Politica | Scandali, SVP

Südtirol ist Italien

Viviamo in tempi molto opachi, in cui accadono eventi che dovrebbero fare riflettere.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

E’ di pochi giorni fa la pubblicazione sulla più importante rivista di geopolitica -  Limes - di un saggio in cui ci si chiede allarmati se la provincia di Bolzano con il suo elevato numero di novax non rischi di diventare un caposaldo di una nuova resistenza montanara destinata a mettere in dubbio la sovranità nazionale dell’Italia. L’articolo è scritto per stessa ammissione dell’autore, Federico Petroni, senza conoscere bene la situazione locale. Il risultato del saggio è un pasticcio di luoghi comuni in cui si accusa lo Stato e il governo della provincia di Bolzano di avere creato una sorta di zona franca sul territorio nazionale che l’ondata dei novax potrebbe trasformare in un terreno fertile per nuove domande di irredentismo territoriale e sanitario.

Che la provincia di Bolzano non sia Italia in senso stretto è ormai un fatto assodato. Le dimensioni dell’autogoverno e l’ancoraggio agli accordi internazionali sono tali da legittimare l’esistenza di un territorio con poter amministrativi e giuridici eccezionali. La contestazione avanzata dall’autore dell’articolo è che l’AltoAdige/Sudtirolo ricopre un ruolo strategico per l’Italia e che deve essere quindi attivata urgentemente un’azione di recupero del controllo sul territorio giudicato eccessivamente indipendente. C’è un misto di ignoranza storica e politica a guidare il ragionamento dell’autore che già di per sé porterebbe a dare scarso risalto alla riflessione.

L’annessione della provincia di Bolzano all’Italia resta la conseguenza di un atto di guerra dove il più forte ha arbitrariamente sopraffatto il più debole e il fascismo con il suo retaggio di violenze forse andrebbe studiato e elaborato meglio dal dibattito politico italiano che troppo volte sembra essere riottoso a ammettere il passato totalitarista della nazione. Il saggio di Petroni rischia più che scaturire le solite reazioni sdegnate della destra germanofona locale di oscurare quello che è il vero nodo degli assetti politici attuali della provincia di Bolzano. Che non riguardano tanto l’eccesso di autogoverno locale, quanto la forma che tale autogoverno è venuta a incarnare.

Le recenti inchieste - ancora a dire la verità all’acqua di rose rese pubbliche dalla poca stampa indipendente locale - stanno mettendo a nudo una realtà a dir poco sconcertante, fatta di decadimento dell’etica del buon governo, faide interne al partito di raccolta, interessi e collusioni che dovrebbero fare rabbrividire qualsiasi persona che ha a cuore la democrazia.

La battaglia sulle intercettazioni dell’affare Sad che vede schierati il vecchio governatore/padrino Luis Durnwalder e il clan dei pusteresi contro l’ex enfant prodige della politica provinciale Karl Zeller è solo la punta di un iceberg di conflitti di interesse, perdita di senso etico e malaffare che ha ormai invaso l’intero sistema di potere del governo provinciale.

Da decenni il Krah – il Corvo che firma gli editoriali del più diffuso quotidiano provinciale finanziato con milioni di soldi pubblici a una società privata - mette sull’avviso e richiama all’ordine chi non sostiene la linea e gli affari della potentissima Athesia. Nella cultura occidentale, il corvo è un uccello lugubre e oscuro associato spesso a simbologie diaboliche e infernali e fa specie che sia proprio il giornale più cattolico della provincia a lasciare lanciare in prima pagina gli anatemi da un editorialista il cui nomignolo è simbolo di un animale abituato a nutrirsi di carcasse e corpi senza vita. Ma forse chiedere ai fratelli Ebner - i monopolisti dell’informazione locale - di sapere che nella tradizione demonologica a trasformarsi in corvo è Malphas, il principe dell’inferno invocato da Re Salomone, è chiedere troppo. Diversamente dal loro genitore che aveva combattuto con coraggio per la causa di un popolo che l’invasore straniero voleva annientare, i due rampolli di quella che molti considerano la famiglia più potente della provincia, sono giustamente più interessati agli affari e certe sottigliezze simboliche possono sfuggire.

I proprietari dell’Athesia probabilmente hanno anche dimenticato che il vecchio Luis Durnwalder è un condannato in via definitiva costretto a chiedere l’affidamento ai servizi sociali per evitare due anni di galera inflitti per peculato. Altrimenti non si spiega perché durante le festività natalizie, le vetrine delle librerie del gruppo erano invase dalle autobiografie del vecchio governatore, ritratto sornione e sorridente sulla copertina dei libri come un Kaiser di altri tempi e non un pregiudicato che ha disonorato il ruolo pubblico che era stato chiamato a rivestire.

