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Italia - Germania: what else?

Sabato 2 luglio Euro 2016 propone il nono incontro non amichevole tra le due nazionali. Una grande classica del calcio che in Alto Adige viene vissuta con grande pathos.

Ci risiamo? 
Anche questa volta la Germania è destinata a schiantarsi calcisticamente contro l’Italia, mentre in Alto Adige le due tifoserie inevitabilmente si fronteggeranno a suon di provocazioni?

A partire da ieri il tema naturalmente tiene banco ovunque, sui media e sui social, soppiantando ampiamente la Brexit. 
Ricordiamo che l’Italia per la Germania è un vero e proprio spauracchio, essendosi finora rivelata un muro invalicabile in occasione delle gare che contano e cioè nelle competizioni continentali ed europee. 
Finora negli 8 scontri diretti l’Italia ha sempre vinto o per lo meno pareggiato. E le 4 vittorie dell’Italia sono tutte entrate nella storia. Comportando l’accesso alle finali di competizione e in un caso anche alla vittoria del torneo (il mitico successo ai mondiali di Spagna ’82). 

Lo scorso 10 giugno insieme al giornalista italo-viennese Ansa Stefan Wallisch avevamo analizzato in maniera semiseria le prospettive di Austria ed Italia quando Euro 2016 doveva ancora iniziare. Ma ora che il gioco si fa duro (solo per dire, naturalmente) come viene vissuta la vigilia della partita delle partite?

Personalmente spero che vada a finire come sempre” - è il commento lapidario in merito da parte di Alex Tabarelli, editore di madrelingua tedesca del portale sportivo altoatesino sportnews.bz
Secondo me l’Italia è più debole della Germania ma con il suo spirito di squadra e il suo impegno può muovere anche le montagne”, aggiunge Tabarelli, evidentemente convinto che la sfida del 2016 non farà che confermare la ‘regola’. 

Ma come, anche nel mondo altoatesino di lingua tedesca c’è chi fa il tifo per l’Italia?
Tabarelli ne è certo: “è una sfida che divide ma mi sembra che nel mondo sportivo, cioè quello che frequento io, ci sia comunque prevalenza di tifosi per l’Italia”.
La tifoseria ‘germanica’ in Alto Adige è minoritaria e ‘politicizzata’?
Anche sulla questione etnica nel tifo Tabarelli si dice scettico: “le generazioni più anziane magari tifano Germania perché lo sentono come un ‘dovere’, ma per il resto tutto è diventato più globale, ci sono sudtirolesi che tifano anche per Spagna e Portogallo, e la questione politica inevitabilmente è passata in secondo piano”.

“Ci sono ancora dei politici che chissà per quale motivo si sentono in dovere di tifare per la Germania, ma non ho mai capito perché, dovrebbero eventualmente sostenere l’Austria”

Evidentemente in questo processo di trasformazione un ruolo cruciale è giocato dal fatto che le grandi squadre di club ormai in tutta europa sono di fatto multietniche. “I tedeschi di ‘ariani’ non è che ne anno tanti in squadra ed anche gli italiani ormai hanno i loro giocatori di colore”, aggiunge ironicamente Tabarelli augurandosi addirittura una finale tra Italia ed Islanda

I sentimenti espressi da Alex Tabarelli sono ampiamente condivisi anche sul versante della tifoseria giornalistica relativa al ‘versante italiano’, per quello che ovviamente ancora può contare oggi come oggi. 
Uno dei giornalisti più ‘tifosi’ è in questo senso da sempre Roberto Vivarelli della Rai
La sfida del 2006 l’ho vissuta per strada, passando da una tifoseria e l’altra a Bolzano, facendomi coinvolgere esattamente come gli altri fan dell’Italia”, ricorda Vivarelli. Che però si affretta subito a precisare di aver vissuto a più riprese negli anni, vivendo a Lana, anche le provocazioni contro’ che spesso sono state messe in atto dalle tifoserie più estreme, le ultime a Sinigo giusto l’altro ieri in occasione della vittoria della Germania. 
Vivarelli ne è certo: “chiunque vinca sabato sera sono da aspettarsi cortei in un senso o nell’altro”. 
Ricordando le altre vittorie italiane del passato il giornalista Rai preferisce invece non sbilanciarsi in merito a come le partite sono state vissute nello specifico dei rapporti delle due redazioni italiana e tedesca del servizio pubblico radiotelevisivo altoatesino. “Il tifo per il calcio è molto più sentito nella redazione italiana, anche se ora lo è un po’ meno visto l’alto tasso ‘femminile’”, spiega Vivarelli. Lasciando intuire che però in passato qualche scintilla ci sarebbe stata, nello specifico in merito al tifo per le squadre di club, visto l’alto numero nel palazzo di tifosi del Bayern al ‘terzo piano’. L’ultima battuta di Vivarelli lascia invece intuire come la faccenda del tifo in realtà si sempre caratterizzate, tra il serio e il faceto, da un alto tasso di emotività.
Le ultime parole famose, insomma.

“Io sono sempre a favore del tifare ‘per’ e non del tifare ‘contro’ come Heimatbund. Anche se in realtà tifo ‘contro’ la Juve…”