi in aree con un livello di inquinamento oltre i limiti di legge e evidenziando l'importanza degli alberi nelle città.

Sab, 10/01/2016 - 10:56 Collegamento permanente
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alfred frei Dom, 10/02/2016 - 09:52

Strano questo accanimento nella questione Benko contro l’attuale Giunta, quando tutta la precedente Giunta (con i conprimari Pichler Rolle, Durnwalder, Moroder), è uscita di scena dopo un crash politico mai visto a Bolzano. Basta guardare la foto di Benko e Hager (con il Sindaco in mezzo) insediati sul banco della Giunta comunale o quella surreale di Spagnolli e Ladinser con le mani alzati in segno di vittoria dopo le loro dimissioni, per rendersi conto che non eravamo lontani dalla farsa, per non dire altro. Il tutto, come sppiamo, finito con il vecchio caro parco della stazione trasferito virtualmente vicino al monumento di Walther > Walther Park. La critica di adesso sembra come dare degli irresponsabili ai pompieri perché sono arrivati un pò in ritardo a spegnere una casa incendiata dolosamente. O no , caro Luca Sticcotti ?

Dom, 10/02/2016 - 09:52 Collegamento permanente
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alfred frei Lun, 10/03/2016 - 09:31

Forse nella centrale di commando dell'amministrazione comunale il passaggio delle consegne ha lasciato parecchio amaro in bocca. Ma inverce dei "pompieri" non conviene occuparsi del ruolo degli incendiari in tutta questo faccenda e dei loro collegamenti con i mandanti e delle possibili varianti in corso d'opera ?

Lun, 10/03/2016 - 09:31 Collegamento permanente