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Come stanno andando i test nel turismo

Sono stati effettuati 7.500 test sierologici sugli operatori turistici in Alto Adige. 25 casi positivi. Saranno testate anche le badanti, annuncia l’assessore Widmann.
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Foto: upi

In poco più di una settimana sono stati effettuati 7.500 test sierologici sugli operatori turistici in Alto Adige, 25 le persone trovate positive, soprattutto tra i lavoratori stagionali dall’estero. A riferirlo è l’assessore alla sanità Thomas Widmann durante la conferenza stampa post-giunta.

Widmann ha annunciato che verrano testate anche le badanti, considerate “un gruppo a rischio”. Inoltre la capacità di tamponi di attualmente 2500 sarà portata a 5000. “A questo punto in una località turistica come Selva Gardena potrà essere testata in due giorni l’intera popolazione”, così l’assessore.

Oggi la giunta provinciale di Bolzano ha fissato nuove linee guida e direttive per lo svolgimento dei test sierologici, con l’obiettivo dichiarato di ottenere risultati più attendibili possibile. “Un obiettivo importante è quello di poter identificare rapidamente il virus nei casi sospetti per poter evitare il rischio di ulteriori contagi. Per questa ragione è fondamentale procedere in maniera unitaria e soprattutto avere dei risultati attendibili visto che al momento sono disponibili numerosi test anticorpali con livelli di affidabilità molto diversi tra loro”, afferma Widmann. Saranno investiti 24 milioni di euro per l’effettuazione dei test e la conservazione dei campioni e verranno sottoposte prioritariamente ai test persone che sono particolarmente esposte al pericolo di infezione da coronavirus, ad esempio operatori della sanità e di strutture assistenziali, o pazienti ricoverati.

Nel frattempo oggi, durante la sessione del consiglio provinciale, Widmann, incalzato da Franz Ploner del Team K, ha chiarito che i test effettuati nelle strutture ricettive e di ristorazione sono stati effettuati su base volontaria da infermieri abilitati, i risultati sono trasmessi al dipartimento di prevenzione e alla persona interessata e in caso di test positivo viene valutato lo stato di salute delle persone, a seconda del quale si prendono provvedimenti, isolamento compreso. Il personale per i test viene organizzato dalla Croce bianca e pagato dalla Provincia, ma i costi dei test sono pagati dalle aziende ricettive.