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Politica | Guerra

L’Europa inutile

La guerra in Ucraina e l’ennesimo fallimento della comunità internazionale.

Non è semplice prendere posizione sulla guerra in Ucraina, tale è lo strepito delle contrapposte propagande. Proviamo a mettere in fila qualche spunto di riflessione.

Il conflitto nella regione prevalentemente russofona del Donbass scoppiò nel 2014, dopo la rivolta filooccidentale di Euromaidan iniziata nel novembre 2013 che culminò nella defenestrazione del presidente filorusso Janukovyč. Il nuovo governo di Porošenko revocò le autonomie concesse dai governi precedenti, fortemente limitando anche l’utilizzo e l’insegnamento della lingua russa nelle regioni di Donetsk e Luhansk. Lasciò profonda impressione il tragico epilogo degli scontri di Odessa del 2 maggio 2014, in cui nazionalisti ucraini incendiarono la Casa del Sindacato ricolma di manifestanti filorussi provocando la morte di 42 persone.

Sul piano più generale delle dinamiche geopolitiche andrebbe inoltre ricordato che dopo la caduta del muro di Berlino e la dissoluzione dell’Unione Sovietica i leader dei maggiori paesi della NATO assicurarono la Federazione Russa che l’Alleanza atlantica non sarebbe avanzata verso Est nemmeno di un centimetro. Eppure, negli anni successivi la NATO si estese ad Albania, Bulgaria, Croazia, Estonia, Lettonia, Lituania, Macedonia del Nord, Montenegro, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovenia, Slovacchia e Ungheria.

Evocare questi fatti significa simpatizzare per Putin? Nient’affatto. L’invasione del 24 febbraio 2022, che va intesa a tutti gli effetti come pura guerra di aggressione, non trova alcuna giustificazione né in una presunta minaccia militare dell’Ucraina alla Russia, né nel sostegno alle pur legittime istanze della minoranza russa in Donbass, né nella narrativa delirante della denazificazione del paese (pur senza ignorare l’ispirazione nazista del famigerato Battaglione Azov). La brutalità distruttiva dell’invasione russa ha devastato intere città, le stragi di civili non si contano più e sono ampiamente documentate atrocità di ogni genere, tra cui la scoperta di numerose camere di tortura.

Quindi, che fare? Il rifiuto di una rappresentazione caricaturale che ammette soltanto categorizzazioni manichee non coincide con l’assunzione di una neutralità equidistante. La condanna dell’invasione russa come guerra di aggressione non implica la rimozione delle cause profonde del conflitto in Donbass, così come il riconoscimento dei diritti calpestati della minoranza russa in Ucraina non implica alcuna indulgenza verso i crimini di Putin. Varrebbe forse la pena rivisitare la storia dell’ex Jugoslavia, dove il veleno del nazionalismo disgregò un modello esemplare di convivenza interculturale anche grazie alla complicità dei governi occidentali, protagonisti attivi nella deflagrazione del conflitto. Se quella lezione fosse stata recepita, l’Europa oggi forse non sarebbe ridotta ancora una volta a osservare un’immane tragedia sul proprio continente, irrimediabilmente incapace di prevenirla e di indicare una via d’uscita.

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Franz Hilpold Sab, 10/08/2022 - 20:28

In risposta a di Ceterum Censeo

Das ist falsch. Es wurde sogar mehrfach versprochen. Aus Wikipedia:
"Am 2. Februar 1990 verlautbarten der deutsche und der amerikanische Außenminister Genscher und Baker in Washington vor laufenden Kameras:

'Wir waren uns einig, dass nicht die Absicht besteht, das NATO-Verteidigungsgebiet auszudehnen nach Osten. Das gilt übrigens nicht nur in Bezug auf die DDR, die wir nicht einverleiben wollen, sondern das gilt ganz generell.“

