Politica | La scelta

“Spagnolli è il nostro candidato”

L’assemblea del PD ha deciso. Sarà l’attuale sindaco a partecipare ad eventuali primarie di coalizione ed a cercare la vittoria al primo turno.

Dopo 3 ore di dibattito vivace e prettamente politico - come hanno tenuto a sottolineare la segretaria del partito Liliana Di Fede e il presidente dell’assemblea Mauro Randi - dunque il Partito Democratico è riuscito a decidere. 

Il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli ha ottenuto la deroga per poter aspirare ad un terzo mandato al quale concorrerà come candidato unico del Pd
Tecnicamente il via libera a Spagnolli è stato dato attraverso il voto dell’assemblea su un documento che ha ottenuto 23 voti favorevoli (11 no, 5 astenuti e una persona non ha votato). Il voto ha definitivamente stabilito che non ci saranno primarie interne, ma eventualmente primarie di coalizione sempre che nei prossimi giorni si presentino 'altri candidati non PD’. 

Una volta aperte le porte della sala riunioni della sede del partito in piazza Domenicani, il primo a parlare è stato Luigi Spagnolli

Si è votato su una mozione collegata ad un programma, il mio” ha detto il sindaco di Bolzano, aggiungendo “non si è trattato di uno scontro personale tra me e Roberto Bizzo ma di una scelta strategica” e precisando: “la mia proposta prevede fin dall’inizio un accordo tra i gruppi linguistici e la compartecipazione tra le forze che finora hanno governato la città". L'obiettivo? “Vincere al primo turno”. 

Subito incalzato dai giornalisti in merito ad eventuali ricorsi da parte della minoranza, Spagnolli ha risposto: “probabilmente Bizzo farà ricorso, lui è uno specialista in ricorsi e se non lo farà lui personalmente lo farà qualcun’altro”. Il sindaco ha però subito aggiunto che in realtà nessuno ha annunciato ricorsi, auspicando che non ve ne siano perché “i partiti devono vincere le elezioni e non perdersi a litigare per quelle che chiamano poltrone e che sono invece scomodi scranni”.
In merito alla coalizione il sindaco di Bolzano precisato “alle elezioni andremo con la coalizione che ha governato fino adesso e poi dopo si vedrà”, tenendosi aperta in questo modo la strada per eventuali ‘aggiustamenti’ in corso d’opera.
 
Dopo il sindaco a prendere la parola sono stati la segretaria Liliana Di Fede e il presidente dell’assemblea Mauro Randi

La segretaria ha riferito che l’assemblea ha espresso voto favorevole alle 7 deroghe richieste per una terza candidatura rispetto al limite di 2 mandati previsto dallo statuto. A Bolzano si è trattato di Luigi Spagnolli, Chiara Pasquali, Sandro Repetto e Silvano Baratta. A Bressanone hanno avuto l’ok Delpiero e Ghedina e a Vipiteno Casazza

Di Fede ha quindi affermato che la decisione di portare un candidato unico nella figura di Luigi Spagnolli alle eventuali primarie di coalizione è stata presa dal partito “dopo ampia e approfondita discussione e  confronto”. 

Dal canto suo Mauro Randi ci ha tenuto a ricordare che l’assemblea del PD ha confermato una “scelta di campo di centrosinistra, rifiutando una deriva centrista”. Il presidente dell’assemblea del partito ha anche precisato che in questo senso se ci saranno cambiamenti in merito alle forze politiche da coinvolgere, questi dovranno essere sottoposti di nuovo all’assemblea. 

In conclusione si Di Fede che Randi hanno però precisato che l’interesse principale del partito sta nel programma basato sui problemi concreti dei cittadini e non sulla coalizione di per sé.  

Mauro Randi ha definito l’incontro come come un passaggio di alto profilo politico. “Una delle poche assemblee che mi sono veramente piaciute”, ha precisato Randi. Confermando che non ci sarà nessun ricorso nei confronti dei risultati del voto espresso in assemblea.  

Presidente e segretaria del partito hanno concluso riaffermando che le primarie sono e restano uno strumento fondamentale di partecipazione, che però va utilizzato nei modi e nei tempi più opportuni. 
Questo è stato il senso della scelta di campo per le primarie di coalizione” ha precisato in merito Liliana Di Fede, aggiungendo: “l’assemblea le ha scelte perché ha ritenuto che rafforzino maggiormente il PD”.

