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I bolzanini si mettono al microscopio

Cosa pensano i bolzanini di sé stessi? Uno studio dell'Eurac, presentato in parte giovedì 27 giugno, risponde a queste domande. Ad esempio sul peso ecologico del loro tenore di vita.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: © Oswald Stimpfl

Sono stati spediti 7.000 questionari, ne sono tornati 1.150 (circa il 26%) una buona cifra per farsi un'idea di quello che gli abitanti di Bolzano pensano del loro stile di vita. Le risposte alle 55 domande poste ai cittadini sono state analizzate dai ricercatori dell'Eurac e dell'Università Ludwig-Maximilians di Monaco. Giovedì sono stati presentati i primi risultati dello studio, il cui obiettivo è quello di analizzare come le abitudini in tema di mobilità, forme abitative e struttura familiare influenzino i consumi energetici e le emissioni di CO₂ dei cittadini. 

Se da un lato si è analizzato come avere una casa grande occupata da poche persone comporti un peso ecologico piuttosto rilevante - ma non per questo renda ottimale la qualità di vita delle persone -, dall'alto i due centri di ricerca hanno analizzato la produzione di CO₂ dei bolzanini (sempre secondo un giudizio soggettivo).

Quello che è emerso è che Bolzano è in linea con le altre città del vecchio continente, ma non per questo dobbiamo gioire: le direttive europee sono di ridurre la produzione di CO₂ sotto i 2.000 Kg pro capite all'anno. Bolzano, con la sua media di 3.000 Kg ha ancora molta strada da fare.