Cronaca | Rischio epidemia

“I pazienti stanno bene”

Sospetto Coronavirus, stabili le tre persone ricoverate a Bolzano. La primaria Erne: “Al momento non c’è da preoccuparsi”. I consigli ai cittadini, in attesa del test.
Elke Maria Erne
Foto: Sabes

Sono stabili le condizioni sanitarie dei tre pazienti ricoverati in isolamento all’ospedale San Maurizio di Bolzano, per sospetto Coronavirus 2019-nCoV. A fornire un aggiornamento è Elke Maria Erne, primaria del reparto di malattie infettive dove sono stati ricoverati una coppia di altoatesini e un residente fuori dalla provincia di Bolzano, a quanto pare del Piemonte. 

 

Allerta sanitaria

 

In attesa dei risultati dei test è ancora presto per dire se si tratta effettivamente del contagio della malattia che si è diffusa dalla Cina ed è diventata un’emergenza globale. Le autorità sanitarie nazionali e anche quelle locali ribadiscono comunque alla popolazione di stare tranquilla. Al momento, stando all’aggiornamento del ministero della salute, in Italia non si sono verificati casi conclamati. Tantomeno in Alto Adige, anche se il responso arriverà dalle analisi del sangue dei pazienti inviato allo Spallanzani di Roma. Il verdetto è atteso nel pomeriggio.

Non c’è motivo di preoccuparsi” sottolinea la primaria, che ribadisce i consigli ai cittadini inoltrati ieri dai vertici dell’azienda sanitaria: il direttore generale Florian Zerzer, il responsabile sanitario reggente Pierpaolo Bertoli e il direttore dell’ospedale bolzanino Flavio Girardi.

 

“Condizioni invariate e nessuna polmonite”

 

Ma prima lo stato dei pazienti, che si trovano nella loro stanza, in isolamento, e presentano i sintomi della comune influenza (di tipo A): febbre, tosse, mal di gola.

“Le loro condizioni sono invariate, non c’è nessun peggioramento, nessuna sintomatologia respiratoria e nessuna polmonite - chiarisce Erne -. Stanno relativamente bene, nel senso che hanno i sintomi dell’influenza ma non presentano peggioramenti. In sintesi, ripeto, non ci sono motivi di preoccupazione”. 

Le condizioni dei tre pazienti sono invariate, non c’è nessun peggioramento, nessuna sintomatologia respiratoria e nessuna polmonite (Elke Maria Erne, primaria di malattie infettive al San Maurizio di Bolzano)

 

 

Le precauzioni restano in ogni caso doverose. La comparsa di sintomi respiratori associabili al Coronavirus, unita al recente ritorno della Cina da parte dei tre, ha fatto scattare oltre agli accertamenti sanitari le misure protettive. I pazienti sono mantenuti in isolamento e il personale sanitario fornisce assistenza rispettando i protocolli per le malattie infettive (tute e altri dispositivi di protezione). In attesa che la situazione si chiarisca con i risultati delle analisi del sangue che possano stabilire se si tratti di Coronavirus o no.

Per il sospetto di Coronavirus serve avere una storia di viaggi in Cina recente, non oltre le due settimane. Se un cittadino presenta i sintomi della semplice influenza e non è stato nel Paese asiatico deve rivolgersi al proprio medico di base, evitando il pronto soccorso

 

Il discrimine resta il viaggio in Cina

 

La primaria ribadisce il messaggio dei vertici sanitari ai cittadini. Non ci sono insomma ragioni per allarmarsi e occorre evitare di affollare i pronto soccorsi. “La sanità altoatesina sta facendo tutto quanto è previsto in questi casi. Le persone che presentano sintomi influenzali non devono andare al pronto soccorso, ma rivolgersi al 112 o al medico di base. Per il sospetto di Coronavirus - prosegue - serve infatti avere una storia di viaggi in Cina recente, non oltre le due settimane. Abbiamo la comune influenza qui a Bolzano, dunque se uno è rimasto qui, non è stato nel Paese asiatico, tutto fa propendere sul fatto che abbia contratto una semplice influenza, considerato inoltre che non ci sono finora casi accertati di Coronavirus in Italia. Deve dunque rivolgersi al medico di base”.