Politica | Aeroporto

“Una discussione monca e di parte”

Cornelia Brugger (Pd) è l’unica esponente dei dem ad aver votato contro l’ampliamento dell’aeroporto durante l'assemblea provinciale. Ecco le ragioni del suo dissenso.

Avevano raggiunto una posizione comune, malgrado i perduranti dissestamenti interni, gli esponenti del Pd esprimendo un sì compatto sul PRU di Benko, sullo sfruttamento a pieno regime dell’inceneritore e sull’aeroporto, questioni ora “politicamente disinnescate”, aveva commentato in merito la segretaria Pd Liliana Di Fede a margine dell’assemblea di partito di una settimana fa. Ma Cornelia Brugger non ci sta. Nello specifico, alla riunione dei dem, quello della consigliera comunale Pd di Brunico era stato l’unico “no” all’aeroporto, tema che, secondo Brugger, avrebbe dovuto essere affrontato con più ponderata riflessione - e non liquidato in una sola riunione - coinvolgendo inoltre la base attraverso un confronto nei circoli territoriali. “L'ampliamento o meno dell'aeroporto rientra, a mio avviso, in un quadro complessivo di sistema di trasporto in Alto Adige e da e per l'Alto Adige, nonché delle strutture presenti nei territori limitrofi. Senza tener conto di questo insieme la discussione è monca e di parte”, osserva la rappresentante del Pd facendo leva sull’alternativa del collegamento ferroviario. “In sole 6 ore è possibile raggiungere Napoli, grazie ai treni ad alta velocità. Un potenziamento dei convogli voluto da Trenitalia dopo il successo, per numero di viaggiatori, dei treni diretti a Roma: raggiungibile peraltro in 4 ore e mezza. La rotaia, quindi, si sta rivelando un mezzo vincente per collegare l'Alto Adige con il resto d'Italia. Un mezzo vincente che nella nostra provincia trova già una rete di treni e di mezzi pubblici ben strutturata”, così Brugger.

Altro punto messo in luce dalla consigliera comunale è la vicinanza degli aeroporti di Verona e Innsbruck che offrono peraltro anche maggiori collegamenti e prezzi competitivi per le tratte italiane ed europee; “per questo io non credo che sia vincente la scelta di ampliare l'aeroporto di Bolzano, ma soprattutto non ritengo opportuno che a tale operazione partecipi ‘pesantemente’ la Provincia di Bolzano con tanti soldi pubblici e a fondo perduto: 2,5 milioni di euro fino al 2022 pari per 6 anni 15 milioni di euro. Se, infatti - prosegue Brugger - non verrà raggiunto entro quell'anno il numero minimo di 170mila viaggiatori (quasi il triplo rispetto a quelli attuali) la Provincia non contribuirà più all'aeroporto, che comunque, anche in futuro si dovrebbe sostenere con una mano pubblica di 1,5 milioni di euro l'anno”. Tutte risorse che, secondo Brugger, potrebbero essere destinate a migliorare ulteriormente il settore trasporti in Alto Adige, puntando sull’innovazione e sulla ricerca, a sostegno dell'imprenditoria giovanile e al sociale.

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Alessandro Zuech Mer, 03/16/2016 - 09:51

Quella della pusterese Cornelia Brugger non è per fortuna l'unica voce fuori dal coro nel PD sulla faccenda aeroporto.
Quello che qui a Laives ha colpito tutti, e non c'è bisogno di spiegare come, è stata la posizione della nostra ex sindaca Di Fede e di parte del suo gruppo consiliare.
Ieri sera a San Giacomo durante l'incontro con Kompatscher se ne è avuto un assaggio.

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