Frank Elbe bestätigte, am 2. Februar 1990 hätten James Baker und Genscher in seinem Beisein in Bakers Arbeitszimmer ihr beiderseitiges Verständnis zum Ausdruck gebracht, dass es keine Ausdehnung der NATO jenseits der Elbe geben sollte.
Eine gleichbedeutende Aussage machten Genscher und Douglas Hurd bei einem Treffen am 6. Februar 1990.[47][48] In den britischen Aufzeichnungen wurden Genschers Äußerungen festgehalten: 'Die Russen müssen die Gewissheit haben, dass, wenn beispielsweise die polnische Regierung an einem Tag aus dem Warschauer Pakt austritt, sie am nächsten Tag nicht der NATO beitreten wird.'[49]

Sab, 10/08/2022 - 20:28 Collegamento permanente
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Franz Hilpold Sab, 10/08/2022 - 23:38

In risposta a di Ceterum Censeo

"Von 1974 bis 1992 war er [Hans-Dietrich Genscher, Anm. d.A.]– mit einer Unterbrechung von etwa zweieinhalb Wochen – Bundesminister des Auswärtigen sowie Vizekanzler der Bundesrepublik Deutschland [NATO-Land, Anm. d.A.]: von 1974 bis 1982 unter der Kanzlerschaft von Helmut Schmidt (SPD) und nach dem Regierungswechsel von 1982 bis 1992 unter der Kanzlerschaft Helmut Kohls (CDU)."[Aus Wikipedia]

Sab, 10/08/2022 - 23:38 Collegamento permanente
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Manfred Klotz Dom, 10/09/2022 - 08:31

In risposta a di Franz Hilpold

Die Aussage von 1990 konnten nicht den endgültigen Zerfall der Sowietunion (1991) vorhersehen, daher ist war sie schon in dem Moment überholt. 1999 traten Polen, Tschechien und Ungarn der NATO bei, die Slowakei 2004. Weshalb hat Russland da nichts unternommen? Das ist alles nur ein Vorwand. Putin geht es nicht um die NATO, er weiß sehr wohl, dass er von der NATO nichts zu befürchten hat, wenn er NATO-Mitglieder nicht überfällt.

Dom, 10/09/2022 - 08:31 Collegamento permanente
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Ceterum Censeo Mar, 01/03/2023 - 10:27

la prima frase:
Non è semplice prendere posizione sulla guerra in Ucraina, tale è lo strepito delle contrapposte propagande.

invece è più semplice che mai:

contro l'aggressore (la Russia), per l'aggreddito, contro i crimini contro l'umanità, contro la distruzione sistematica di infrastrutture civili, contro il bombardamento di scuole, ospedali, centri commerciali, contro i massacri.
A meno che non si voglia fare dietrologia per discolpare la Russia.

Mar, 01/03/2023 - 10:27 Collegamento permanente
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Gianguido Piani Mar, 01/03/2023 - 11:14

