Politica | La polemica

“La vostra autonomia non ha più senso”

Enrico Mentana punta il dito contro le Speciali. Patt: “Parole inaccettabili”. Ferrari (Pd): “Delirio di onnipotenza”. Fraccaro (M5s): “Autonomia: modello da esportare”.
Mentana, Enrico
Foto: upi

La polemica ha ormai preso il largo. A far discutere nelle ultime ore è il “sacrilego” intervento del direttore del TgLa7 Enrico Mentana sabato (23 settembre) al Festival delle Resistenze in piazza Battisti, nel capoluogo trentino. “Parlarne a Trento - ha detto il giornalista davanti a una folta platea - mi sembra quasi di dire le parolacce in chiesa, ma io la penso così: l'autonomia è un privilegio e non ha più senso di esistere”.

E ancora, riporta il Dolomiti: “Che differenza c’è tra uno di Rovereto e un abitante del primo paese veneto che incontri a nemmeno 40 km di distanza? Nessuna differenza”, prosegue Mentana, “tutti hanno diritto all’autonomia (…) perché un trentino ne ha diritto e un veronese no?”. Applausi scroscianti, specie dai molti giovani venuti ad assistere. A chi, fra il pubblico, ribatteva di estendere l’autonomia anche alle altre regioni, Mentana ha risposto: “Da settant'anni c'è questa cosa e ora purché non la tolgano a voi la volete dare anche agli altri. Voi sembrate come Alberto Sordi nel film La Grande Guerra quando in cima alla fila per il rancio dice 'Come stamo stamo bbene', intanto sto bene io poi se mangiano anche gli altri sono contento. Ma l'autonomia è una cosa giusta nel momento che non ce l'hanno tutti? O è un privilegio? A un giovane di vent'anni come la spiegate la vostra autonomia? È un concetto che non esiste, che non si spiega”.

"La legge elettorale si è arenata per colpa dell'Svp, e chi se ne frega! Sarebbe come a dire che l'Italia non partecipa ai mondiali di calcio perché il Benevento non è d'accordo"

Ce n’è, naturalmente, anche per l’Alto Adige: “Non si può giustificare l'autonomia col dire 'altrimenti quelli se ne vanno', perché non esiste una nazione sudtirolese, alcuni parlano la stessa lingua che c'è aldilà del confine ma questo non porta a diritti superiori”. Inevitabile anche il riferimento al pasticciaccio della legge elettorale che - “si è arenata per colpa dell'Svp, e chi se ne frega! Sarebbe come a dire che l'Italia non partecipa ai mondiali di calcio perché il Benevento non è d'accordo”, ha osservato Mentana ribadendo infine: “Io da quando ho l'età della ragione questa cosa dello Statuto speciale non la capisco”. 

Gli "indignados"

Per il Patt “quelle di Mentana sono parole inaccettabili e vergognose frutto di un’analisi superficiale e di una totale ignoranza della realtà delle autonomie speciali”. Dura anche l’assessora all'università, ricerca e politiche giovanili Sara Ferrari (Pd) che aveva peraltro invitato il giornalista al Festival: “Che Enrico Mentana dica che l'autonomia non si giustifica più, che da quando ha l'età della ragione 'questa roba dell'autonomia non la capisce' non dovrebbe stupire. Lo pensa l'80% degli italiani. E perfino quel 76% dei trentini che in un sondaggio, un anno fa, parlò di privilegio legittimo. Un ossimoro sublime. […] La piazza non poteva portare argomenti. L'uomo ha fatto uno show e ha mal tollerato qualsiasi intervento. Un delirio di onnipotenza”.

