Politica | Antagonismi

Ritornano i pestaggi 'politici'?

Individuati 2 degli aggressori che hanno pestato i tre militanti di sinistra. Il questore: "Si tratta di frequentatori della locale Sezione di Casapound".

Fioccando le reazioni politiche in merito all’aggressione di tre giovani militanti di sinistra resa nota oggi dal quotidiano Alto Adige

In merito il questore di Bolzano ha diramato un breve comunicato in cui afferma che "si tratta una vile aggressione che non rimarrà impunita". "Due componenti del gruppo che si è reso responsabile dell’aggressione sono stati individuati - ha riferito il questore, aggiungendo che sono in corso ulteriori accertamenti da parte della D.I.G.O.S. per l’identificazione degli altri".
La Questura ha anche precisato che i due fermati sono requentatori della locale Sezione di Casapound.

Il fatto sarebbe avvenuto martedì scorso 17 marzo in Corso Libertà a Bolzano, dove tre ventenni sono stati accerchiati e malmenati da un gruppo di 6/7 uomini con sciarpe sul volto, cappucci delle felpe alzati e tirapugni. I giovani di sinistra hanno cercato di allontanarsi, ma due di loro sono stati raggiunti e picchiati. Le vittime dell'aggressione sono Giacomo Venturato, Michele Galletti e Giacomo Gatti. Ad avere la peggio è stato questu'ultimo. Le frasi pronunciate dai picchiatori avrebbero evidenziato i motivi politici dell’aggressione, che sarebbe stata compiuta in sostanza da militanti di estrema destra. 

La Digos indaga in merito ad un episodio che sembra provenire direttamente dagli anni ’70 ed ’80 quando gli scontri fisici tra giovani di opposte fazioni politiche erano piuttosto frequenti anche a Bolzano. 

LE REAZIONI
➤ Sulla vicenda è intervenuto il coordinatore bolzanino del PD Sergio Bonagura, esprimendo solidarietà e vicinanza ai tre giovani. 
"Condanniamo con forza il vile gesto squadrista di stampo fascista” ha dichiarato Bonagura, definendo l’episodio simbolo di “una violenza politica pianificata che deve essere stroncata sul nascere senza se e senza ma”. Il coordinatore bolzanino del Partito Democratico ha concluso dicendo di confidare “nel lavoro delle forze dell'ordine e nella sensibilità di tutte le istituzioni e di tutte le forze politiche per evitare pericolose derive".
➤ Dal canto suo il coordinatore provinciale di Rifondazione Comunista Gianfranco Maffei ha dichiarato che “non vanno accettate le provocazioni che tendono a trasformare il civile confronto politico in agguati da strada”. Maffei ha ricordato la recente recrudescenza di episodi di questo tipo, come nella vicina Trento, affermando che “va evitato che questo accada anche a Bolzano”. 
Le istituzioni devono immediatamente intervenire e vigilare per bloccare sul nascere questi rigurgiti di violenza dei fascisti del terzo millennio, che a quanto pare usano gli stessi metodi di quelli del secondo” ha concluso Maffei.
➤ L'agguato è stato condannato anche dal Movimento 5 Stelle che ha definito l'aggressione "stupida e inaccettabile". M5S auspica "che le responsabilità in questa triste vicenda siano rapidamente accertate dalle forze dell’ordine", augurandosi che "questo rimanga un esempio isolato".
➤ In merito alla vicenda è intervenuta anche Sinistra Ecologia e Libertà, affermando che "non si è trattato di una rissa o di uno scontro casuale, ma un agguato premedidato con la precisa volontà di cogliere di sopresa e di pestare violentemente tre giovani inermi che stavano semplicemente facendosi i fatti loro". SEL osserva che "evidentemente le vicine elezioni e qualche legittimazione concessa con leggerezza ai gruppi neofascisti da alcuni ambienti politici rischiano di creare il clima adatto per provocazioni e atti violenza chiaramente finalizzati ad alimentare la tensione". Per il partito di sinistra ora occorre "individuare i responsabili dell'aggressione, ma anche per mettere in condizione di non nuocere i gruppi neofascisti in vista delle elezioni e del 70° anniversario della Liberazione". 
➤ Il Presidente dell'ANPI di Bolzano Orfeo Donatini sottolinea "l'analogia con recenti fatti accaduti anche a Trento e in altre parti del Paese che confermano la pericolosità dei gruppi neofascisti e richiamano tutti a non abbassare mai la guardia, in particolare, in vista delle prossime elezioni e delle celebrazioni per la Liberazione". 

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Palaia Renato Ven, 03/20/2015 - 16:33

Se la posta in gioco è l'elezione del nuovo sindaco, questi ragazzi predisposti solo alla violenza e non al confronto politico, hanno amplificato il concetto del contendere ed hanno altresì sopravvalutato il valore della loro azione. Che incidenza pensano di poter avere sull'imminente evento elettorale ? Assolutamente nessuna. La loro aggressione rientra in una sorta di semplice bullismo, certo preoccupante, ma riconducibile ad un banale "cosa facciamo stasera? dai andiamo a menare qualche comunista". Il perchè non lo sanno neppure loro.

Ven, 03/20/2015 - 16:33 Collegamento permanente