Altre scene che segnano lo sfascio morale in cui versa ormai il partito di raccolta sono all’ordine del giorno. Gli avvocati che difendono i potenti locali sono essi stessi membri e cooptati dalla cricca governativa: i vari Branstaetter, Zeller, Durnwalder junior sono al tempo stesso avvocati e rappresentanti di spicco del partito da sessanta anni al potere in provincia. Il controllo politico del tribunale amministrativo con giudici famigliari e conviventi dei massimi rappresentanti della SVP è anche un rischio talmente evidente che avvocati e giudici locali sono probabilmente in grande imbarazzo a non denunciare. Bisognerebbe qualcuno gridasse come nella fiaba di Andersen che il re è nudo. Ma si capisce che in un ambiente così stretto come quello della provincia dove tutti conoscono tutti e per lavorare bisogna tenere un po' di bon ton certe affermazioni vanno espresse con pudore.

Ma ormai è anche difficile nascondere la testa nella sabbia perché è quasi quotidiana la notizia di conflitti di interesse e incidenti legali dei vertici della SVP. Gli effetti a livello di governo del territorio di questo enorme problema di conflitto di interessi sono terrificanti: il paesaggio viene devastato a favore di interessi privati, gli appalti finiscono alle stesse ditte, i funzionari pubblici sono scelti in base alla fedeltà al padrone invece che alle loro competenze, le lobbies, i cugini e i figliocci mangiano insaziabili risorse che dovrebbero essere gestite secondo i principi di oculatezza e vantaggio per la collettività. 

I protagonisti di queste vicende assumono alle volte pose fotografiche talmente caricaturali da creare quasi più ilarità che non scandalo, come nel caso della famosa foto ritraente Thomas Widmann e il direttore generale Zerzer imbavagliati come banditi del far west con gli scaldacolli prodotti in via di urgenza e senza gara dall’azienda dei cugini del baldanzoso assessore alla sanità.

E’ evidente che l’emergere di questo quadro sconfortante e per molti versi surreale mette in luce una realtà molto diversa da quella segnalata dagli apprendisti commentatori di geopolitica che legano la questione novax con un eccesso di accondiscendenza da parte dello stato nei confronti delle autonomie locali e con il rischio di emergere di future sollevazioni irredentiste al confine settentrionale della nazione. Certo la situazione è tollerata solo perchè ci sono ancora risorse per quasi tutti. 

Il problema della provincia di Bolzano non è però l’autogoverno, che è legittimo e più che auspicabile vista la storia e la peculiarietà del territorio e delle comunità che lo abitano, ma come questo autogoverno si è strutturato e è fatto funzionare. E su questo aspetto, il rischio non è la distanza tra la provincia di Bolzano e l’Italia, ma l’eccessiva vicinanza.

C’è veramente una differenza tra il modello di governo vischioso, collusivo e poco trasparente della provincia di Bolzano e quello comune a molte altre regioni del paese? I conflitti di interesse locali sono minori di quelli di altre parti d’Italia? Oppure dopo sessanta anni di partito unico è ora di invocare a alta voce una maggiore democrazia e una maggiore alternanza dei partiti che governano il territorio? Südtirol ist nicht Italien? Oppure i confini morali sono ormai spariti e è stato proprio il partito che doveva difendere i sudtirolesi a essersi trasformato in un novello Erisittone, descritto nelle Metamorfosi di Ovidio come un uomo empio e violento che non temeva la collera delle divinità e un giorno decise di invadere il bosco dedicato alla dea Demetra abbattendo gli alberi sacri per costruirsi una sala per i banchetti, e che finì per espiare la sua colpa impazzito a divorare se stesso?   

 

 

 

 

 

 

 

 

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pérvasion Dom, 02/20/2022 - 08:20

La *annessione* è quella avvenuta alla fine della prima guerra mondiale.

Dopo la seconda guerra mondiale abbiamo semmai una non-restituzione, dovuta anche al fatto che non solo l'Italia, ma anche l'Austria non era potenza vincitrice.

Dom, 02/20/2022 - 08:20 Collegamento permanente
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Martin Piger Dom, 02/20/2022 - 23:28

Ci sono state tramandate esternazioni di politici coinvolti nelle decisioni del secondo dopoguerra che provano che gli alleati si facessero guidare da motivazioni di natura strategica per il proprio tornaconto e se ne infischiavano del diritto dei popoli anche se erano consapevoli di decidere contro giustizia e diritto.

Dom, 02/20/2022 - 23:28 Collegamento permanente
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Martin Piger Dom, 02/20/2022 - 23:28

Ci sono state tramandate esternazioni di politici coinvolti nelle decisioni del secondo dopoguerra che provano che gli alleati si facessero guidare da motivazioni di natura strategica per il proprio tornaconto e se ne infischiavano del diritto dei popoli anche se erano consapevoli di decidere contro giustizia e diritto.

Dom, 02/20/2022 - 23:28 Collegamento permanente
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Evelin Grenier Lun, 02/21/2022 - 13:11

"Il problema della provincia di Bolzano non è però l’autogoverno, che è legittimo e più che auspicabile vista la storia e la peculiarietà del territorio e delle comunità che lo abitano, ma come questo autogoverno si è strutturato e è fatto funzionare. E su questo aspetto, il rischio non è la distanza tra la provincia di Bolzano e l’Italia, ma l’eccessiva vicinanza."

Complimenti per l'articolo, il riassunto perfetto della situazione attuale!
Dovrebbe essere incorniciato e fatto leggere a chiunque abbia ancora domande in merito!

Lun, 02/21/2022 - 13:11 Collegamento permanente