Dice la sua anche Riccardo Fraccaro, deputato dei 5 stelle: “Per le sue peculiarità storiche e per la grande tradizione partecipativa delle sue comunità alpine, il Trentino-Alto Adige e la sua Autonomia possono e devono diventare un modello per superare la crisi della democrazia in Occidente. Un modello non da eliminare, ma anzi da rafforzare ed esportare nelle altre regioni italiane”. Ci sono tuttavia delle responsabilità da distribuire, sottolinea Fraccaro: “Negli anni i partiti locali, anziché coltivare in maniera responsabile questa peculiarità e aggiornarla sulla base delle spinte e dei cambiamenti sociali, facendone un modello di decentramento amministrativo da esportare, si sono preoccupati solo di difendere il loro feudo di potere e hanno utilizzato l’Autonomia come pretesto per giustificare ben altri interessi e tornaconti. È a causa di questa politica autoreferenziale e talvolta clientelare se ora all’esterno la nostra specialità viene percepita come un privilegio. Per il M5S il decentramento non è soltanto un valore, ma un obiettivo politico da perseguire in via prioritaria contro le derive centraliste e autoritarie”.

 

Bild
Profile picture for user Mensch Ärgerdichnicht
Mensch Ärgerdi… Lun, 09/25/2017 - 10:12

Peccato che Mentana non è minimamente in grado di spiegare come mai "l'autonomia" non può anche essere data a Veneto, Emilia, Piemonte e Lombardia. Il motivo è molto semplice: paura! Una paura ancestrale che il resto d'Italia debba primariamente arrangiarsi con mezzi propri! E poi naturalmente il terrore nero di giornalari e commentatori di quarta categoria, i quali in TV e sulla stampa, sopravvivono giusto per mostrare e raccontare i battibecchi dei politicanti romani davanti alle telecamere. Per carità, Mentana non fa' parte di questo gruppo, sia ben chiaro, ma fa parte di un sistema dove giornalismo e politica romana vivono una sorta di convivenza a metà strada fra la simbiosi e il parassitismo ed i risultati sono quelli che leggiamo qua sopra. Ragionamenti populisti che in quanto tali vogliono solo piacere al popolino e non convincere nessuno. Dato che ci si trova a sinistra, prendersela con i migranti non va bene, allora tocca ai "ricchi", ai "privilegiati"! Qui il dogma del populista non è quello del "prenditeli a casa tua!", qui le cialtronerie sono, o vogliono apparire, un po' più raffinate: "se molti stanno peggio di pochi, sarebbe più equo se tutti stessero male alla stessa maniera!". Che il discorso non ha alcun senso lo capiscono anche i sassi, ma intanto l'applauso da sotto il palco è arrivato e allora va bene così.
Complimenti Mentana!

Lun, 09/25/2017 - 10:12 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user Giancarlo
Giancarlo Lun, 09/25/2017 - 23:40

Nulla di nuovo, Mentana non è né il primo né l'ultimo giornalista che prova ad attaccare l'autonomia di Trento e Bolzano. Il copione è sempre il solito: non si va a Bolzano perché "lassù" sono tedeschi, l'ambiente è naturaliter ostile, manca la complicità linguistica e mentale dei talk show e dibattiti italiani, in più si rischia la scomodissima compagnia di gente come Casapound e delle destre nazionaliste altoatesine. Quindi si va a Trento, forse contando sul tacito, annoso complesso d'inferiorità dei trentini, che sanno di avere un'autonomia "meno" legittimata, agganciata al carro sudtirolese grazie ai buoni uffici di Alcide De Gasperi dopo la 2^ guerra mondiale. E a Trento si fanno sempre i soliti discorsi, ogni volta più risaputi, che ogni volta provocano le medesime reazioni indignate quanto scontate. Poi tutti sanno dentro di sé che l'autonomia sudtirolese è un'altra cosa, che i trentini ce l'hanno perché diciamo che gli è andata bene, ma tutto sommato la sanno gestire bene, e che in linea di principio sarebbe giusto concederla anche a Lombardia, Veneto, Emilia più altre regioni del centro-nord che hanno dimostrato di sapersi amministrare, ma che in pratica non se ne farà mai di nulla perché una settimana dopo salterebbe il bilancio dello stato italiano e forse lo stesso stato italiano, anzi
basterebbe la sola Lombardia per farlo saltare.

