Politica | Reazioni

“Una batosta per Kompatscher”

Esulta il fronte del no dopo lo schiacciante risultato della consultazione sull’aeroporto di Bolzano. I commenti di Dello Sbarba (Verdi), Pöder (BU), Köllensperger (M5S).

“Impossible is nothing” soleva ripetere il compianto campione di pugilato Muhammad Ali. Un motto che ben si adatta all’exploit della consultazione popolare sullo scalo bolzanino appena conclusa: una maggioranza bulgara per il “no” che con il 70,6% ha scelto di non proseguire con lo sviluppo dell’aeroporto attraverso i contributi pubblici. La Provincia, dunque, non è più obbligata a trattare ulteriormente il disegno di legge del Landeshauptmann Arno Kompatscher e sarà costretta a uscire dall’ABD per evitare ogni sostegno pubblico all’aeroporto, la cui gestione dovrà essere assegnata tramite gara europea. “La mia percezione prima della consultazione era di due terzi a favore del no e un terzo per il sì, il risultato reale va invece oltre le aspettative - commenta il consigliere provinciale dei Verdi Riccardo Dello Sbarba che molto si è speso negli ultimi mesi nella campagna dei contrari. “Il sì era espressione di interessi particolari, di una lobby abbastanza ristretta che ha investito molti soldi in una propaganda molto artificiosa, puramente pubblicitaria - prosegue Dello Sbarba -, era evidente che il no difendeva gli interessi della popolazione e il sì quelli economici. È stata smentita la convinzione diffusa secondo cui la comunicazione è 'tutto' e il contenuto 'niente'”.

Riccardo Dello Sbarba (Verdi) Fonte: Facebook

La "maturità" degli altoatesini
Ampio è stato il dibattito attorno al tema dell’aeroporto negli ultimi mesi, alto il livello di informazione, riconosce Dello Sbarba: “L’opuscolo del consiglio provinciale l’opuscolo del consiglio è stato inviato a 200mila famiglie, noi Verdi abbiamo stampato 20mila brochure, il Dachverband inoltre è stato incisivo in questo senso, e anche la controparte ha prodotto migliaia di volantini, tant’è vero che la partecipazione al voto è stata ottima (46,7% pari a 191.422 aventi diritto che si sono recati alle urne, ndr)”. Inevitabile il momento Amarcord, con il riferimento al referendum indetto dall’allora presidente della provincia Luis Durnwalder: “Gli altoatesini non si sono fatti prendere in giro, non si è ripresentata la situazione di sette anni fa quando Durnwalder puntò sull’astensionismo, specie su quello ‘italiano’, per far fallire il referendum - ricorda l’ambientalista -, stavolta mi sono trovato a far campagna insieme a persone della Svp con le quali abbiamo notoriamente posizioni non affini, ma in questo caso c’è stato, come dire, un fronte popolare piuttosto unito”. Soddisfatto anche il consigliere provinciale del Movimento 5 stelle Paul Köllensperger: “Gli altoatesini si sono dimostrati maturi nonostante tutti i tentativi di manipolazione e l’innegabile disparità dei mezzi della campagna anti-aeroporto hanno deciso a larghissima maggioranza che le priorità per l’utilizzo dei soldi pubblici sono tutt’altre”. Secondo Köllensperger il dato emerso dalla consultazione rivela inoltre che l’Alto Adige è pronto per una legge sulla democrazia diretta, “mi auguro che quella che stanno elaborando in consiglio non venga sabotata dalla Svp alla luce del risultato della consultazione”, afferma il grillino che commenta anche l’affluenza di Bolzano, maggiore, seppure di poco, rispetto a quella delle ultime elezioni amministrative, “un dato che dovrebbe far riflettere anche Caramaschi rispetto alla posizione presa sull’aeroporto”.