Ho frequentato assiduamente, e poi vissuto in Russia dalla fine degli anni 1980. Ho visto l'evoluzione direttamente sul campo.
Tra il 1990 e il 1995 la Russia e' stata aperta all'Occidente come non era mai successo prima nella storia. Ovunque si andasse era una continua richiesta all'Occidente di "aiutateci a fare questo e quest'altro", "mostrateci come uscire dalla crisi", "cooperiamo". Dopo i Paesi Baltici, il paese dell'ex URSS piu' antisovietico e piu' aperto alla modernita' era proprio la Russia. L'organizzazione internazionale menzionata piu' di frequente non era la NATO, ma Schengen. Se in quel momento si fosse deciso che i russi sarebbero potuti entrare nei paesi NATO senza visto, probabilmente sarebbero stati a favore dell'annessione alla NATO di tutto il mondo, o quasi. L'Occidente si e' trovato di fronte alla sfida di integrare la Russia nel suo sistema, e l'ha persa. Per insipienza, distrazione, disinteresse, arroganza. Su questo punto concordano persone come Kissinger e Sachs, in buona parte anche Romano Prodi. Invece di esaminare e risolvere i veri problemi l'Occidente ha inviato schere di arroganti esperti in finanza che hanno dato il via a ladrocini e speculazioni. Una combinazione tra la Banda Bassotti e il Fondo Monetario che impone condizioni a tutto andare. Alla lunga, anche i russi hanno avuto il diritto di scocciarsi, no? Il successo di Putin e' dovuto anche a queste premesse.
Dalla crisi del rublo del 1998 in avanti i russi hanno capito che l'Occidente spesso presentava belle parole e zero sostanza e che dietro i vari discorsi sui diritti c'erano montagne di ipocrisia.
Il famoso "Trattato di cooperazione UE-Ucraina" la cui mancata firma e' stata la scintilla delle dimostrazioni di Maidan era stato inizialmente proposto - dalla Russia! Putin per anni aveva proposto "chiudiamo con il passato, troviamo un punto di incontro, definiamo i nostri rispettivi interessi e proseguiamo da li'." Proprio sulla base, tra l'altro, di un accordo economico di cooperazione. La UE ha preso l'accordo, cancellato la Russia, poi lo ha ripresentato a sei paesi tra cui Belarus e Ucraina chiamandolo "spazio di cooperazione vicino". Dettando le sue condizioni. E ignorando completamente le sensibilita' di una potenza nucleare e tra i maggior partner commerciali. Dei geni!
Questa e' la sintesi, ci sarebbero numerosi altri dettagli non proprio entusiasmanti, per l'Occidente, USA e UE.
Mentre oggi la Russia si e' messa completamente dalla parte del torto.

Mar, 01/03/2023 - 11:14 Collegamento permanente
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Peter Gasser Mar, 01/03/2023 - 11:38

In risposta a di Gianguido Piani

Mit dem letzten Satz retten Sie sich irgendwie...
.
Ihrer Einschätzung des bösen „Westens“ und des missachteten und zu Recht beleidigten Russland widersprechen die meisten namhaften Experten - es ist dies weitgehend Putins Narrativ, verbreitet über Kanäle wie RT.
Dieses Narrativ ist längst entlarvt, da Putin diesen Krieg schon in Tschetschenien begonnen, in Syrien die Waffengattungen geübt und auf der Krim den Westen für die nachfolgende Invasion getestet hat.
Sein Ziel war und ist seit jeher der „3. große vaterländische Krieg“, um in die Geschichte Russlands einzugehen. Das gelingt ihm nun - als Zerstörer Russlands. Die Russen sind heute schon die „Deutschen von 1945-46“.
Das gibt NACH diesem Krieg mit tausenden von Kriegsverbrechen ein ganz ganz böses Erwachen für die Bürger Russlands.

Mar, 01/03/2023 - 11:38 Collegamento permanente
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Gianguido Piani Mar, 01/03/2023 - 12:00

In risposta a di Peter Gasser

Ich war vor Ort VOR dem Anfang der tschetschenischen Kriege und habe selber alles genauso beobachtet wie ich es beschrieben habe.
Mich beunruhigt Folgendes. Nach wie vor kann der Westen sich nicht in die russische Mentalität einsetzen, um die eigene Botschaft klar darzustellen. Diesbezüglich ein russischer Witz. Die CIA trainiert einen Spion für einen Russland-Einsatz. Es beherrscht die Sprache, die lokalen Gepflogenheiten, Kultur und Tradition. Er erreicht per Fallschirm ein sibirisches Dorf. Kommt zu einer Hütte, eine alte Dame macht die Tür auf "Du bist ein amerikanischer Spion, nicht wahr?" Der Mann antwortet im perfekten Russischen "Ja, aber, wie haben Sie mich erkannt?". "Ganz einfach, bei uns gibt es keine Schwarzen."
Daher bleibe ich bei der Auffassung, dass der Westen viel mehr, und nicht unbedingt mit Waffen, hätte seinerzeit tun können und heute noch tun könnte, aber nicht tut. Dazu, dass Putin den Fehler des Jahrhunderts für sein Land getan hat. Er hätte ohne Gewalt sehr viel erreichen können, was er heute sowieso nicht mehr erreicht.