Lun, 09/25/2017 - 23:40 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user gianluca rossi
gianluca rossi Mar, 09/26/2017 - 12:19

Il problema evidenziato, forse in maniera un po' grossolana, da Mentana comunque esiste ed è grosso come una casa. Si chiama sperequazione. La presenza di territori/regioni che godono di status fortemente differenziati all'interno di un assetto istituzionale unitario, crea legittime aspirazioni nei territori che si ritengono penalizzati a raggiungere lo status di quelli più avanzati... e fin qui nulla di male, anzi. Ma crea anche tensioni, frustrazioni e rabbia se queste legittime aspirazioni non sono minimamente prese in considerazione o peggio se si prova ad annientarle come accaduto con la legge Delrio che ha svuotato le province senza cancellarle o con recente tentata riforma centralista della Costituzione, appoggiata dalle autonomie speciali (con poche eccezioni) ma fortunatamente bocciata dalle urne. Non sempre la "pezza" che il legislatore ha concepito per cercare di risolvere il problema (fondi comuni confinanti) riesce nel suo intento, perchè, ad esempio, i territori confinanti con Il TAA/ST non chiedono, per "limare" quelle che sono vissute come disparità inaccettabili o addirittura come forme di concorrenza sleale, solo un po' di soldini, che certo sono un aspetto non secondario... chiedono anche e soprattutto autonomia e possibilità di autogoverno, nella ferma convinzione di sapersi governare bene, se solo fosse loro concesso. L'assenza di risposte se non addirittura la ferma contrarietà (Delrio ai bellunesi: "non sarete mai come Trento e Bolzano"- 2014) genera la frustrazione che, ad esempio porta molti comuni a cercare scorciatoie in improbabili salti del muro verso le più fortunate vicine regioni/province speciali... Mi accontenterei che per una volta, si smettesse di affermare ipocritamente che il modello del TAA/ST dovrebbe essere esportato nel resto del paese, come ho sentito fare solo qualche giorno fa dal governatore Rossi interpellato sul referendum autonomista di Veneto e Lombardia... almeno fino a che questa affermazione non verrà suffragata da una qualche analisi economico-finanziaria che mi spieghi chi pagherà, ad esempio, il debito pubblico italiano, se le due regioni che oggi maggiormente contribuiscono, da domani trattenessero nel loro territorio buona parte delle tasse sui redditi che producono (si, certo, anche le competenze e relativi costi...). In altre parole il modello TAA/ST, cui vanno riconosciuti meriti oggettivi, è sostenibile perchè interessa una parte limitata della popolazione italiana e difficilmente, per usare un eufemismo, potrà essere esteso ad altri; se così è, ma sarei felicissimo di essere smentito, è difficile dare torto a Mentana quando parla di privilegi... (diz. Treccani "privilegio: attribuizione a un soggetto o a una categoria di soggetti di una posizione più favorevole di quella della generalità degli altri").

Mar, 09/26/2017 - 12:19 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user Mensch Ärgerdichnicht
Mensch Ärgerdi… Mar, 09/26/2017 - 12:32

In risposta a di gianluca rossi

Anche la Provincia di Bolzano contribuisce a ripagare il debito pubblico nazionale. Meno di altre regioni, ma più di altre, ma sopratutto non contribuisce ad aumentarlo! http://www.osservatoriofederalismo.eu/la-mappa-del-dare-avere-il-residu…
Quindi se il modello fosse esportato al resto del paese, naturalmente con amministratori capaci, non c'è motivo per il quale non dovrebbe essere possibile ripianare il debito pubblico con un paese federale.