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Erika Zomer Kössler Mar, 02/24/2015 - 11:32

Ieri sera è prevalsa l'intelligenza e la lungimiranza, quello che deve e vuole essere il PD. Discussioni e lotte interne tanto urlate ai media, servono solo a allontanare il cittadino stanco di questa politica dalla politica stessa. Il PD non è solo Bolzano, ma anche i comuni e i circoli sul territorio, dove ognuno ha particolarità ( vedi intervento di Matteo Da Col). Certi atteggiamenti di autoreferenzialità e egocentrismo lasciano ferite, ma che ciatrizzano in fretta, dato l'alto apporto di persone valide e serie e motivate. Spagnolli per Bolzano è il candidato ideale, per portare a compimento lavori iniziati e che rischierebbero di venire bloccati e rimandati lasciando la città in un limbo infinito. Può essere anche il "meno peggio" che c'è sulla piazza, il sindaco uscente. Se ne potrebbe parlare per ore e ore. Resta il fatto che ora Spagnolli ha una sfida in più: proporre una lista rinnovata e seria, e "materiale" a cui attingere ce n'è molto. Basta essere oculati, intelligenti e lungimiranti, come vuole essere ed è il PD.

Mar, 02/24/2015 - 11:32 Collegamento permanente
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Nadia Mazzardis Mar, 02/24/2015 - 12:28

Da sostenitrice delle quote di genere, dico che sono un male necessario. E penso che Spagnolli, che come persona mi sta simpaticissima, è al momento il male necessario. Ovvio che sarebbe bello avere un 40enne grintoso, anzi ancora meglio una 40enne grintosa ed energica, ma non c'è.
Perchè non c'è? Questo è un problema. E' il problema dei partiti che non sanno pensarsi oltre ai propri leader, è il problema della mancata costruzione dei "delifini" e delle "delfine".
Ad una manciata di settimane dalle Comunali a Bolzano, e dalle Comunali in periferia era giusto chiudere la partita.
Che l'alternativa a Spagnolli fosse rappresentata da un 60enne in politica da quando in Russia c'era ancora Gorbaciov la dice lunga sulla capacità dei partiti in generale di aprirsi.
Aprirsi a tutto, al nuovo, al giovane, al diverso. Anche della capacità di selezionare la migliore classe dirigente, andandola a pescare in tutte quelle realtà economico-sociali-civili attorno alle quali le persone si ritrovano oggi a fare politica.
Perchè tanta politica si fa fuori dai partiti, tante persone si radunano fuori dai partiti intorno a tematiche a contenuti, dai movimenti delle donne, a quelli per l'acqua, dalla democrazia diretta, ai diritti civili per le coppie LGBT, dagli ambientalisti, ai Väter aktiv.
La voglia di partecipare è tanta, dipende da quanta voglia abbiano i partiti e i loro vertici di far partecipare, di dare ed avere una visione più ampia della società.
Quindi Spagnolli può farcela a condizione che si selezioni una buona squadra, che dia l'indicazione della visione di futuro che il PD ha. Un partito sempre avvitato sui conflitti interpersonali, o un partito che guarda lontano.
Gigi dovrà decidere se lanciare al trotto il destriero PD, oppure se stare fermo sul cavallo da rodeo, sempre attendo a non cadere dalla groppa.
Non sarà un lavoro semplice il suo. Buona fortuna

Mar, 02/24/2015 - 12:28 Collegamento permanente
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Palaia Renato Mar, 02/24/2015 - 12:51

Ha prevalso il senso dell'opportunità, come era prevedibile, in seguito al colpevole ritardo con cui il PD ha affrontato il problema della candidatura a sindaco. Adesso naturalmente si dice che sulla piazza non esisteva un'alternativa credibile, volendo sostenere con ciò l'assoluta mancanza di personalità valide nella città di Bolzano, cosa che non condivido in maniera assoluta. Sarebbe triste se così fosse. E allora si continua con il vecchio sindaco a suon di deroghe, che la dicono lunga sulla validità delle regole interne al partito. Fra cinque anni dovremo aspettarci un quarto mandato ? Condivido le considerazioni sempre precise e puntuali di Nadia Mazzardis, ma non la conclusione che ne trae rispetto al momento politico attuale. Spero ardentemente che non si instauri in maniera permanente la logica del "meno peggio", che alla lunga diventa una forma di esclusione del possibile "meglio".

Mar, 02/24/2015 - 12:51 Collegamento permanente