Cultura | salto afternoon

Un nuovo polmone per la cultura

Al Trevi ieri è stato presentato il nuovo Centro Servizi Cultura e Volontariato nell’ambito di una giornata che ha visto al centro tutte le organizzazioni del settore.
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Foto: www.cscv.it

Stati generali della cultura italiana in Alto Adige’ in prova. 
Questa l’essenza dell’evento che ha avuto luogo ieri al Centro Trevi di Bolzano per tenere a battesimo il neonato Centro Servizi Cultura e Volontariato, realtà che nel corso del 2017 verrà ospitata dai nuovi spazi in via Cappuccini, ex sede della banca di Trento e Bolzano. 
L’occasione del varo del nuovo hub - che si candida per divenire un vero e proprio acceleratore per la vita ma soprattutto per la crescita di associazioni, cooperative e terzo settore - è stata occasione per fare un punto sulle principali esigenze sentite delle numerose forme di aggregazione, sia nuove che tradizionali, che mettono la cultura al centro della loro attività. 

Nel corso della giornata nutrita è stata la partecipazione dei rappresentanti delle associazioni e delle cooperative ai tavoli di confronto, così come ai talk che hanno animato le sale del centro dalle 10 alle 19. Ed al microfono si sono succedute alcune tra le migliori esperienze italiane nel campo dell’innovazione culturale e del Terzo settore: da Valeria Dinamo, project manager di Hangar Piemonte, a Consuelo de Gara, curatrice di Fondazione Zoé di Vicenza. Da Gianfranco Marocchi di Idee in Rete a Daniele Catellani, presidente ArciReggio Emilia. 
Grande successo hanno riscontrato anche i giovani under 30 che sono intervenuti al talk Young Workers, incontrando gli alunni di alcune scuole dimostrando come la cultura possa diventare, se abbinata al digitale, un grande motore di crescita personale e sociale.

Come si diceva culmine della giornata è stato il lancio del nuovo Centro Servizi Cultura e Volontariato. Il CSCV (www.cscv.it) è una piattaforma al servizio di tutte le associazioni e le cooperative attive nel mondo culturale e giovanile nella Provincia di Bolzano frutto di una collaborazione tra Associazione Arci Ragazzi, Upad e Cooperativa Pratica. Il Centro Servizi è rivolto ad associazioni e cooperative attive nel mondo culturale e giovanile ed erogherà servizi amministrativi, contabili e gestionali;  servizi per la progettazione e rendicontazione dei bandi e dei finanziamenti;  servizi e progetti per la crescita delle competenze del Terzo settore.

La nascita del CSCV suggella l’alleanza tra mondi che in passato si sono visti in parte antitetici, come Arci e Upad. Segno da un lato che i tempi sono cambiati e che ora nel comune sentire vi è la necessità di un cambio di passo per consentire alla cultura di rinnovarsi ed anzi acquistare spazi ancora più significativi, soprattutto attraverso la promozione delle nuove generazioni di professionisti del settore. 

L’alleanza di tre mondi che vogliono unire le forze e vuole diventare il punto di riferimento per la promozione di formazione, ricerca e sperimentazione nel campo delle politiche giovanili e culturali, promuovendo così la coesione sociale in Alto Adige”, hanno spiegato in questo senso Roberto D’Ambrogio e Cristina Larcher, legali rappresentanti del Cscv.

L’intento, ambizioso, è quello di fare in modo che la professionalità e la qualità degli operatori del CSCV possa dar vita in futuro - attraverso la collaborazione, la cooperazione, l’innovazione - a reti e connessioni tra cittadini, associazioni, enti pubblici e organizzazioni a livello locale, nazionale ed europeo. Significativo in questo senso è anche il logo prescelto per CSCV, un’immagine in cui viene rappresentata in forma stilizzata la colorata rete di collegamenti tra i principali centri dell’Alto Adige a simboleggiare la capacità di sprigionare energia e tenere unito e coeso tutto il territorio.

Al Trevi per tenere a battesimo la nuova realtà sono intervenuti in rappresentanti dei tre fondatori Sergio Bonagura (direttore di Arci Ragazzi), Cristina Larcher (presidente della cooperativa Pratica)  e Lucio Lucchin (neo presidente di Upad). Con loro hanno salutato con soddisfazione la nascita del nuovo centro servizi anche il vicepresidente della Provincia Autonoma di Bolzano Christian Tommasini e il direttore della Ripartizione Cultura Italiana Antonio Lampis

I fondatori di CSCV hanno spiegato che il nuovo centro servizi si pone l’obiettivo di mettere a fattor comune le migliori conoscenze e professionalità sviluppatesi nel terzo settore altoatesino, aiutando l’enorme quantità di associazioni e cooperative, per lo più piccole e piccolissime, che ogni giorno lavorano per un Alto Adige moderno e coeso, a concentrarsi su ciò che sanno fare meglio, supportandoli nei servizi e aiutandoli ad essere sempre aggiornati.

Si tratta di una sfida davvero impegnativa quanto cruciale per la società altoatesina, che sta risentendo come tutto il resto del mondo dello sbilanciamento legato al paradosso di una civiltà tanto interconnessa digitalmente quanto permeata da una disillusione di fondo nelle relazioni interpersonali e nelle rappresentanze politiche. 
Proprio per questo CSCV si pone l’obiettivo - come ha ribadito l’assessore Tommasini - di sostenere le migliori pratiche della comunicazione web e social, rilanciando al contempo una cultura del rispetto. In assoluto i migliori antidoti al senso di inquietudine che si sta diffondendo negli ultimi giorni in Europa”.