Mar, 09/26/2017 - 12:32 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user gianluca rossi
gianluca rossi Mar, 09/26/2017 - 13:22

Vero che la Provincia di BZ non incrementa il debito e che contribuisce anzi a ripianarlo... anche se in misura ben inferiore a quanto fanno Lombardia, Veneto e Emilia Romagna... però a fare qualche conto sulla tabella del link si vede subito che se i cittadini di Lombardia e Veneto potessero lasciare a Roma, da domani, lo stesso residuo fiscale che lasciano quelli del TAA/ST (con riferimento ai valori del triennio 2012-2014) a Roma verrebbero a mancare, da subito, qualcosina meno di 60 miliardi di euro... e credo che la cosa rappresenterebbe un serio problema per la tenuta dei conti.

Mar, 09/26/2017 - 13:22 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user Mensch Ärgerdichnicht
Mensch Ärgerdi… Mar, 09/26/2017 - 14:46

In risposta a di gianluca rossi

Va anche ricordato che la provincia di Bolzano ha anche più competenze oltre a quelle speciali, quindi il dato andrebbe relativizzato. Nessuno dice che Lombardia e Veneto debbano andarsene, si dice che se hanno pagato fior fior di quattrini fino ad oggi, magari è ora di salassarli di meno e di premiare la loro virtuosità, lasciando loro una fetta più grande della torta che in buona parte sono loro stessi a produrre.

Mar, 09/26/2017 - 14:46 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user Benno Kusstatscher
Benno Kusstatscher Mar, 09/26/2017 - 13:39

Certamente l'autonomia non è una questione quanto grossa la fetta sia, anche se proprio questo è l'argomento fake cavalcato dalla Lega. Se autonomo oppure indipendente il Veneto non sarà libero di contribuire meno, ma sarà libero di pagare volontariamente come membro di una familglia solidale, sentendosi partner ad altezza.

Mar, 09/26/2017 - 13:39 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user gianluca rossi
gianluca rossi Mar, 09/26/2017 - 14:50

Forse sarebbe più corretto affermare che l'autonomia non "dovrebbe essere" questione di quanto grossa è la fetta... su questo siamo d'accordo... nella realtà il principio ideale si scontra con la sostenibilità economica. Anche il via libera al passaggio di Sappada da regione ordinaria a regione speciale, è arrivato solo dopo aver valutato in Commissione Bilancio che l'operazione comportava un aggravio per i conti pubblici tutto sommato limitato (parliamo di qualche centinaio di contribuenti). Liquidare il tutto come un fake della Lega, mi sembra riduttivo. E' vero invece che dopo il referendum per Veneto e Lombardia dal punto di vista fiscale non cambierà proprio nulla.

Mar, 09/26/2017 - 14:50 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user Dai retta a un cretino
Dai retta a un… Mer, 09/27/2017 - 10:18

Mentana ha solo messo in evidenza, come qualcuno ha già qui detto, la sperequazione.
Sperequazione non solo economica ma anche normativa.
Aggiungendo che le autonomie motivano la loro "specialità" con argomentazioni inconsistenti quando non ipocrite.
E credo che abbia ragione ad affermarlo.
Perchè non estentendere questa autonomia alle altre regioni ? A parte questa onnipresente sottile quanto insopportabile motivazione del "bisogna meritarsela" che non è degna nemmeno di essere commentata, il fatto è che sarebbe necessario modificare l'assetto della repubblica trasformandola in federale. Con tutto ciò che ne consegue.
Siamo sicuri che poi lo si vorrebbe davvero ? Vedendo come viene oggi gestita l'autonomia, ossia come un mero cambio chi comanda (da Stato a Provincia) senza però cambio di modalità (la provincia si comporta con i comuni nello stesso modo che lo stato usava nei confronti della provincia, il centralismo statale è sostituito da un centralismo provinciale forse ancora più forte) dubito che si sia ben inteso lo spirito federalista...

