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A22, un altro passo verso la firma

Il Cipe dà il via libera all’accordo per la gestione dell’autostrada attraverso BrennerCorridor. Sul presidente i soci locali decideranno con lo Stato.
A22
Foto: Report

Mentre l’ad Walter Pardatscher annuncia che il prossimo agosto lascerà le redini di Autobrennero si aggiungono importanti tasselli all’intricata questione della concessione. Ieri (28 novembre) infatti il Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) ha dato il via libera a Roma - alla presenza, fra gli altri, dei ministri Tria, Salvini e Stefani - al testo dell’accordo per la gestione di A22 attraverso BrennerCorridor, la società costituita da 16 enti pubblici che hanno sede lungo il percorso dell'Autobrennero. 

“La strada che ha portato alla decisione del CIPE - ha detto il presidente Arno Kompatscher - è cominciata con il protocollo di intesa siglato con l’allora ministro Delrio. Grazie all’importante successo ottenuto oggi (ieri, ndr), l’accordo definitivo per la gestione pubblica di A22  è maturo per la firma”. Ed è quello che manca per ufficializzare l’intesa. Il percorso “è stato lungo e difficile e ha richiesto numerosi pareri compreso quello della Commissione europea”, ha aggiunto il governatore.

 

 

I nodi ora sarebbero stati definitivamente sciolti, anche quello relativo ai 200 milioni di utili non investiti che per legge dovrebbero finire nelle casse dello Stato e che, da accordo, dovrebbero invece tornare alla società per essere investiti. Sembra anche tramontata l’idea della gara che gli enti locali avevano evocato pur di non accettare un comitato di sorveglianza con un presidente di nomina statale, un punto sul quale si era acceso lo scontro con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli. “Si è concordato - ha concluso Kompatscher - che il presidente di questo comitato non sarà deciso unicamente dallo Stato, ma sarà individuato esclusivamente in accordo con noi”.

La strada intrapresa tre anni fa si completerà probabilmente nella prima metà del 2019.