Società | ESF-FSE

“Non c’ero o non era di mia competenza”

Procede a rilento il lavoro della commissione d’inchiesta sui contributi del Fondo Sociale Europeo. Sentito oggi l’ex direttore di ripartizione Thomas Mathà.

Continuano le audizioni organizzate dalla commissione d’inchiesta provinciale sulla procedura di assegnazione dei contributi del Fondo Sociale Europeo. Ma continua a persistere anche la nebbia che avvolge la questione, tra spiegazioni non date e responsabilità rimpallate alla precedente gestione

Stamani protagonisti delle audizioni sono stati l’ex direttore della Ripartizione Affari comunitari Thomas Mathà (oggi direttore del dipartimento di Martha Stocker) e l’ex coordinatrice dell’area programmazione dell’ufficio FSE Laura Favaro.

"Il dott. Mathà si è presentato con una relazione di 18 pagine, nella quale spiega perché e come è stato riorganizzato l'Ufficio FSE, a fronte del fatto che tutte le normative europee sono diventate più severe e burocratiche” ha riferito la presidente della commissione Elena Artioli, aggiungendo che “ora la commissione studierà il documento”. 
L’incontro con Mathà in ogni caso non è risultato fruttuoso anche perché alle domande dei commissari l’ex direttore “spesso ha risposto che si trattava di eventi accaduti quando non era direttore o non di sua competenza”.

Alla necessaria ‘luce’ su quanto è avvenuto - che ricordiamo ha portato al blocco di ben 600 progetti - non ha contribuito neanche la successiva audizione con Laura Favaro. L'ex coordinatrice dell’area programmazione ha infatti rigettato la responsabilità su Mathà, dichiarando: “gli uffici funzionavano, ma con l'arrivo di Mathà e Notdurfter si è voluto cambiare tutto”.

L’arduo compito che si presenta tutt’ora alla commissione d’inchiesta è stato quindi sintetizzato dalla stessa presidente Elena Artioli, rilevando che “la commissione vuole capire se i problemi sono sorti perché i nostri uffici non sapevano capire cosa pretendeva la UE o perché non si è risposto in maniera adeguata alle semplici domande della procedura audit”. 

La commissione in particolare ha chiesto di poter ricostruire la vicenda degli 8 progetti che sono stati sottoposti al vaglio da parte delle autorità europee, producendo risultati molto negativi. Per questo sono stati richiesti “i documenti degli 8 progetti e le risposte date in sede di audit, nonché le controdeduzioni  fatte dagli enti stessi”.

La prossima audizione della commissione d’inchiesta vedrà protagonisti Albert Plizner e Cinzia Flaim, ex direttore e attuale direttrice dell'area Autorità di Audit per i finanziamenti comunitari della Provincia autonoma di Bolzano. Ma la commissione ha deciso di tenere una porta aperta anche per i dirigenti già ascoltati, nel caso in cui a loro venisse voglia di tornare per fornire "ulteriori chiarimenti"