Economia | Sviluppo

Milioni di sciatori cinesi

Arno Kompatscher ha fatto il punto della situazione dopo il viaggio in estremo oriente compiuto con una delegazione di imprenditori altoatesini
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Foto: IDM

Il presidente della Giunta provinciale Kompatscher ieri ha detto di guardare già avanti per riuscire a concretizzare il più possibile l’esito molto promettente del viaggio di fine agosto in Cina, dove alla guida di una delegazione di imprenditori altoatesini ha avuto incontri con rappresentanti della politica, dell’amministrazione e dell’economia del Paese che ospiterà i Giochi olimpici invernali 2022. I partecipanti al viaggio imprenditoriale si sono presentati come una piattaforma forte sotto la guida del Presidente della Provincia, "perché i contatti preventivi sul piano politico sono indispensabili per poter stringere rilevanti cooperazioni internazionali con partner cinesi".

Nei vari incontri il Comitato organizzatore delle Olimpiadi di Pechino 2022 ma anche i responsabili cinesi dell’area del Ministero del commercio dedicata ai Paesi germanofoni e del Ministero dello sport hanno mostrato interesse a collaborare con le aziende altoatesine, per beneficiare della loro esperienza e del loro know-how negli sport invernali: impianti d’innevamento, battipista, attrezzatura, progettazione e sistemi di gestione di comprensori sciistici, ticketing, per fare alcuni esempi. "Una collaborazione che guarda ai Giochi ma anche oltre, visto che i cinesi stanno sempre più avvicinandosi agli sport invernali e puntano ad avere 300 milioni di praticanti entro l’anno olimpico, di cui stimati 100 milioni di sciatori", ha ricordato Kompatscher.

Si tratta ora di tradurre concretamente i punti approfonditi nel viaggio, con gli obiettivi di sostenere le imprese altoatesine nell’affrontare il grande e complesso mercato cinese, di intensificare i contatti e di far conoscere la destinazione turistica Alto Adige anche in Cina, di posizionarsi con il marchio locale come regione leader negli sport invernali. Tra le misure in cantiere, la creazione di una piattaforma per il pool di aziende locali interessate al mercato cinese, l'organizzazione di IDM con ICE (Istituto per il Commercio con l‘Estero) di un viaggio in Alto Adige di una delegazione cinese, la formalizzazione di un accordo tra NOI Techpark di Bolzano e Innovation Technology Park nel distretto di Pechino, la presenza dell’Alto Adige con uno stand ad Alpitech Cina organizzata da Fiera Bolzano, la formazione di maestri di sci, di preparatori di piste e altre figure professionali specializzate.

"Sono fiducioso che il lavoro preparatorio possa portare frutti importanti non solo al turismo ma a tutta l'economia locale. Questo approccio in Cina è una base di partenza importante per conservare posti di lavoro qualificati nelle nostre imprese e per crearne di nuovi", ha concluso Kompatscher.

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Paolo Gelmo Mer, 08/30/2017 - 15:20

Ottimo! Adesso occorre attrezzarsi!
Ad esempio, in seguito al forte aumento del turismo asiatico (specie cinese), in Giappone viene distribuito un opuscolo che contiene norme da seguire nel paese che variano da “rispettare la fila”, al “non gettare la spazzatura” per strada, al “essere silenziosi e rispettosi” nei templi.

Ieri al lago di Carezza mi sono sentito in dovere di “cacciare” due "occidentali" che facevano foto ad un passo dall’acqua nonostante la targhetta di divieto di oltrepassare la recinzione (scritta però solo in italiano e tedesco). Poco dopo ho avvisato del divieto, penso senza successo, un team fotografico a seguito di una coppia di sposi cinesi (lei in abito bianco) in procinto di fare la stessa cosa.

L’inglese nell’informazione così come nei cartelli indicatori e di divieto, è diventato indispensabile. E’ da un pezzo che la “mono-cultura” del bilinguismo non è più sufficiente.. specie in una provincia che vuole essere (e in buona parte lo è) aperta al mondo.

Mer, 08/30/2017 - 15:20 Collegamento permanente