Ambiente | impianti di risalita

Merano 2000, via libera al finanziamento

Il Consiglio comunale della città del Passirio vota l’accordo che impegna l’amministrazione all’aumento di capitale per il criticato rinnovo degli impianti di risalita.
Merano 2000
Foto: AVS

Dopo un lungo dibattito in aula, è stato approvato nella tarda serata di ieri (23 febbraio), con 14 astenuti e 1 voto contrario l’accordo di massima per la partecipazione del comune all’aumento di capitale per il discusso progetto di rinnovamento degli impianti di Merano 2000, affidato alla Doppelmayr. Lo stesso giorno la commissione edilizia di Hafling ha approvato il progetto elaborato dalla società partecipata per il 64% dal Comune di Merano, che ha stimato una suo investimento di 2,840 milioni su 3 anni. 

 


Diverse le critiche sollevate dall’opposizione dal Partito Democratico e dei Verdi (che hanno optato per l’astensione) che riguardano soprattutto la mancata conoscenza complessiva del progetto da finanziare e, oltre la stima, nessuna certezza sull’effettivo costo che dovrà sobbarcarsi il comune di Merano. Tra gli interventi in aula non sono mancate riflessioni critiche sulla volontà di continuare ad investire, in piena crisi climatica e di flussi, su anacronistici ampliamenti dell’industria turistica di montagna, che finirebbe per alimentare un pericoloso e insostenibile circolo vizioso. In aula si è inoltre osservato che il progressivo innalzamento delle temperature, la tenuta sempre più precaria del manto nevoso e la scarsità delle risorse idriche faranno esaurire in pochi decenni l’industria sciistica invernale (dal 1969 al 2017 le stagioni invernali si sono accorciate di 38 giorni) e su come sia pertanto necessario investire su nuove forme di turismo lento e rispettoso dei delicati equilibri dell’ecosistema alpino.

 

Le misure di compensazione citate dai vertici della società durante la presentazione si limitano all’interramento della media tensione e alla riduzione della larghezza del sentiero alto. Grazie a una variazione urbanistica è stata inoltre ottenuta la possibilità di costruire un ulteriore parcheggio da 90 posti nei pressi di Falzeben. Accolta anche la proposta dell’ex sindaco Paul Rösch di creare una fermata dell’autobus in prossimità della stazione a valle della funivia. L’aspetto più criticato resta in ogni caso quello della stazione intermedia, che prevede un’enorme terrazza panoramica affinché (come confermato in aula) i turisti possano godere senza fatica e in tutte le stagioni della vista sull’Ifinger.
 

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Andrea Parigi Gio, 02/24/2022 - 09:44

Zum Glück wird eine Mittelstation mit Öffentlichen Geldern gebaut, ansonsten wäre es ja kaum vorstellbar, von irgendwo die Aussicht auf den Ifinger und der umliegenden Berglandschaft zu genießen. Gut dass man sich somit auch ganze 700m Fußweg erspart...

Gio, 02/24/2022 - 09:44 Collegamento permanente
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Eduard Gruber Gio, 02/24/2022 - 15:08

2840 Mio. € an geplanten Investitionen auf Meran 2000 ?. Dann ist ja klar, das die GIS erhöht werden muss.

Klimawandel, sanfter Tourismus, Umweltschutz, Overtourismus, usw....
Alles nur Lippenbekenntnise, alles geht weiter den gewohnten Weg und EINE einzige Gegenstimme. ..
Die Menschen sind einfach nicht lernfähig.

Gio, 02/24/2022 - 15:08 Collegamento permanente