Politica | Brennerautobahn

Lacrime mie o lacrime tue

Salvini, in visita a Bolzano, propone la linea dura con l'Austria: “Via i divieti autostradali e poi al tavolo”. Per Kompatscher “gli aut aut non portano lontano”.
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Foto: (c) Othmar Seehauser

Un incontro a Palais Widmann tra categorie economiche, autotrasportatori, sindaci dei comuni dell’asse del Brennero, il Presidente del Consorzio dei Comuni, gli europarlamentari, i presidenti delle Province autonome di Bolzano e Trento, Arno Kompatscher e Maurizio Fugatti, e il Ministro alle infrastrutture e trasporti Matteo Salvini. Un summit nel giorno della visita in regione del segretario della Lega, per l’inaugurazione della Fiera “Klimahouse” e un passaggio alla sede del Carroccio di Via Milano. Ma soprattutto, il giorno x per affrontare a quattr’occhi tra Roma e Bolzano la questione delle limitazioni “ambientali” al traffico pesante in Austria.

La situazione attuale non può soddisfare nessuno, serve un accordo tra Stati” sottolinea in primis Kompatscher: “Siamo di fronte a due milioni e mezzo di mezzi pesanti l’anno, sette milioni di automobili. L’autostrada ha una capacità di trasporto limitato e bisogna gestire meglio i traffici”. Per questo, anche secondo il Landeshauptmann, “il sistema adottato dall’Austria non è in linea col diritto europeo e ha effetti sul nostro territorio”. Per quanto ci possa essere “simpatia da parte della popolazione per queste misure, bisogna trovare una soluzione migliore: l’appello dei nostri territori verso gli Stati è di trovare un accordo. E di arrivare al più presto possibile al rilascio della concessione alla A22, per l’installazione di barriere anti-rumore”. Altre misure possibili per ragioni di sicurezza sono “divieti mirati di transito ai tir solo ‘transitanti’, in determinate giornate, o il divieto di uscita dall’autostrada per percorrere la strada statale”, entrambe da valutare giuridicamente.

 

Via i divieti, poi al tavolo (oppure no)

 

Per il Ministro Salvini “non possono essere i cittadini e le imprese di Bolzano e Trento a pagare le infrazioni, i divieti e gli illeciti imposti da qualcuno oltreconfine. Lo abbiamo ribadito assieme ad altri colleghi europei: l’Austria ritiri sanzioni illegali e immotivate che non sono servite a nulla, e poi ragioniamo da persone civili”. Le code create sull’Autostrada italiana sono, per Salvini, “pagate dalle imprese italiane, dai sindaci e dalle popolazioni. Intendo porre fine a questa prevaricazioni, se servirà chiederò con il collega tedesco che la Commissione europea ponga in infrazione il governo austriaco per questa violazione dei Trattati europei". Seguiranno perciò “passaggi ufficiali e non più mediatici”.

 

 

Prima tolgono i divieti, prima si torna nell’alveo della legalità, poi mi metto al tavolo”, dice il Ministro. Ma la linea dura di Salvini non convince Kompatscher: “Ci mette in difficoltà, con gli aut aut non si va lontano. Si potrebbe invece arrivare nel frattempo a elaborare un’alternativa, a mettersi subito al tavolo e trovare una soluzione con l’Austria, pur restando dell'idea che sia illegittima la posizione di Vienna”. La strategia di Salvini è legittimamente un’altra, riconosce il Presidente della Provincia, ma ora sarebbe bene “iniziare una trattativa al di là delle singole posizioni”. “Anche la nostra economia e il turismo soffrono, se il traffico resta bloccato, perciò il sistema dei blocchi austriaco non funziona pure secondo noi sudtirolesi”. I cittadini sono stremati, chiedono di mitigare gli effetti del traffico che ha “effetti devastanti. Occorre intervenire urgentemente per gestire i traffici”.

 

“Squadra che vince non si cambia”

 

Il Governo di centrodestra, per bocca di Salvini, sostiene come “la messa al bando delle auto diesel sia un suicidio politico e ambientale”. La sostenibilità dell’abitare è spiegata dalle istituzioni, ma “se il modello è quello di Bruxelles coi bus green, per cui sei fuorilegge se non fai ciò che dice l'Europa… il green non può essere un’ideologia”. Per il leader della Lega, anche nel BBT il Governo italiano sta “investendo soldi ed energia. Non mi sembra che gli amici austriaci e francesi mettano le stesse energie, le stesse risorse, lo stesso entusiasmo”. E ancora: Bolzano e Trento saranno sedi olimpiche nel 2026 “grazie alla testardaggine della Lega, che da sola ha voluto queste Olimpiadi che porteranno soldi e turisti. La politica dei no danneggia l’Italia, quelli che non vogliono nulla sono un male per il paese”.

Infine, rispetto al governo della Lega in provincia a Bolzano e Trento, il Ministro dei trasporti e Vicepremier si dice “orgoglioso di quanto abbiamo ottenuto e realizzato”: “Squadra che vince non si cambia, in Alto Adige come in Trentino”.

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Sergio Fratucello Gio, 03/09/2023 - 14:38

Forse nè Salvini nè Kompatscher hanno capito che la posizione dell'
Austria è assolutamente coerente con la politica europea di salvaguardia della popolazione e dell'ambiente, parole che suonano vuote nella bocca dei nostri politici teleguidati dalla lobby economica.

Gio, 03/09/2023 - 14:38 Collegamento permanente
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Manfred Klotz Ven, 03/10/2023 - 07:33

In risposta a di Sergio Fratucello

Direi proprio di no. Questo è stato detto già nel 2019, quindi in tempi non sospetti:
https://www.reuters.com/article/deutschland-maut-s-der-idDEKCN1UA0Y4
2020:
https://tirol.orf.at/stories/3035577/
2018:
https://www.nzz.ch/international/tirol-und-bayern-streiten-sich-ueber-l…
Tanto per far capire che la storia riguarda non solo l'Austria e l'Italia, ma anche la Germania e in verità tutti gli stati confinanti ed è una questione di equilibri tra diversi interessi dibattuta da tempo, senza soluzioni.

Ven, 03/10/2023 - 07:33 Collegamento permanente
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Karl Trojer Ven, 03/10/2023 - 10:50

La salute della gente ha priorità sull´efficienza economica del settore dei trasporti. Pertanto il Ministro Salvini migliori le rispettive condizioni in Italia, prima di accusare l´Austria della sua iniziative a favore della salute dei suoi cittadini.

Ven, 03/10/2023 - 10:50 Collegamento permanente