Ambiente | Mobilità sostenibile

“Sconti ai pendolari”

Trasporti pubblici meno cari per i viaggiatori giornalieri e treni più silenziosi: le proposte dei Verdi vengono incontro alle richieste dei Fridays for Future.
Staffler, Dello Sbarba, Foppa
Foto: Verdi

“Incentivare l’uso dei trasporti pubblici e investire in una rete efficiente di trasporto merci su rotaia sono alla base di una politica che guarda al futuro e alla salvaguardia dell’ambiente e del clima”. Sono partiti da questo presupposto i Verdi provinciali per formulare le loro proposte che intendono rispondere alle richieste dei giovani del movimento dei Fridays for Future per una mobilità sostenibile. Attraverso la prima mozione, Riccardo Dello Sbarba, Brigitte Foppa e Hanspeter Staffler chiedono che la Provincia preveda una tariffa speciale ridotta, per i lavoratori, per i mezzi pubblici sulla tratta casa-lavoro, includendo anche corse urbane gratuite. Vantaggi di accessibilità a parte, con l’Alto Adige pass, del resto, sono aumentate le tariffe del 50% per chi percorre fino a 1.000 km all’anno e raddoppiate per chi ne percorre tra i 1.001 e i 2.000, mentre per chi macina dai 2.001 ai 10.000 km c’è una riduzione del 25%. “La protezione del clima - sottolinea la triade - passa anche dal riconoscimento di chi adotta comportamenti buoni e sostenibili. Perché è anche così che avviene la sensibilizzazione e l’incentivazione di chi ancora non lo fa”. 

Meno rumore sulla linea ferroviaria è invece l’obiettivo della seconda mozione. Se da una parte il trasporto merci su rotaia fa bene alla qualità dell’aria, spiegano gli ambientalisti, dall’altra provoca altri danni alla salute per via dell’eccessivo inquinamento acustico causato dai carri merci che in Italia sono ancora molto rumorosi. “E RFI fino a oggi ha investito poco o niente nella sostituzione e modernizzazione dei carri usati per questo tipo di trasporti. Questo ritardo, oltre ai danni sulla salute, potrebbe causare presto anche danni economici. L’Unione Europea - aggiungono i Verdi - spinge gli Stati membri a incentivare le imprese ferroviarie che utilizzano carri silenziosi e la Germania, Paese di arrivo o di passaggio per tanti treni merci che oltrepassano il Brennero, presto potrebbe vietare il transito dei treni italiani, proprio perché troppo rumorosi. La nostra Provincia deve quindi fare la sua parte per spingere l’Italia e RFI ad ammodernare i carri per il trasporto merci su rotaia”.