Ambiente | Agricoltura

L'aria di montagna fa sempre bene

Un viaggio nella cultura del "maso" di montagna. Vale la pena.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

Non è solo una questione di soldi: il segreto del successo del “modello Sudtirolo” è fatto anche di altro. È fatto di comportamenti, di tradizioni e di disponibilità alle collaborazioni. Fattori immateriali, a costo zero, ma decisivi per collocare la provincia di Bolzano nella parte alta della classifica economica e sociale europea. Per i piccoli contadini di montagna, ad esempio, è stata proprio la disponibilità a cooperare, che ha salvato le nostre valli dallo spopolamento. I contadini ne sono consapevoli da sempre e per questo hanno costituito tra l’altro le proprie cooperative agricole che conservano, trasformano e commercializzano i prodotti del maso, garantendo loro un reddito. Si è aggiunto ora anche un aiuto organizzato, l’Associazione per il Volontariato in Montagna, con la partecipazione gratuita di migliaia di persone ai lavori agricoli, nei punti e nei momenti critici della vita dei masi. Solo nel 2015, sono state 2360 i volontari provenienti da mezza Europa che hanno dato una mano, spesso decisiva, alle famiglie dei contadini di montagna. I volontari hanno “regalato” 20.927 giornate di lavoro, ma in cambio hanno potuto condividere l’esperienza della vita e della cultura contadina di montagna. Una realtà unica e straordinaria, purtroppo ancora misconosciuta e qualche volta ingiustamente “snobbata”. Ma l’aria di montagna fa bene e non solo alla salute fisica: aiuto e conoscenza reciproca, solidarietà economica, voglia di convivenza tra diverse lingue e culture. Un guadagno per tutti.
(www.albertostenico.it)