Economia | energia

Terna acquisisce parte di Edyna

Terna acquista da Alperia, per circa 14 milioni di euro, Edyna Transmission. L'operazione riguarda “solo” 34 km di elettrodotti e 2 stazioni elettriche in Alto Adige.
Stromleitung
Foto: pixabay.com

Terna Rete Elettrica Nazionale S.p.A ha sottoscritto un accordo per l’acquisizione del 100% del capitale di Edyna Transmission Srl, società del gruppo Alperia dedicata al settore della trasmissione, proprietaria di 34 km di elettrodotti ad alta tensione e 2 stazioni elettriche in Sudtirolo “già parte della rete nazionale di trasmissione elettrica”, scrive Terna in un comunicato stampa. L'accordo, per un valore complessivo di circa 14 milioni di euro, è subordinato all’avveramento di alcune condizioni sospensive. Attualmente Edyna Transmission è l'unica società di fornitura di energia in Alto Adige con una rete ad alta tensione. Nell'area di Naturno-Merano-Bolzano, la società nata nel 2016 dalla fusione tra SELNET e Azienda Energetica Reti gestisce la rete ad alta tensione.

 

Giganti delle reti elettriche

 

“L’operazione rientra nella strategia del Gruppo guidato da Stefano Donnarumma di unificare l’infrastruttura nazionale di trasmissione dell’energia elettrica, consolidando porzioni di rete ad alta tensione in capo a utility locali, con l’obiettivo di aumentare ulteriormente l’efficienza e l’affidabilità della rete” conclude il comunicato di Terna, società italiana operatrice delle reti di trasmissione dell'energia elettrica, primo operatore di rete indipendente d'Europa e tra i principali al mondo per chilometri di linee gestite (74.855 km). Dal canto suo l'intera Edyna, come affiliata del gruppo Alperia, gestisce una rete elettrica in bassa, media e alta tensione di ben 8.778 km con relativi impianti e infrastrutture, rifornendo i Comuni del territorio altoatesino. In più, si occupa della rete di gas naturale - lunga 113 km - dell’area comunale di Merano, dell’illuminazione pubblica di Merano e Bolzano, oltre che delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici.

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△rtim post Lun, 01/09/2023 - 10:17

Üblicherweise versuchen autonome Gebiete ja, strategische Infrastruktur vom Zentralstaat zu übernehmen und selbst zu verwalten. Warum die Landespolitik, die öffentliche Alperia in Südtirol den umgekehrten Weg ganz ohne Notwendigkeit beschreitet, ist hier deshalb nicht nachvollziehbar. Aber mit autonomiepolitischer Ausgestaltung im Energiesektor hat es der LH ja bekannterweise nicht, obgleich diese Möglichkeit ausdrücklich im Statut vorgesehen ist und auch ganz im Sinne einer lokalen Nachhaltigkeit wäre. Der LH denkt vielmehr bereits an ein Verbrüdern mit den national-faschistischen Brüdern nach den Landtagswahlen 2023 (vgl. Südtiroler Tageszeitung vom 7./8.01.22). Da sollte nun auch das vorauseilende Einknicken und Erfüllen der postfaschistischen Eingliederungsforderung (vgl. Brief Melonis, „Dolomiten“, 21. September 2022) „ins Gesamtspektrum der nationalen Einheit“ im Bereiche der Infrastruktur bis hin zur Energie nicht verwundern. Beschämend ist da schon der geradezu als lächerlich anmutende Preis zu dem man so zentrale landeseigene Interessen verkauft.

Lun, 01/09/2023 - 10:17 Collegamento permanente