Mar, 01/03/2023 - 12:00 Collegamento permanente
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Peter Gasser Mar, 01/03/2023 - 13:20

In risposta a di Ceterum Censeo

Sie nennen tausendfaches Deportieren, Internieren, Foltern, Vergewaltigen, Morden, das Abschießen von Zivilisten vom Fahrrad, tausend Raketen auf zivile Wohnungen, Krankenhäuser, Schulen, Infrastrukturen einen „Fehler“?
Das meinen Sie jetzt nicht wirklich so... auch Ihnen, wie der Redaktion, sei zugute gehalten, dass unbedacht formuliert wird, andernfalls ist dies an Zynismus nicht zu überbieten.
.
Putin hat keinen „Fehler gemacht“, Putin IST der Fehler... und zwar gewalttätig (Großny, Aleppo...) und unmenschlich von Anfang an... er hat diesen seinen empathiefreien, gewalttätigen und menschenverachtenden (zudem größenwahnsinnigen und eigenverliebten) Charakter nur gut verborgen (auch vor Ihnen, wie sich zeigt).
.
Putin ist in Europa der größte und brutalste Kriegsverbrecher und Massenmörder seit Ende des zweiten Weltkrieges.
Dieser Verbrecher hat Jahrzehnte lang alle belogen und getäuscht - nun zeigt er sein wahres, wirkliches Gesicht.

Mar, 01/03/2023 - 13:20 Collegamento permanente
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Stefan S Ven, 01/06/2023 - 13:13

In risposta a di Ludwig Thoma

"Ein Video der Rhein Neckar Zeitung bleibt vom Inhalt her dasselbe, ob es nun auf YouTube, Vimeo oder sonstwo hochgeladen wird."
Nein bleibt es nicht und die Debatte dazu hat erst begonnen. Insbesondere wenn wir die Entwicklung bei Twitter gerade betrachten.
"Grundlegende Punkte wie das Prüfen einer Meldung auf Glaubwürdigkeit, die
Möglichkeiten Bilder und Videos zu manipulieren oder das Instrumentalisieren von
Ereignissen zu erkennen gehören neben den oben genannten Punkten auch zu diesen
Fähigkeiten. Aufgrund der hohen Bedeutung solcher Fähigkeiten ist die Medienkompetenz
heutzutage nicht nur unerlässlich. Sie ist viel mehr die Grundvoraussetzung, um sich als
politisches Subjekt auf demokratischer Basis im Alltag eine Meinung zu bilden"
https://opendata.uni-halle.de/bitstream/1981185920/13850/1/RomeikePhili…
Ich halte es für einen Fehler das renommierte Medien sich teilweise völlig gedankenlos bei Facebook, Twitter, youtube usw. präsentieren und sich in Abhängigkeit dieser Algorithmen begeben. Am Beispiel von Amazon kann man deutlich sehen wohin solche Abhängigkeit führt. Die Unabhängikeit und der freie Markt verschwindet immer mehr, das komplette Gegenteil von Vielfalt in einer Demokratie.

