Politica | energia

Dal Medico incalza Alperia

Incognita sui dividendi. Zaccaria: “Per noi, fondamentali”. Dal Medico: “Alperia faccia il possibile per andare incontro all'utenza locale che le ha dato fiducia"
Alperia, centrale, idroelettrico
Foto: Alperia

Non si placano i malumori, anche e forse soprattutto a Merano, sui dividendi di Alperia ai Comuni. Il tema (sollevato dal segretario della Civica Andrea Casolari in questa intervista), molto stringente in tempi di risparmi e ricerca (o conferma) di risorse economiche, è stato anche al centro dell'audizione dei vertici della società energetica che si è svolta alcuni giorni fa in aula a Merano.E il sindaco Dario Dal Medico e l'assessore alle finanze Nerio Zaccaria tornano sulla questione per ribadire le aspettative del Comune di Merano. 

"Comprendiamo molto bene - precisa il sindaco Dal Medico - le difficoltà con le quali si trova confrontata la dirigenza di Alperia, con un mercato stressato dalle tante incognite, dalle conseguenze della guerra in Ucraina all'estrema siccità che ha ridotto nei mesi estivi la produzione idroelettrica. Condividiamo in Giunta le medesime preoccupazioni, dettate dall'impegno che abbiamo assunto nei confronti dei nostri concittadini e delle nostre concittadine”. “Ma – scandisce le parole il primo cittadino della città sul Passirio - riteniamo che Alperia, nell'immediato e in futuro, debba fare tutto il possibile per andare incontro all'utenza locale che ha dato fiducia fin dall'inizio a questa società.Seguirò di persona tutte queste fasi critiche sollecitando i nostri rappresentanti del cda a tenermi costantemente informato sugli sviluppi e sulle scelte operate dall'azienda". "Sono peraltro felice – conclude Dal Medico - che nei prossimi mesi partirà il cantiere della nuova sede dove troveranno posto 300 dipendenti di Alperia. È un segnale, questo, che anche Merano potrà recitare un ruolo centrale per lo sviluppo di alcuni settori strategici dell’azienda stessa".

 

“Deve essere chiaro a tutti –  questa la posizione dell’assessore alle finanze Nerio Zaccaria, esperto e molto accorto amministratore pubblico - che i dividendi di Alperia sono fondamentali per l’impostazione del bilancio del Comune di Merano, che vale attualmente circa 70 milioni di euro. Gli utili di Alperia corrispondono al 10% del nostro bilancio e hanno un valore differente, a maggior ragione in questo periodo di crisi, se confrontati con gli utili spettanti al Comune di Bolzano, che ha un bilancio di 220 milioni o se paragonati a quelli della Provincia, che ha un bilancio di 7 miliardi di euro”. E ancora: “Questa è una sfida che a nostro avviso va interpretata anche all’interno di Alperia nonché dai rappresentanti politici dei soci in seno alla società e che va compresa dal management. Merano, con i 6,3 milioni di euro di utili, fa estremamente fatica a far quadrare i conti. Il nostro auspicio è che in una fase delicata come quella che stiamo vivendo, la società torni a guardare con maggior attenzione al territorio piuttosto che rivolgersi al mercato nazionale e internazionale”. 

“Il Comune di Merano – tira le fila Zaccaria - ha sempre considerato la fusione di AE come una cassaforte in grado di garantire un cuscinetto sociale all’interno della città”. Durante l’audizione di Alperia in consiglio comunale a merano, per la società erano intervenuti in aula il presidente del Consiglio di sorveglianza Maurizio Peluso, Silvia Paler, membro del medesimo Consiglio di sorveglianza, il direttore generale Luis Amort e il vicedirettore Paolo Acuti, entrambi anche membri del Consiglio di gestione. Gli ospiti hanno illustrato al civico consesso il contesto nel quale si trova attualmente a operare Alperia nonché le strategie perseguite dalla società, “rispondendo poi anche alle numerose domande poste dai consiglieri e dalle consigliere”, come fanno sapere dal Comune. Alle quali si affianca anche una domanda di Salto.Bz: quando e in che modo Alperia ha intenzione di affrontare in modo esaustivo una problematica così urgente come quella ripercorsa in questo articolo?

 

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Michele De Luca Ven, 11/11/2022 - 14:54

Se si legge questo articolo del 2010 dell'allora a.d. ("inciampato" poi in altre vicende), la fusione non s'aveva da fare. Merano sembrò prudente sulla fusione nel 2014, ma poi ben si sa che fu una "fusione a freddo" di natura esclusivamente politica per salvare SEL dal fallimento dei ricorsi presentati da AE e con la promessa di cospicui profitti per i due Comuni. Fusione che alla fin fine fu salutata e celebrata pomposamente in vario modo e con contorno di polemiche sulle nomine. Interessante, infatti, ripescare questo articolo con un titolo molto esplicito sulle "poltrone".
Ma quanto fu promesso e quanto hanno incassato i comuni in questi anni? Questi dati mancano.
Ripeto poi la domanda fatta in un precedente commento: cosa ci stanno a fare i rappresentanti (cooptati politicamente ed assai ben remunerati) dei due Comuni in Alperia?

Ven, 11/11/2022 - 14:54 Collegamento permanente