Politica | Il commento

Partiti double face?

La maggior parte delle forze politiche che a Laives si oppongono all’ampliamento dell’aeroporto, in realtà a Bolzano la pensano in maniera diametralmente opposta.

A Laives la decisione con cui il PD ha scelto di astenersi nella votazione con cui il consiglio comunale ha espresso “piena contrarietà rispetto al progetto di ampliamento e potenziamento dell’aeroporto” è stata stigmatizzata da molti come un voltafaccia. Soprattutto rispetto all’operato dall’ex sindaca Liliana Di Fede che nei suoi 5 anni di mandato si è sempre manifestata fortemente critica rispetto al progetto, al punto da presentare uno specifico ricorso al Tar. 
La decisione del PD di cambiare orientamento, preannunciata lunedì scorso con l’astensione dei suoi consiglieri laivesotti, è stata confermata poche ore dopo con i risultati del voto online dell’assemblea, in cui la scelta di astensione a Laives è stata in larga misura sostituita (con l’eccezione proprio dell’ex sindaca e segretaria Di fede) con un voto a favore dell’ampliamento dell’aeroporto

Apriti cielo: da molte parti politiche la scelta del PD è stata stigmatizzata come poco coerente e motivata dal desiderio di mettere ad ogni costo i bastoni tra le ruote alla maggioranza al governo a Laives (integrata per l’occasione dagli ecosociali). 
Ma, a ben vedere, i partiti che denunciano l’incoerenza nel PD hanno davvero tutti i diritti di… lanciare le prima pietra?

Ebbene: in molti casi non è così. A segnalarcelo è stata per prima la comunity di salto.bz chiedendosi, a titolo esemplificativo, se la Lega è a favore o contro l’aeroporto

Proprio così: la Lega che con l’eccezione dell’assente Dallago a Laives ha votato con decisione contro l’ampliamento dell’aeroporto, in realtà a Bolzano (e quindi a pochi chilometri di distanza) è sempre stata molto più possibilista nei confronti del progetto.  Non solo: l’ex consigliere comunale di Bolzano Filippo Maturi della causa dell’aeroporto ne ha fatto un motivo di militanza, essendo addirittura stato promotore ed ora Presidente del Comitato per l’ampiamento dell’aeroporto Bolzano Dolomiti. Con tanto di sito web e foto ricordo sulla pista con elmetto in testa. 

Ma il fenomeno della differente posizione (opposta) tra centro e periferia in merito al NO all’aeroporto non riguarda solo la Lega ma anche il resto del centrodestra
Alessandro Urzì a più riprese in passato ha manifestato la sua posizione a favore dello sviluppo dello scalo e non gli è stato secondo neppure Giorgio Holzmann (residente proprio a Laives).
L’unico partito del centrodestra ad aver mantenuto fin dal passato una posizione contro l’aeroporto è Unitalia, che però ora in consiglio comunale a Laives non è oggi più formalmente rappresentata. 
Contrario allo sviluppo dello scalo, naturalmente, è stato sempre il Movimento 5 Stelle
Mentre la posizione double face sull’ampliamento dell’aeroporto ha riguardato e riguarda oggi anche la SVP. Che a Laives con decisione lunedì scorso ha votato compatta contro lo scalo, ma che a Bolzano - come ci ha più volte confermato la consigliera Sylvia Hofer - a larga maggioranza ritiene che la Provincia faccia bene a fare un ultimo tentativo per far funzionare l’aeroporto, “visto che c’è”

Naturalmente la SVP bolzanina, a differenza del PD, ha scelto di non scegliere ufficialmente, sia su Benko che sull’aeroporto. Tenendosi quindi le mani libere e non evidenziando le divisioni comunque presenti all’interno dei partito su questi temi ‘chiave’. 
La non posizione della SVP è stata rafforzata nei giorni scorsi anche dal "non prendo posizione tanto decideranno i cittadini" (?) espresso dal candidato sindaco Christoph Baur. Posizione a dire il vero echeggiata ieri da un comunicato anche dalla segretaria PD Liliana Di Fede, affrettatasi a confermare la fiducia al candidato sindaco prescelto Caramaschi, e ad affermare che le questioni politiche relative Benko e aeroporto sarebbero ora ‘disinnescate dai referendum. Ma è davvero così? 

Una cosa è certa: il modo di operare dei partiti oggi come oggi appare davvero singolare.

Per alcuni nel tragitto tra un campanile e l’altro le posizioni si rovesciano. Altri non prendono posizione, per paura di apparire deboli. Altri ancora la posizione la assumono ma poi dicono che non vale. 

Ai cittadini senz’altro disorientati - dopo le consultazioni popolari (in mezzo ci sarà anche quella sulle trivelle, per non farsi mancare nulla) - spetterà comunque il compito di scegliere, tra i partiti, per farsi rappresentare in qualche modo nel consiglio comunale di Bolzano che scaturirà dalle elezioni dell’8 maggio. 
Ed entro quella data sappiamo tutti che sia su Benko che sull’aeroporto non sarà stata detta l’ultima parola. 

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Mensch Ärgerdi… Gio, 03/10/2016 - 08:27

I leghisti di Laives manderanno la loro "RUSPA!" all'aeroporto, ad attenderli ci sarà quella del bolzanini? O sarà Salvini a risolvere la questione quando verrà a far campagna elettorale?

Gio, 03/10/2016 - 08:27 Collegamento permanente
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alfred frei Gio, 03/10/2016 - 09:09

Una certa politica, senza arte ne parte, condizionata dai manovratori danarosi, è arrivata a fine corsa. La consultazione popolare sul progetto Benko, con tutti i suoi limiti, assume una importanza storica: la riconquista - ricomposizione della nostra città in una visione che unisce il centro con i suoi quartieri periferici nell'ambito di una prospettiva di capoluogo europeo.

Gio, 03/10/2016 - 09:09 Collegamento permanente
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Alessandro Zuech Ven, 03/11/2016 - 11:06

Fintantoché non si comprenderà anche a Bolzano che un 737 o un Airbus hanno un discreto impatto anche su quartieri come Don Bosco, alla faccia dei dati parziali che ci hanno mostrato fino ad ora. Poi, come magia, partiranno i distinguo.

Ven, 03/11/2016 - 11:06 Collegamento permanente