Mer, 09/27/2017 - 10:18 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user Mensch Ärgerdichnicht
Mensch Ärgerdi… Mer, 09/27/2017 - 12:28

In risposta a di Dai retta a un…

Che una sperequazione ci sia non lo mette in dubbio nessuno. Come ho già scritto più in su, è assurdo voler togliere l'autonomia e non darla ai virtuosi secondo il ragionamento del "se molti stanno peggio di pochi, sarebbe più equo se tutti stessero male alla stessa maniera"! L'ipocrisia e l'inconsistenza sta proprio qui!
E come andrebbe inteso correttamente lo spirito federalista di grazia? Con i comuni, che comandano loro e tutti devono adeguarsi? Fra l'altro i comuni in provincia di Bolzano, se paragonati a quelli di regioni a statuto ordinario, godono di ottima salute e sono tutto sommato soddisfatti per come vanno le cose (eccezion fatta per Bolzano, per ragioni prettamente politiche).
"il fatto è che sarebbe necessario modificare l'assetto della repubblica trasformandola in federale. Con tutto ciò che ne consegue."
Basta una riforma costituzionale in senso opposto di quella appena bocciata dall'elettorato. Sarà dura farla digerire alla classe politica meridionale, ma pur sempre proponibile. Il problema è che manca a livello nazionale un forza politica seria per portare avanti un progetto del genere, ciò però non significa che non sarebbe la soluzione migliore per il paese.

Mer, 09/27/2017 - 12:28 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user Dai retta a un cretino
Dai retta a un… Mer, 09/27/2017 - 13:55

In risposta a di Mensch Ärgerdi…

Quindi noi siamo virtuosi e gli altri tutti sfigati? Lo vada a dire ai veneti o ai lombardi!
Lo spirito federalista c'è già all'interno della costituzione ed è quello che sta sotto il suo titolo V. Significa comunque adottare un modello collaborativo e partecipativo, esattamente il contrario del modello iper centralista della nostra mamma Provincia. Che fa pure ridere perchè quando lo Stato applica a lei gli stessi metodi si risente e indigna. Alla faccia della coerenza! I comuni non comandano, ma sulle questioni gestite direttamente dai comuni, che sono moltissime visto che i comuni sono il vero "terminale" della pubblica amministrazione verso i cittadini, esiste il principio di autonomia di gestione. Che non vuol dire che ognuno fa i cavoli suoi (è dovuto il rispetto delle leggi) ma che ognuno nella gestione è libero di fare secondo le proprie peculiarità. Poi è opportuno confrontarsi e cercare di uniformare tutto ciò che è possibile. Ma su un tavolo dove tutti sono presenti e possono concordare le misure prese. Questo è difficile (ma democratico) e se non si accetta un modello del genere ogni rivalsa autonomista è mero interesse di gestione del potere.

Mer, 09/27/2017 - 13:55 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user Mensch Ärgerdichnicht
Mensch Ärgerdi… Mer, 09/27/2017 - 18:45

In risposta a di Dai retta a un…

Ma no! I veneti, i lombardi, sono ancora più virtuosi: ben venga l'autonomia anche per loro! Lo spirito federalista nel Titolo V della Costituzione è uno spiritello, un soffietto d'aria e nulla di più! La collaborazione c'è in tutti paesi federali, solo che è diversa! Ma se nei comuni è giusto e sacrosanto che ognuno faccia secondo le sue peculiarità, perché nelle regioni no?

Mer, 09/27/2017 - 18:45 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user Dai retta a un cretino
Dai retta a un… Ven, 09/29/2017 - 12:25

In risposta a di Mensch Ärgerdi…

Io non dico (e non lo dice nemmeno Mentana) che uno stato federale non sia possibile o auspicabile. Dico solamente (e lo dice anche Mentana) che non è sostenibile (economicamente ma anche normativamente) estendere le autonmie attuali alle altre regioni. Le autonomie attuali non per nulla sono catalogate come "speciali", non possiamo far diventare tutti speciali. Attivare un modello federale significa definire un modello valido e sostenibile per tutti, anche per evitare quelle che sarebbero ingiustificate (e ingiustificabili) sperequazioni.
Un altro concetto che vorrei ribadire è che adottare un modello federalista significa accettarne fino in fondo lo spirito. Da noi non è affatto così, perchè la Provincia è tutto meno che federalista, anzi è forse più centralista di Roma. E proprio da come è trattato il Comune di Bolzano se ne può avere un esempio lampante. Inutile essere autonomisti così, questa non è autonomia ma semplicemente un modo per poter fare liberamente lo staterello iper-centralista senza avere nessuno fra i piedi!

