Politica | Wahlen 18 Elezioni

Onorevole per caso

Eletto nel Lazio, il leghista Filippo Maturi sarà deputato, subentra a Barbara Saltamartini. Attesa solo la conferma ufficiale.
Maturi, Filippo
Foto: Facebook/Maturi

Ce l’ha fatta. In sordina, con il paracadute spiegato è planato placido sul collegio proporzionale Lazio 2/01, alla Camera, come secondo di lista e ha atteso con pazienza cinese il suo momento. Filippo Maturi, consigliere comunale della Lega a Bolzano, entrerà in Parlamento grazie alla capolista e deputata uscente Barbara Saltamartini che, candidata in 4 collegi laziali ed essendo stata eletta nel Lazio 1/02, ha potuto lasciare via libera al giovane leghista bolzanino.

Opportunamente scomparsa, del resto, l’allergia allo statalismo capitolino dal registro leghista Maturi si appresta a bussare alle porte di Montecitorio per prendere parte alla “festa” più elitaria. Manca solo la conferma ufficiale dell'elezione “che dovrebbe arrivare a ore, ma secondo la legge elettorale sono dentro”, ci dice il diretto interessato (che sembra comunque non propenso a lasciare il suo posto nel consesso cittadino). Da regolamento infatti il candidato che la spunta in più collegi plurinominali è proclamato eletto nel collegio nel quale la sua lista ha ottenuto la minore percentuale di consensi rispetto al totale dei voti validi del collegio.

Vicino ad Andrea Crippa, assistente di Matteo Salvini a Bruxelles e capo del movimento dei Giovani Padani - con il quale lo scorso giugno aveva organizzato un incontro a Bolzano con il movimento di estrema destra e anti-migranti “Generazione identitaria” - che gli ha riservato un seggio praticamente sicuro, Maturi, classe 1984, leader dei giovani leghisti, era candidato anche in Trentino-Alto Adige dove però non aveva chance di essere eletto.

Il consulente legale in doppio petto, che alle ultime amministrative prese 289 preferenze, e che ora andrà a rimpinguare il folto drappello di esponenti del Carroccio alla Camera (124 i seggi conquistati a Montecitorio, 57 al Senato) è, secondo i dettami egemoni della retorica populista, uno strenuo fautore della propaganda isolazionista leghista. Si ricorderà, fra gli altri, il farsesco numero di Maturi che si fece ritrarre, lo scorso maggio, con elmetto sulla testa, occhiali da sole, giubbotto mimetico, “live from Bolzanistan”, per protestare contro la presunta mancanza di sicurezza nel capoluogo altoatesino. Un bagaglio di inventiva e creatività che il futuro deputato porterà con sé sui banchi di Montecitorio. Auguri a tutti.