Ven, 01/06/2023 - 13:13 Collegamento permanente
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Manfred Klotz Mer, 01/04/2023 - 07:18

In risposta a di Gianguido Piani

Dieser Umstand ist höchstens für Sie peinlich. Sie sollten sich vorher über das Standing von Krone Schmalz in dieser Angelegenheit informieren und vielleicht, zur richtigen Einordnung der Rechtfertigungsversuche, den Aufsatz von Osteuropa-Expertin Franziska Davies von der Ludwig-Maximilians-Universität München lesen. Oder diesen Artikel:
https://www.nzz.ch/feuilleton/gabriele-krone-schmalz-aufstieg-und-fall-…

Mer, 01/04/2023 - 07:18 Collegamento permanente
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Gianguido Piani Mer, 01/04/2023 - 09:52

In risposta a di Manfred Klotz

Über die Alt- und Neugeschichte Russland habe ich einige Dutzende (Hunderte?) Bücher in russischen, englischen, deutschen, italienischen, französischen und schwedischen Sprache. Seit Anfang des Konflikts verfolge ich regelmäßig Information von allen Parteien. Leider verwenden ukrainische Medien wenig Russisch und bieten meistens schnell automatisch übersetzte englische Texte an, mit entsprechenden Unklarheiten. Die Bücher von GKS kenne ich auch, und finde sie realistisch und gut recherchiert. Darüber hinaus kann ich Vieles, was sie schreibt, in meinen eigenen Erlebnissen wiederfinden. Ist das falsch? Oder muss ich meine persönliche Geschichte jetzt revidieren?
Ich war ab dem 24.2 für den totalen Stopp sämtlicher Importe aus Russland gewesen. Dann wäre der Krieg vielleicht in wenigen Wochen vorbei gewesen. Wer war dagegen? Die EU und die nationalen Regierungen. Noch heute, soweit es mir bekannt ist, importiert Italien noch 10% Gas aus Russland. Wollen Sie und ich zum LH gehen mit der Bitte, den Gasverbrauch ab sofort um 10% zu reduzieren? Innenräume würden kälter, vielleicht bricht der Tourismus ab. Ich bin jedoch dafür sofort bereit, wie haben es ohnehin viel besser, als in Kiew. Importieren wir dagegen weiter, läuft auch der Krieg weiter.
Da Sie Sätze wie "Dieser Umstand ist höchstens für Sie peinlich." über mich schreiben, möchte ich etwas hinzufügen. Ich war der erste Italiener und einer der allerersten Ausländer, der Litauen nach der Unabhängigkeitserklärung am 16.02.1990 besuchte. Als das Land formell noch zur UdSSR gehörte und unter russischen Kontrolle war. Nach wie vor bin ich für die volle Unabhängigkeit sämtlicher Länder des früheren Ostblocks INKLUSIVE der Ukraine. Es hilft allen, wenn das Verhältnis dieser Länder zu Russland friedlich ist. Was nicht "Unterwerfung" bedeutet. Es heißt auch, dass Lösungen für die russisch sprechenden Bevölkerungen außerhalb Russlands zu finden sind. Eine Autonomie nach dem ST-Beispiel hätte wohl eine gute Lösung für den Donbass sein können. Die ukrainische Regierung war und ist leider stark dagegen.

Mer, 01/04/2023 - 09:52 Collegamento permanente
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Peter Gasser Mer, 01/04/2023 - 10:10

In risposta a di Gianguido Piani

Erlauben Sie vorerst eine Frage (später zu Gabriele Korn Schmalz):
Putin und seine engsten Staatsträger haben in den letzten Tagen mehrfach bestätigt, dass
- sich Russland NICHT aus der Ukraine und den besetzten Gebieten zurückziehen wird,
- man ALLE Kriegsziele weiterhin verfolgt und erreichen wird,
es keine Verhandlungen zum Abzug der Truppen und zur Umsetzung der Kriegsziele gibt.
.
Wenn Sie nun die AKTUELLE WIRKLICHKEIT einbeziehen:
wie wollen Sie Putin und seine raubende, verschleppende, vergewaltigende und mordende Militärmaschinerie und die privaten und auf Raub und Mord ausgerichteten Söldnertruppen stoppen?
.
Sie sprechen von Dingen, die Russland selbst zur Zeit gar nicht will, und ignorieren das, was Russland zur Zeit wirklich sagt und will.
Ihre Betrachtung erscheint mir daher "akademisch", da nicht mit der aktuell gelebten Wirklichkeit konform.

