Società | LIBERA UNIVERSITÀ

Inclusione ed esclusione

La sfida educativa posta da migrazioni, Brexit, nazionalismi. Bolzano capitale europea di Scienze della formazione con il convegno Ecer 2018: 2.500 esperti da 100 Paesi.
Lugli, Paolo e organizzatori Ecer 2018
Foto: unibz

Inclusion and exclusion, resources for educational research. Ovvero Inclusione ed esclusione, risorse per la ricerca nel settore dell’educazione. Tematiche sociali di stretta attualità per il congresso Ecer (European conference on educational research), la più grande conferenza europea nel campo delle Scienze della formazione che quest’anno la Libera università di Bolzano è riuscita a portare nel capoluogo altoatesino. Nella settimana dal 3 al 7 settembre 2018 nel campus cittadino arriveranno circa 2.500 ricercatori da cento Paesi.

I congressi, rimarca l’ateneo, rappresentano un importante fattore di sviluppo scientifico, educativo ed economico per i territori. Dopo Porto, Budapest, Dublino e Copenaghen, nel 2018 la conferenza europea approda a Bolzano. “Tre anni fa abbiamo presentato la nostra candidatura per questo importante congresso alla cui organizzazione abbiamo lavorato intensamente da quando siamo diventati la sede designata” spiega Edwin Keiner, docente e direttore accademico responsabile dell’Ecer presso l’Unibz. “Nella prima settimana di settembre ospiteremo docenti universitari, ricercatori e insegnanti di tutti i livelli scolastici, dottorandi, studenti e responsabili dei sistemi educativi nazionali da circa 100 Paesi”. Oltre a Keiner nel comitato organizzatore figurano il rettore Paolo Lugli, Jani Ursin, Hannes Hell (event manager di Unibz), Angelika Wegscheider, Herbert Altrichter, Maria Pacheco Figueiredo, Theo Wubbels (assieme nella foto in alto).

In termini di contenuti, prosegue l’ateneo, il congresso “si concentrerà sul più attuale dei temi: l’inclusione”. La comunità accademica di Scienze della formazione si darà appuntamento in Alto Adige “anche per affrontare tematiche trasversali come i movimenti migratori o la Brexit che stanno facendo emergere inediti nazionalismi e che pongono gli insegnanti di tutti i livelli scolastici e i professori universitari di fronte a sfide completamente inedite”.

Per la Lub e la stessa città di Bolzano, l’evento, con oltre 2.500 partecipanti, rappresenta una sfida sotto molti aspetti: tutte le sale congressi della città sono già state prenotate e "gli iscritti al congresso - conclude l'università - costituiranno un fattore di sviluppo economico per l’industria turistica locale".