Ven, 09/29/2017 - 12:25 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user Mensch Ärgerdichnicht
Mensch Ärgerdi… Ven, 09/29/2017 - 12:49

In risposta a di Dai retta a un…

Ah! Adesso i nodi vengono al pettine. Alla fine della fiera il problema è la povera città do Bolzano, maltrattata dalla provincia cattiva, che elargisce milioni ai paesotti di baccani nelle valli, mentre la povera città rimane a becco asciutto. Ma per favore! La città di Bolzano versa nella sua situazione attuale per colpa sua! Il "trattamento" di cui è oggetto, è dato primariamente dall'incapacità e debolezza POLITICA di far valere le proprie ragioni, causati a loro volta da un consiglio comunale fatto di 43,785 partitelli e partitini, maggioranze spaccate su tutto e litigi e faide (prettamente personali) che ormai perdurano da decenni.

Ven, 09/29/2017 - 12:49 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user Dai retta a un cretino
Dai retta a un… Lun, 10/02/2017 - 10:36

In risposta a di Mensch Ärgerdi…

Il caso del comune di bolzano è un esempio esemplificativo ed è capitato ad altri, vedasi ad es. Merano. Vale la stessa "regola" per ogni forma di dissenso o diversità. (leggasi non sei allineato con il volere del partito di maggioranza). Consentito proprio da questa forma di autonomia: chi comanda non riesce ad avere la coerenza di non applicare ad altri quello che non verrebbe applicato a se stesso.
Questa non è autonomia nel senso di federalismo ma semplice cambio di vertice al potere.

Lun, 10/02/2017 - 10:36 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user Massimo Mollica
Massimo Mollica Mer, 09/27/2017 - 13:28

Sperequazione o meno il sig. Mentana dimostra che leggere libri non significa far funzionare il cervello! Se ho due figli, uno dei quali gli ho insegnato ad arrangiarsi con i soldi che guadagna, e lo fa bene, mentre all'altro gli do la paghetta che sperpera in malo modo, se sono una persona ragionevole e che fa funzionare il cervello cercherò di riportare alla retta via il secondo figlio, non il primo! Se faccio diversamente è evidente che mi drogo, o bevo, comunque sono un cattivo genitore! Attualmente in Italia paghiamo dai 30 ai 50 cent in più la benzina (ma potremmo prendere a mo di esempio il costo dell'energia) rispetto all' Austria e questo è indicativo di ciò che non va! Per la cronaca nemmeno un centesimo della benzina che paghiamo in più è dovuta ai migranti, però noi CONTINUANO a parlare di loro e non dei veri problemi! Loro e voi vi meritate la benzina a 3€ perché non state cogliendo il senso delle cose!
Per la cronaca l'UNICA vera e sensata RIFORMA è quella di tipo provinciale autonomista (con eliminazione delle regioni). Semplicemente perché non si può stravolgere la storia! E chi non lo capisce è semplicemente ignorante!

