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“Premiata l’eccellenza al femminile”

Riconoscimenti a due donne scienziate. “Research award” a Ulrike Tappeiner, presidente di Unibz. A Claudia Notarnicola, biofisica di Eurac, il “Women in science award”.
Claudia Notarnicola, Ulrike Tappender
Foto: Asp

Un riconoscimento al contributo femminile nello sviluppo della ricerca in Alto Adige. I due premi per l’attività scientifica in provincia di Bolzano sono stati conferiti entrambi nell’edizione 2020 a due donne scienziate. Il “Research award Südtirol/Alto Adige” va a Ulrike Tappeiner, guida dell’Istituto per l’ambiente alpino di Eurac, nonché presidente della Libera università di Bolzano, mentre il “Women in science award Südtirol/Alto Adige”, alla prima assoluta, va in dote alla fisica Claudia Notarnicola, sempre di Eurac, esperta nell’osservazione della Terra e dei fenomeni come il riscaldamento globale. Ma non è solo una questione di genere. La giuria ha assegnato una menzione speciale a Albert Zink, direttore dell’Istituto per lo studio delle mummie di Eurac.

 

Le decisioni della giuria

 

“Il panorama della ricerca scientifica in Alto Adige conta - come è giusto che sia - sempre di più su una presenza femminile d’eccellenza in tutti gli ambiti: è per me di particolare soddisfazione conferire quest’anno i premi a due eccellenti rappresentanti come Ulrike Tappeiner e Claudia Notarnicola”: così commenta Arno Kompatscher il verdetto della giuria presieduta da Rosa Margesin (università di Innsbruck) insieme agli altri membri della giuria Mario Diani (università degli Studi di Trento), Michael Riedl (Fraunhofer Italia), Riccardo Velasco (CREA), Elena Venir (Centro sperimentale Laimburg), Paul Videsott (università di Bolzano) e Roberta Bottarin (Eurac)

Soddisfazione da entrambe le premiate. “Il premio scientifico dell’Alto Adige significa molto per me, non solo perché molti dei miei progetti di ricerca riguardano direttamente l’Alto Adige, ma anche perché è il premio più importante per una scienziata del mio territorio”, sottolinea Tappeiner, professoressa nata a Bolzano che insegna ecosistemi ed ecologia del paesaggio all’università di Innsbruck e che dal 1995 è a capo dell’Istituto per l’ambiente alpino dell’Eurac, oltre ad essere dal 2018 presidente della Lub.

“È un grande onore essere stata selezionata per questo premio - dichiara invece Notarnicola, che ha vinto la prima edizione del premio al femminile -. Rappresenta un importante riconoscimento per il lavoro svolto nel mio gruppo e nel mio istituto in Eurac negli ultimi 12 anni. Auspico che il premio possa essere di ispirazione per altre donne che si occupano di ricerca, con la speranza che in futuro siano sempre più numerose e in ruoli determinanti”. Notarnicola è dal 2012 è vicedirettrice dell’Istituto di Osservazione della Terra di Eurac. Il suo campo di ricerca comprende lo sviluppo di metodi innovativi per l’ottenimento di parametri biofisici, che possono ad esempio essere utilizzati per comprendere e monitorare fenomeni naturali in territori complessi, come quelli montuosi dell’Alto Adige.

Con i due premi da 10.000 euro ciascuno, assegnati ogni anno pari, la Provincia di Bolzano conferisce un riconoscimento a scienziate e scienziati che hanno svolto attività di ricerca scientifica straordinarie e che ricoprono una posizione eminente nel rispettivo ambito di ricerca e all’interno della comunità scientifica internazionale. Tutti gli anni dispari invece si assegna il “Junior research award Südtirol/Alto Adige” al ricercatore o alla ricercatrice ad inizio carriera più promettente.

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Karl Trojer Mer, 12/02/2020 - 12:13

Ich wünschte mir, Frauen würden für einige Jahrzehnte das Ruder der Geschichte übernehmen; der Klimaschutz, als Schutz des Lebens, bekäme eindeutigen Vorrang und mehr Dialog anstelle vom Messerwetzen würde Frieden bringen. Den beiden Wissenschaftlerinnen wünsche ich weiterhin viel gute, erfolgreiche Zeit !

Mer, 12/02/2020 - 12:13 Collegamento permanente