Società | In Sudtirolo siamo ancora lontani da un vero biliguismo e con l'introduzione precoce dell'inglese la situazione non è certo migliorata. È ora di provare nuovi metodi (già sperimentati).

Una (nuova) via al plurilinguismo?

In Sudtirolo siamo ancora lontani da un vero biliguismo e con l'introduzione precoce dell'inglese la situazione non è certo migliorata.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

Negli ultimi settant'anni le diverse generazioni di insegnanti di lingua non sono riuscite a condurre la maggioranza dei cittadini della nostra provincia ad un vero bilinguismo. Molte persone non sono in grado di esprimersi correttamente nelle due lingue principali tedesco ed italiano. L'introduzione precoce dell'inglese, condiviso da molti genitori, ha aggravato le mancanze nella conoscenza delle due lingue locali. Gli esperimenti attualmente in corso e quelli programmati per il futuro (scuola plurilingue, insegnamento di alcune materie nella seconda lingua, scambio di alunni ...) vanno nella giusta direzione e in alcuni casi avranno il loro effetto.

Un'altra via, che consideriamo interessante per il Sudtirolo, é il cosidetto modello di Paderborn per l'orientamento linguistico (Paderborner Modell für den Sprachorientierungsunterricht). Mediante l'orientamento linguistico gli alunni delle scuole primarie (possibilmente nella 3a e 4a classe) dovrebbero essere orientati verso il futuro insegnamento delle lingue straniere in modo che successivamente queste lingue possano essere imparate più facilmente.

Nella seconda metà degli anni settanta sotto la guida del Prof. Dr. Helmar Frank il modello è stato sperimentato in alcune scuole primarie della zona di Paderborn. La lingua pianificata Esperanto è stata usata per condurre gli alunni ad una riflessione sulle lingue in generale.

L'esperimento ha dimostrato, che dopo l'istruzione delle basi dell'Esperanto, la lingua straniera (nel caso di Paderborn era l'inglese) viene imparata più facilmente e il tempo, che è stato perso per l'orientamento, viene successivamente recuperato.

I risultati dell'esperimento di Paderborn sono stati confermati da successivi studi condotti in Italia, Austria, Slovenia e Croazia.

Un approccio analogo viene seguito dal progetto Springboard to languages, che viene attualmente sperimentato in Gran Bretagna e in Israele.

Naturalmente tali modelli dovrebbero essere adattati alla realtà sudtirolese, ma questo sarebbe senz'altro possibile.

Come effetto positivo secondario il fatto che tutti gli alunni delle elementari imparano l'esperanto potrebbe diventare una caratteristica comune di tutti i ragazzi  della provincia, che contribuisce ad un avvicinamento dei gruppi linguistici ancora troppo separati.

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Mensch Ärgerdi… Dom, 01/10/2016 - 19:04

"L'introduzione precoce dell'inglese, condiviso da molti genitori, ha aggravato le mancanze nella conoscenza delle due lingue locali."
Trattasi di un'opinione di chi scrive, o ci sono prove sulle quali si fonda quest'affermazione?

Dom, 01/10/2016 - 19:04 Collegamento permanente