Mer, 01/04/2023 - 10:10 Collegamento permanente
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Gianguido Piani Mer, 01/04/2023 - 17:05

In risposta a di Peter Gasser

Wie oben geschrieben, wäre ich für einen totalen Importstopp ab Tag 1. gewesen. Und seit immer, das habe ich mehrmals in Medien ausgedrückt, bin ich gegen den Verkauf von Aufenthaltserlaubnissen und Staatsbürgerschaften gewesen. Wir haben jahrelang das falsche Signal an die falschen Leute gegeben. Auch Italien, übrigens.
Dann sollte man anfangen, die gleiche Sprache zu sprechen. Ist der Donbass russisch? Damals war aber Königsberg deutsch, die Kurilen japanisch. Die Gebiete um St.Petersburg gehörten Schweden. Die EU und Schweden könnten den Vertrag von Nystad 1721 als nichtig erklären und ein Referendum über Internet über den Status von St.Petersburg durchführen. Alles Schwachsinn? Zum einen, ja. Zum anderen sollte der Westen das Narrativ selber führen und nicht nur auf die russischen Argumente reagieren.
Der Westen erscheint mir, wie die PD vor der letzten Wahl. Jede Menge Stellungen gegen die Rechtsparteien, aber keine eigenen Erzählungen, keine eigene Vision. Russland orientiert sich jetzt an die Vergangenheit. Wir sind aber nicht in der Lage, eine alternative Zukunft zu zeigen, eine eigene Vision anzubieten, die auch für Russland von Bedeutung wäre.

Mer, 01/04/2023 - 17:05 Collegamento permanente
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Gianguido Piani Mer, 01/04/2023 - 18:00

In risposta a di Peter Gasser

Doch, dass der Westen ein anderes Narrativ finden und die Initiative in der Berichterstattung übernehmen sollte.
Nach Ihrer Betrachtung sollte vielleicht die NATO einen Krieg gegen Russland führen? Ein Atomkrieg?
Die Alternative ist die russische Gesellschaft sich so entwickeln zu lassen, dass sie letztendlich die Regierung nicht mehr unterstützt. Dann käme die Wandlung von sich allein. Die Zeit dafür ist aber unvorhersehbar.
Diese Initiative sollte Ihnen gut gefallen https://callrussia.org/eng

Mer, 01/04/2023 - 18:00 Collegamento permanente
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Peter Gasser Mer, 01/04/2023 - 18:04

In risposta a di Gianguido Piani

Zitat: „Nach Ihrer Betrachtung sollte vielleicht die NATO einen Krieg gegen Russland führen? Ein Atomkrieg?“
Wie kommen Sie auf diese absurde Idee?
Aber Sie haben noch immer nicht darauf geantwortet, wie die putin-russische Militärmaschinerie, die täglich die Ukraine angreift, aufgehalten werden kann?
Wie kann verhindert werden, dass Russland weiter die Ukraine angreift und täglich mordet?

Mer, 01/04/2023 - 18:04 Collegamento permanente
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Gianguido Piani Mer, 01/04/2023 - 18:25

In risposta a di Peter Gasser

Diese Frage stellen sich bestimmt Politiker, Politwissenschlaftler, Militär, Akademiker, einfache Leute auf der ganzen Welt - und keiner hat die passende Antwort! Ich auch nicht. Aber letztendlich ist die Antwort entweder militärisch, dann geht der Krieg weiter bis eine Seite eindeutig gewinnt, oder eine Verhandlung. In diesem Fall wird Russland etwas bekommen, wenn es woanders nachgeben muss. Der Krieg wird durch Russland ohne Gegenleistung bestimmt nicht beendet, außer eine neue Regierung kommt zur Macht. Was eher unwahrscheinlich ist.

