Società | Pasqua

Muser: “sbagliato chiudere porte e frontiere”

Nel suo messaggio pasquale il vescovo di Bolzano Bressanone ha criticato le preoccupazioni che si concentrano su commercio e turismo, anziché sul dramma dei profughi.

Sono stati soprattutto profughi e terrorismo i temi chiave su cui si è incentrata l’omelia pasquale del vescovo della diocesi di Bolzano Bressanone. 

Recentemente ho sentito prese di posizione che non condivido in merito all’innalzamento di muri, ripristino di frontiere e stati nazionali” ha detto il prelato. Ravvisando come le preoccupazioni spesso si concentrino “sul commercio e il turismo visto tempo che si perderà per i controlli”, anziché sul “dramma che vivono i profughi”. 

Il vescovo - ricordando che la Pasqua 2016 è il momento centrale dell’anno santo della misericordia - ha ribadito che “porte e frontiere devono invece essere aperte”.
Dopo di che Ivo Muser ha convenuto che a causa degli attentati a Bruxelles “vanno rafforzate le misure di sicurezza”, ma il vescovo si è detto anche convinto che “esse da sole non possano risolvere efficacemente questo dramma”. 
Come non potranno farlo le politiche e gli atteggiamenti di chiusura, i muri e il filo spinato” ha aggiunto Muser, concludendo che ora “l’Europa deve rivedere i suoi modelli di vita”. 

“Abbiamo bisogno di un’anima e valori che ci uniscano”

Nonostante il forte messaggio di pace lanciato in occasione della Pasqua 2016 anche dal papa Francesco, la giornata odierna è stata insanguinata da un ennesimo terribile attentato che questa volta ha scelto come obiettivo un parco giochi nella grande città pachistana di Lahore, frequentato soprattutto da bambini di religione cristiana. 
Il bilancio parla di più di 50 morti. 

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Hannes Obermair Lun, 03/28/2016 - 20:58

Il prelato predica bene e razzola male. Gli bisognerebbe ricordare che i suoi i profughi in verità li cacciano, anche in Alto Adige: http://espresso.repubblica.it/archivio/2015/10/22/news/io-profugo-manda…
E poi potrebbe vendere quel ridicolo capello d'oro (sì, lo so che si chiama Mitra (pretiosa sive ornata), e che esiste dal 11o secolo), per dare un pur piccolo seguito alle sue parole parole parole parole parole parole parole parole parole parole parole parole parole parole parole parole parole parole parole parole parole parole parole parole ...

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