Paul Köllensperger (M5S) Fonte: Facebook

What's next
Ora la giunta rispetterà il voto della consultazione? “Do per scontato che abbiano studiato in precedenza un piano B - riferisce Köllensperger - ma resta il fatto che si dovranno tener fede all'esito, non cerchino scuse, noi in ogni caso vigileremo in consiglio provinciale”. In sintonia Dello Sbarba: “Chiederemo l’assoluto rispetto della consultazione, il risultato è stato molto chiaro e chiunque volesse decidere altrimenti spaccherebbe la Provincia e tradirebbe la maggioranza della popolazione”. Prossimo passo: dopo una prima fase di transizione occorrerà concludere il trasferimento della proprietà della struttura dell’aeroporto alla Provincia, “dopodiché il compito della politica sarà ridurre il traffico aereo su quell’area, ma le modalità dobbiamo ancora verificarle”, così Dello Sbarba. Non diminuisce lo scetticismo riguardo l’eventuale arrivo di privati: “Credo che nessuno voglia investire in un aeroporto come quello di Bolzano ora che per di più non ci saranno i finanziamenti pubblici”. Un privato a questo punto, dice Köllensperger, “dovrebbe pagare 20 milioni per allungarsi la pista, comprare la ABD investire circa 50 milioni fino al 2032, finché non ci saranno più debiti, la vedo ardua. Diverso sarebbe stato se avesse vinto il sì, se avessimo finanziato l’aeroporto e avviato il tutto, dopo 5 anni a quel punto il privato avrebbe avuto più interesse a investire. Sarebbe stato un tipico business altoatesino con la mano pubblica che si accolla il progetto per poi lasciarlo al privato quando inizia a funzionare, lampante in questo senso l’esempio di Brennercom o di Hotel Terme”.

Andreas Pöder (Bürgerunion) Fonte: Facebook

Le "combo" del no e la sconfitta di Kompatscher
Prevedibile secondo Andreas Pöder (Bürgerunion), il risultato della consultazione: “La popolazione ha detto no alle lobby del potere, ora dobbiamo uscire dall’aeroporto senza se e senza ma, a tal proposito ho appena depositato in consiglio provinciale”. A Bolzano, secondo Pöder ha contato anche “l’intensa campagna a favore del no di vari partiti di Laives (quasi 83% per il no, ndr) e del sindaco Christian Bianchi in primis, senza contare che anche Liliana Di Fede del Pd si è espressa contro”. Corvara e Selva di Val Gardena sono gli unici comuni che si sono schierati a favore del sì: “Sono luoghi dove gli interessi legati al settore alberghiero sono più forti e più concentrati, la maggior parte della popolazione tuttavia ha espresso preoccupazione sul fronte dell’ambiente e della salute, dimostrando notevole solidarietà verso i cittadini interessati dallo scalo. C’è anche da dire che dalla nostra avevamo anche l’esperienza di vent’anni di fallimenti in materia di aeroporto”, spiega Dello Sbarba. Dure critiche infine per il governatore dell’Alto Adige: “Una batosta per la giunta, per Kompatscher e per la Svp”, attacca l'alfiere di Bürgerunion, “una sberla per il Landeshauptmann, gli va dato atto di aver consentito la consultazione ma allo stesso tempo è chiaro che Kompatscher non riesce più a raggiungere le persone, la Svp ha tradito il suo 'popolo' e anche certi giornali come il Dolomiten non hanno più la capacità manipolativa di una volta”, chiosa Köllensperger. Più “diplomatico” Dello Sbarba: “Il segnale forte è che la politica deve fare l’interesse di tutti e non quello di pochi”. Vox populi, vox dei, del resto.

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Paolo Gelmo Lun, 06/13/2016 - 15:15

Dubbi amletici non cesseranno di perseguitarmi: Sono un manipolato o sono un manipolatore?
Faccio parte delle “lobby del potere” oppure no?
Uhm però.. una lobby del potere di 56 mila altoatesini...
A beh, si.. ci tocca dividerci il potere in troppi..

Lun, 06/13/2016 - 15:15 Collegamento permanente
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Michela Dalla L. Lun, 06/13/2016 - 22:25

Il Sindaco Bianchi, Dello Sbarba, Pöder e Köllensperger: le forti voci del NO che hanno colto, capito, il bisogno dei cittadini.
Ma i protagonisti questa volta sono stati molteplici, da Peterlini a Beati... ed ovviamente a tutti i comitati. Meglio non elencare perchè si dimentica qualcuno. Che forza però.
GRAZIE.

Lun, 06/13/2016 - 22:25 Collegamento permanente
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Massimo Mollica Mar, 06/14/2016 - 10:44

Con tutto il rispetto, trovo questa esultanza meschina! E lo dice uno che avrebbe votato no,se avesse potuto! Qui non ha vinto proprio nessuno. Nemmeno la democrazia, visto che a votare c'è andata meno della metà della popolazione. E non si cerchi una valenza politica che non c'è! Il quesito era tecnico, Kompatscher non è stato sconfitto, anzi ha dimostrato di essere democratico! W Kompatscher!
Piuttosto i problemi rimangono e allora invito ai "vincitori di sta ceppa" di collaborare per il bene del Südtirol, con proposte concrete e che tocchino gli interessi di tutti. E' troppo facile dire sempre e solo NO.

Mar, 06/14/2016 - 10:44 Collegamento permanente