Ambiente | Montagne di rifiuti

Manca l'anagrafe dei siti contaminati

Cosa si fa quando si ritrovano scorie industriali interrate? L'esempio della ex-Speedline
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
20180917_121639_film3.jpg
Foto: giorgio santoriello

In Provincia di Bolzano manca ancora un'anagrafe dei siti contaminati che secondo il T.U. ambientale ogni regione o provincia dovrebbe avere. In Provincia di Bolzano ad oggi l'anagrafe in realtà è un "elenco telefonico" redatto in word, privo di coordinate, modalità di inquinamento e tipologia del medesimo, privo di aggiornamenti precisi relativi alle caratterizzazioni ( quindi le analisi pre - bonifica ). Un esempio è il cantiere ex-Speedline nei pressi del NOI Techpark, che come da foto allegate, farebbe emergere una situazione ambientale critica, perchè interessata da diversi fattori:

- i terreni, si presume contaminati, sono coperti da teli per evitare la dispersione di polveri, altri cumuli invece non sono coperti; perchè la Provincia non pubblica i verbali delle conferenze di servizi dai quali questi dati, e molto altro sull'avanzamento dei lavori, potrebbero ricavarsi? In questo modo si impedisce al cittadino di capire quali inquinanti sono state rinvenuti ed in quali concentrazioni e ogni domanda relativa ad ogni cantiere di bonifica deve diventare una richiesta di accesso agli atti allora la trasparenza cede al posto ad una macchinosità che pare voluta, volta a censire chi e quando ha interesse su queste informazioni, mentre la Convenzione di Aarhus e non solo, vorrebbero massima trasparenza sui dati ambientali, agevolando l'accesso pubblico, e perchè no anonimo a questi dati;

- dalle foto si vede come una parte dell'area di scavo del cantiere sia isolata con teli plastici perchè si presuppone che la pioggia potrebbe agevolare l'immissione in falda degli inquinanti presenti nel terreno, ma a tal proposito all'ingresso del cantiere ex-Speedline compare un criptico cartello di "Area di tutela acqua potabile" che di fatto non significa nulla infatti è privo di riferimenti legislativi ma il testo è affisso con il logo della Provincia. Perchè non sono pubblici i dati sulla qualità geochimica della falda locale? Quel cartello cosa significa e a chi è indirizzato? Quell'acqua potabile è indirizzata agli usi potabili di chi?

- l'area del cantiere è estesa, abitata e trafficata, ed ignota è la modellistica di dispersione degli inquinanti nella falda, eventualmente, come nell'aria.

E' strano che l'APPA o il Dipartimento Ambiente della Provincia non abbia ancora adottato in un'area come Bolzano, ove l'industrializzazione passata ha portato all'interramento di rifiuti indusitriali ed ove ricadeva un SIN, un anagrafe digitale e completo dei siti inquinati ( altre regioni lo hanno inserito nel proprio geoportale online ) ma tenga al 2018 il tutto racchiuso in tre tabelle di Word prive di dati importanti e soprattutto manca un sito web ove reperire la cronistoria dei verbali delle varie conferenze di servizi per capire chi e come ha trovato questi inquinamenti, di che tipo sono e quali prescrizioni sono state avanzate e quali erano gli esiti delle verifiche di avvenuta bonifica. Un vuoto pesante questo, che mina oltre il diritto alla conoscenza, anche quello alla partecipazione infatti senza informazioni come possono cittadini ed associazioni avanzare prescrizioni od azioni legali, o chiedere la partecipazione alle conferenze medesime? 

https://www.pressreader.com/italy/corriere-dellalto-adige/20180324/281513636695953

http://www.altoadige.it/cronaca/bolzano/ex-speedline-sei-mesi-per-la-bonifica-1.1700643