Mer, 01/04/2023 - 18:25 Collegamento permanente
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Peter Gasser Mer, 01/04/2023 - 18:38

In risposta a di Gianguido Piani

Putin verhandelt nicht (!), das sagen er und seine Bande bald jeden Tag selbst - ich weiß nicht, warum das ständig in der Diskussion ignoriert wird.
.
Zudem: wie mit jemandem verhandeln, der selbst bezeugt, dass er die Gesprächspartner anlügt und keine Vereinbarung und keinen Vertrag einhält?
.
Zum Dritten: Sie propagieren „Gewalt vor Recht“: was dies für die Zukunft und den Frieden der Welt bedeutet, malen Sie sich aus - viele weitere Kriege?

Mer, 01/04/2023 - 18:38 Collegamento permanente
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Gianguido Piani Mer, 01/04/2023 - 19:41

In risposta a di Peter Gasser

Ich habe damit gesagt, wie die Sache ist ohne sie zu rechtfertigen.
Eine andere Lösung hatte ich früher vorgeschlagen, die sofortige und totale Einstellung sämtlicher Importe aus Russland. Ich tausche gerne Innentemperatur gegen Pullis. Aber vielleicht sind nicht alle dazu bereit.

Ihren Friedensplan, oder sonstige Lösung, vermisse ich noch.

Mer, 01/04/2023 - 19:41 Collegamento permanente
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Peter Gasser Mer, 01/04/2023 - 19:52

In risposta a di Gianguido Piani

Zitat: „Ich tausche gerne Innentemperatur gegen Pullis“:
da bin ich ganz bei Ihnen, von Anfang an:

https://www.salto.bz/de/article/25022022/wir-alle-sind-heute-ukraine

„ich bin heute Ukraine - bedingungslos - - schaltet das russische Gas ab, schaltet SWIFT für Russland ab“.
.
Persönlich bin ich der Ansicht, dass sich Putin nur durch eine bewaffnete sich selbst verteidigende Ukraine aufhalten lässt... Putin wird keinen Frieden geben, und auch nicht halten - er kann das -ad personam - schlichtweg nicht!
Er kann es nicht... Großny -> Aleppo -> Butscha -> Mariupol... er hört nicht auf, dieser Serienkiller, er KANN NICHT aufhören: davor darf man die Augen nicht verschließen.

Mer, 01/04/2023 - 19:52 Collegamento permanente
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Stefan S Mer, 01/04/2023 - 10:29

In risposta a di Gianguido Piani

"Seit Anfang des Konflikts verfolge ich regelmäßig Information von allen Parteien."
Wo beginnt für Sie der Konflikt?
M.E. beginnt dieser nach Ende des 1 WK als man Deutschland mit dem Versailler Vertrag die alleinige Schuld aufbürdete.
Das Gleiche passierte nochmal nach dem 2 WK und wieder wurde einem Land die komplette Verantwortung aufgebürdet.
Dabei wusste man damals schon das Stalin die gleiche "Drecksau" wie Hitler war. Und obwohl dieses bekannt war schickten die Allierten Millionen Heimatlose nach Russland in den überwiegend sicheren Tod.
Das ethnische Gedächtnis in Europa entwickelte sich ja erst merklich Ende 60er Anfang der 70er Jahre wodurch ja auch Südtirol endlich eine greifbare Autonomie erhielt.
"Eine Autonomie nach dem ST-Beispiel hätte wohl eine gute Lösung für den Donbass sein können."
Dieser Vergleich hinkt gewaltig weil ein Italien oder Österreich der Neuzeit nicht diese Großmachtfantasien wie Russland hat.
Dies ist genau die Fehleinschätzung von Ihnen oder einer GKS, die Fehleinschätzung will ich nicht kritisieren aber das nicht eingestehen bzw. ständige wiederholen das man Putin mit einer Autonomie im Donbas oder der Krim hätte befrieden können ist in meinen Augen die nächste große Fehleinschätzung.

Mer, 01/04/2023 - 10:29 Collegamento permanente