Mer, 09/27/2017 - 13:28 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user gianluca rossi
gianluca rossi Mer, 09/27/2017 - 16:38

Preciso che non ho nulla contro l'autonomia del TAA/ST e confido si possa trovare una soluzione ai problemi oggettivi che le affermazioni di Mentana evidenziano, senza in alcun modo ridurne i margini. Ci terrei però a dire che qui i figlioli non sono due bensì tre, con tutte le approssimazioni che la semplificazione del caso comporta: il primo figlio (TAA/ST, Valle d'Aosta e in parte FVG) si arrangia molto bene con i soldi che guadagna, ha un carattere deciso e sa farsi rispettare, ha un buon lavoro e una bella paga che può permettersi, a giusta ragione, di spendere come meglio crede... il secondo figlio (Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna) ha un carattere più accondiscendente, qualche volta brontola, ma è da molto tempo abituato a rimboccarsi le maniche e non è capace di rispondere di no alle continue richieste del padre; per questo fa molta fatica a tirare avanti pur lavorando sodo almeno quanto il primo figlio; perchè, proprio per disposizione del padre, deve cedere la maggior parte della sua paga al terzo fratello che, sembra, oltre a non essere nelle condizioni di guadagnarsela, ha pure le mani bucate... Ora il secondo figlio inizia a manifestare forti segni di insofferenza nei confronti del padre, gli fa presente che il terzo figlio spende male i soldi che riceve e che lui oramai non ce la fa più ma il padre, anzichè redarguire il figlio spendaccione minaccia il secondo di ridurne ulteriormente i margini operativi (tentativo di riforma costituzionale), in questo con l'appoggio complice del primo figlio... Faccio presente che in Veneto un cittadino su 5 si dichiara contrario all'autonomia e a favore dell'indipendenza sul modello catalano; è una percentuale altissima, ma è destinata ad aumentare in maniera consistente se non verrà avviato al più presto un processo che porti al riconoscimento di forme di autonomia e federalismo fiscale spinti. Zaia, che sicuramente ha tanti difetti ma a cui va riconosciuto un discreto fiuto politico, l'ha compreso e ha deciso di farne il motivo della sua stessa esistenza politica. Credo sia interesse di tutti, anche delle Regioni e Province a statuto speciale, avviare una seria riflessione sul futuro assetto istituzionale del paese... chiamarsi fuori potrebbe rivelarsi un errore.

Mer, 09/27/2017 - 16:38 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user Diti P.
Diti P. Mer, 09/27/2017 - 22:33

In risposta a di gianluca rossi

Hai descritto bene la situazione.
In effetti vedere l'esito del referendum su di una cartina dell'Italia colorata fa un certo effetto...
Inoltre pensare che in ST ci sia stato il massimo dei SI addirittura più che nella zona intorno al giglio magico... a me fa un po' vergognare in quest'ottica qui...

Mer, 09/27/2017 - 22:33 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user Massimo Mollica
Massimo Mollica Gio, 09/28/2017 - 10:22

In risposta a di gianluca rossi

Mi scusi ma non metterei la mano sul fuoco sul secondo figlio! E non è nemmeno colpa sua, perché nel momento che io padre lo foraggio (male, ma lo foraggio) egli di indole si "sbatterebbe" pure per procurarsi i soldi ma in parte si adagia, è nella natura dell'essere umano! Si veda il caso emblematico e scolastico delle ferrovie trenord. A dimostrazione che la "mafia" esiste anche a nord.
Comunque il punto è sempre lo stesso! A suon di ceffoni tu prendi i figli due e tre e li obblighi a campare a vivere! Non ti lamenti di chi ha imparato a badare a se stesso. E ribadisco, perché FONDAMENTALE, questo deve avvenire a livello PROVINCIALE. Perché altrimenti vi sarà una Venezia che diventa la nuova Roma in Veneto. Dobbiamo esaltare le sfumature di ogni provincia, con le proprie particolarità. E questo avviene solo rendendole autonome. Se non facciamo questo è inutile parlare di tutto! Di evasione, di corruzione, di debito pubblico, di burocrazia, di emigranti etc. etc.
Quindi, smettiamola di attaccare l'autonomia e battiamoci democraticamente perché ogni provincia di questo stato sia autonoma! A questo concetto ci arrivano sole poche persone, e purtroppo anche qui in Alto Adige molti politici non lo capiscono!

Gio, 09/28/2017 - 10:22 Collegamento permanente